venerdì 23 giugno 2006

Giuseppe Bonaviri: la Sicilia? Asprura e dolciura


Bonaviri, le capita di sognare la Sicilia?
Certi vaghi ricordi nei sogni mi spuntano spesso. Ma - è strano – mi appaiono perlopiù strade piene di paglia, di terriccio, e zone di paese in cui vivono solo degli idioti, cattivi e malvagi: capisco nel sogno che sono in quelle strade e sono assalito dall’angoscia, dunque fuggo via. Non ho sogni di una Sicilia solare, di gioia e di aria aperta, né sogno una Sicilia nel senso di una linearietà onirica legata al passare degli anni, questo no: sono le piccole cose che restano, come fondi di caffè. Presumo che durante la mia infanzia mi si siano connaturati elementi di paura. Guardi la mia foto a due mesi: ho i pugni chiusi sui fianchi in una posizione di difesa.