mercoledì 18 giugno 2014

Il caso Yara, grande violazione della privacy





L'operazione Yara Gambirasio è stata la più grande manovra di violazione della privacy che sia mai stata condotta in Italia negli ultimi anni. In un'area circoscritta a ovest di Bergamo, migliaia di persone, perlopiù ignare, sono state oggetto per quattro anni di accertamenti anagrafici, fiscali e privati condotti fino a scoperchiare le loro vicende più intime e inconfessabili. 

domenica 15 giugno 2014

La vita è tutta uno spot?


La pubblicità televisiva ha dimenticato il buon gusto e non si fa più scrupolo di portarci in toilette tra assorbenti, preservativi, bombolette contro il sudore, panni per la ritenzione urinaria, carta igienica, fiale anti-età e anti-calvizie, pomate contro la cellulite e le rughe, creme per l'igiene intima, il viso e le mani, il corpo e i piedi, coloranti per i capelli, shampoo antiforfora e bagnoschiuma antiesfoliante, schiume da barba; e aprire poi l'armadietto dei medicinali per offrirci rimedi contro i calli e la pancia, farmaci per la prostata, l'indigestione, l'insonnia, l'alitosi, i cattivi odori, la disfunzione erettile, la secchezza e la candida vaginale, il cerume, le ispettorazioni, gli sternuti, la nausea, il vomito, l'incontinenza, la costipazione, persino la flatulenza; e condurci infine in camera da letto per mostrarci cassetti con dentro mutande ergonomiche, calze avvolgenti, calzini inodore, reggiseni riempitivi, pancere rassodanti. 

venerdì 13 giugno 2014

Attenzione, le storie stanno finendo






Le distanze tra lingua scritta e parlata si vanno sempre più riducendo. Il congiuntivo cede all'imperfetto, le proposizioni subordinate tendono a scomparire, il linguaggio si fa figurato, anacolutico, a volte metaforico. Invale la parola poco ricercata, il termine comune tentato dal luogo comune, la frase fatta.

martedì 10 giugno 2014

Gomorra, la fabbrica del male voluta da Saviano





Su Gomorra di Sky Roberto Saviano ha scritto oggi per Repubblica una cosa giusta a metà e un'altra completamente sbagliata. La prima è che la miniserie costituisce una novità perlomeno in Italia, mancando la figura del buono, dal momento che la vicenda gira attorno ai soli cattivi: quindi senza redenzione alcuna. La seconda, consequenziale, è che questa scelta non minaccia di creare emulazione e perciò di mutare i cattivi in eroi, perché "l'immedesimazione non avviene con la realtà ma con una sua rappresentazione".

lunedì 9 giugno 2014

Quando da morti perdiamo la privacy



Perché nelle tombe dei nostri defunti vogliamo le foto più recenti e non quelle dove hanno un aspetto migliore, quindi più giovane? Perché vogliamo tenerli in vita e ricordarli com'erano nel momento in cui li abbiamo persi.  

domenica 8 giugno 2014

La mafia non fa ridere nemmeno d'estate


C'è una vena grottesca, tra paradosso e ironia, che attraversa la cultura siciliana, in particolare palermitana, una specie di corda pazza che se tirata troppo finisce ogni volta per rompersi. Così avviene anche per La mafia uccide solo d'estate.

sabato 7 giugno 2014

Suor Cristina e quella preghiera blasfema


Con la vittoria più che scontata a The Voice, suor Cristina Scuccia rischia adesso la sindrome di Eschilo, che voleva essere ricordato come guerriero ed è passato ai posteri come aedo.

venerdì 6 giugno 2014

"Il capitale umano", Virzì vuol fare l'americano



Con Il capitale umano viene ribadito che la vita di un uomo può avere un prezzo, il quale dipende non solo dall'aspettativa di vita e da quanto un individuo sia capace di monetizzarla, ma anche dagli affetti che lo legano ad essa.

giovedì 5 giugno 2014

Micciché: se potessi avere più di 4000 euro al mese


In un'intervista telefonica ad Emanuele Lauria di Repubblica, ascoltabile sul sito del giornale, Gianfranco Micciché ad un certo punto dichiara che con i quattromila euro di pensione che riceve da parlamentare non riesce a vivere. "Bene", precisa.

mercoledì 4 giugno 2014

La Regione mafiosa di Camilleri



L’appello di Papa Francesco a fare figli piuttosto che riempire la casa di cani e gatti sembra arrivare come monito a Livia Burlando e Salvo Montalbano che non si sposano mai né pensano a fare comunque un figlio, semmai ormai possano riuscirci.