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lunedì 1 aprile 2024

I "temi femminili" di Loredana Lipperini, ecco chi ghettizza le scrittrici

 


Un mio articolo su Doppiozero, che voleva essere già dal titolo, “Il grado zero del romance”, una riflessione sul gusto attuale del pubblico, prendendo spunto dal romanzo più venduto dell’anno, La portalettere di Francesca Giannone, mi ha attirato un nugolo di contumelie e improperi su Facebook senza che però in un solo commento, al 90 per cento tutti di donne, figurasse un minimo di argomentazione a contrario o un tentativo di confutare le ragioni da me esposte.

venerdì 3 novembre 2023

Alla ricerca degli "uomini persi" di Baglioni


La poesia è nel rapporto fulminante tra brevità di espressione e grandezza di rappresentazione. Più immagini suscita, ancor più se vivide, più liricità assume, se però vale la proporzione inversa per cui meno parole sono usate e più effetti si ottengono. Crocianamente, la poesia è più in un verso che in una strofa, perché essa è intuizione, ovvero sentimento immediato ed emozione istantanea, pari a un lampo che illumina per un attimo il cielo della conoscenza.

mercoledì 6 settembre 2023

Lo scoop del diavolo e il mestiere più antico del mondo

Nel film Un giorno di pioggia a New York di Woody Allen, Gatsby dice a Ashlight di aver parlato con la madre del mestiere più antico del mondo e lei dice: «Il giornalismo allora» per poi correggersi: «No, quello è il secondo». Invece non è il secondo rispetto alla prostituzione, bensì il primo.

lunedì 28 agosto 2023

Verga, come smontare il "meccanismo delle passioni"


Già nell’introduzione, Verga maschera l’intento di rappresentare nei Malavoglia la realtà «com’è stata» dietro un retropensiero che agisce come correttivo palinodico: precisando di volere raccontare la realtà anche «come avrebbe dovuto essere», monta sulla macchina verista, appena collaudata in Vita dei campi, un meccanismo di autodistruzione che entrerà clamorosamente in funzione tredici anni dopo con Don Candeloro e C., quando, scoprendo come nella realtà sia più facilmente ravvisabile, più che il documento umano, il sentimento interiore - e per questa via la percezione intuitiva del reale fino al grottesco, insomma l’elemento transeunte - ritratterà, come ha colto Carla Riccardi, il valsente del suo realismo epico e scioglierà quello che Luigi Russo chiama «pregiudizio veristico» in una soluzione prefiguratrice della civiltà letteraria decadentista, ancor più in chiave pirandelliana.

venerdì 25 agosto 2023

Thomas Pynchon, il postmoderno nei territori selvaggi

Articolo già uscito su Doppiozero

A settembre saranno dieci gli anni trascorsi dall’ultimo romanzo di Thomas Pynchon, La cresta dell’onda, che è stato il nono titolo di una sorta di collana di denuncia e riflessione sull’America come anche sulla condizione umana.

lunedì 21 agosto 2023

Il mondo fatto a immagine, anche sinistra, del cerchio

 

Figura geometrica inventata dall’uomo, il cerchio è un perno della natura dove tutto tende a ruotare - i pianeti, le stelle, le galassie – e a costituirsi in forma rotonda, anche contro la logica. Perché i piatti, i bicchieri, le pentole, le tazzine di caffè, sono perlopiù rotondi? Perché lo sono le penne e le matite? Ma anche le lampadine, lo sterzo della macchina, i tronchi degli alberi, gli steli, moltissimi fiori, le sigarette, gli aerei? Perché diciamo “buco” e pensiamo subito che debba essere rotondo?

giovedì 27 luglio 2023

Mark Twain, il genio delle conferenze e delle interviste

 

Articolo apparso già su Doppiozero

Mark Twain (interlocutore brillante e non solo scintillante, secondo una sua sottile distinzione) rilasciò 258 interviste, raccolte in un volume del 2006 uscito negli Usa. Insieme con la Autobiografia, cominciata nel 1870 e terminata nel 1910, l’anno della morte, per cui l’autore del Missouri scrisse che la dettava dalla tomba, le interviste costituiscono il nerbo di un’opera che però recede di fronte alla grandezza di uno scrittore spiccato nell’orale quanto nello scritto, certamente disomogeneo e discontinuo nel valore complessivo.

venerdì 21 luglio 2023

Rossitto, il leader dei braccianti che infiammò il Pci ibleo

 Quanto la sinistra deve a Feliciano Rossitto il suo zoccolo ibleo? Disse di lui a Ragusa Pio La Torre: il dirigente comunista più popolare della provincia ha il merito di aver allestito la più forte organizzazione di partito in Sicilia. Secondo Francesco Renda, Rossitto rifondò addirittura il Pci isolano.

mercoledì 28 giugno 2023

Il tempo dei critici letterari cooperatori

 Il giudizio di un critico letterario non si forma dopo la lettura del libro ma prima, perché è influenzato dal «pregiudizio dell’artificio». Come un architetto vede una casa quando non è ancora nata, così il critico immagina il libro da recensire sulla base di elementi che sono solo in parte comuni ai lettori.

martedì 6 giugno 2023

Il romanzo sociale non è morto, ma ha cambiato pelle


A più riprese si levano voci per intonare il de profundis del romanzo sociale nella cultura occidentale. A differenza che nell'Ottocento, oggi i narratori non ascolterebbero, come Zola e Balzac, il grido di dolore che viene dai ceti svantaggiati per cui non si farebbero portatori di progetti di cambiamento. La modernità avrebbe inosservato le promesse fatte, legate a un'idea di progresso di cui anche la letteratura avrebbe dovuto farsi carico.

venerdì 2 giugno 2023

Don Abbondio di fronte ai Bravi, questione di inquadratura


Con l'idea di inquadratura, lucrati i guadagni provento della fotografia, è stato il cinema a creare un nuovo principio di osservazione del mondo fenomenico. Partita dalla rielaborazione del concetto di prospettiva proprio della pittura, quindi della fotografia e, in misura minore, del teatro (per significare una sostanza omogena: laddove Barthes rileva che "non è attraverso la pittura che la fotografia perviene all'arte, bensì attraverso il teatro", nel cui ambito nasce la concezione di scena e quindi di posa), la macchina da presa ha dotato il nostro inconscio di uno strumento percettivo capace non tanto di involgere una "forma" artistica immutabile, entro cui un Serafino Gubbio possa cristallizzarsi, quanto soprattutto di "riprendere" sensorialmente la "vita" e dare risposta ad alcune questioni ad essa connaturate: fino a quella della definizione di letteratura, ai cui effetti invece non coopera la camera oscura, che "fissa" la vita in una entelechia senza però riuscire a "riprenderla".

mercoledì 31 maggio 2023

I versi sibillini delle "Fenicie" di Euripide


I versi 202-213 delle Fenicie di Euripide presentano problemi di traduzione e di interpretazione che, affrontati con soluzioni diversissime, sono rimasti tutt’oggi irrisolti. Il brano riguarda l’ingresso del Coro, composto dalle donne fenicie dirette a Delfi e di passaggio a Tebe (città di origini fenicie e non lontana dall’oracolo di Apollo) dove rimangono trattenute per l’arrivo dell’esercito argivo.

martedì 30 maggio 2023

Il vizio dell'editor di farsi autore


Ci sarà una ragione se l’opera letteraria è la sola attività creativa che preveda la figura dell’editor. Nessuno scultore o pittore, né un fotografo, si vede mai ritoccare da altri il proprio lavoro prima di una mostra: e ciò per un accettato principio di intangibilità dell’originale.

lunedì 22 maggio 2023

Conoscenza, il mistero di una parola con troppi significati

 


Il termine "conoscenza" è uno dei più misteriosi e plurimi che si... conoscano. Cosa vuol dire il Signore rivolto a Mosé: “Ti ho conosciuto per nome”? E cosa vuol dire Mosé al Signore: “Indicami la via, così io ti conosca e trovi grazia ai tuoi occhi”? E poi: cosa intende Faraone quando dice di non conoscere il Signore?

lunedì 24 aprile 2023

La verità dei fatti viene meno col tempo

 



Rappresentazione e interpretazione sono due modi diversi di ricostruzione di un fatto. La vicinanza temporale ad esso stabilisce la prima o l’altra attività. Rappresenta un fatto chi ne è stato testimone o artefice e ne può dare anche una versione personale. Interpreta invece un evento chi ne è del tutto estraneo ed esprime un giudizio anche storico.

lunedì 13 marzo 2023

Simenon oltre Maigret: brividi sull'orlo dell'abisso umano

 


Riconoscendo a Georges Simenon il talento di una scrittura “profondamente originale”, Alberto Savinio non poteva ignorare la ancora più originale carenza dell’uso dell’aggettivo nell’autore belga - sul quale, per il 120esimo anniversario della nascita, la sua città natale di Liegi ha promosso dall’8 all’11 marzo un festival intitolato “Le printemps Simenon”. Descrivere un fatto, un luogo o una figura senza qualificarli richiede una speciale potenza espressiva e una disposizione naturale alla perifrasi, alla similitudine e alla metafora tali da far parlare Guido Piovene di “minuziosità” e di “coerenza tra descrizione d’ambiente e descrizione psicologica”.

mercoledì 2 novembre 2022

Il capostipite di Tomasi di Lampedusa, un cacciatore di teste

 


Se Tomasi di Lampedusa fosse andato a Simancas, dove dal Cinquecento è attivo il più grande archivio militare dell’epopea spagnola, avrebbe trovato quanto un altro palermitano, Giovanni Marrone, ha pubblicato nel ’95 in appendice al suo Città campagna e criminalità nella Sicilia moderna (Palumbo): gli atti del processo che nel 1583 fu celebrato contro tale Mario de Tomasi, un capitano d’arme di Licata dalla fedina da brivido: “Autore di infiniti abusi e di crimini che, in un crescendo continuo, andavano dalle estorsioni alle concussioni, ai furti, fino alle crudeltà più impressionanti, provocando la morte di numerosi infelici, accumulò un patrimonio valutato intorno a ventimila scudi”.

sabato 20 agosto 2022

Piperno scopre Herzen e scorda che fu il primo populista


Articolo uscito il 19 agosto 2022 su Libero

Alessandro Piperno, Premio Strega e responsabile dei Meridiani Mondadori, ha finalmente letto Passato e pensieri del russo Aleksàndr Herzen e ne ha avuto una rivelazione tanto epifanica da aver riempito quattro pagine della "Lettura", il supplemento del Corriere della sera, dove stavolta si è esibito in un numero tra i più vertiginosi del suo repertorio.

lunedì 11 luglio 2022

Scrivere oggi? Arte, artigianato e artifici


Inchiesta a puntate uscita su Libero nei giorni 4, 5, 6, 7 e 9 luglio 2022

In Il mestiere di scrivere Cesare Pavese non insegnava come essere scrittori ma ne raccontava le pene e i tormenti. Dal giovane Werther ai giovani di tutto il mondo e di ogni epoca che sognano la gloria e vedono il proprio nome scolpito nel tempo, essere autori è come farsi argonauti alla ricerca di un chimerico Vello d’oro. Un po’ com'è per il Gratta&Vinci, l’ossessione per il quale gioco insegna a dare forza alle illusioni, insistere, riprovare. Il che è già una grande lezione di vita, motivo per cui il mestiere di scrivere equivale anche a quello di vivere.

giovedì 8 aprile 2021

Capote a Taormina, colazione a Fontana Vecchia

 

Articolo uscito il 3 aprile 2021 su la Repubblica di Palermo


Sul treno in partenza il 3 aprile 1950 da Catania per Taormina c’era anche Truman Capote, in viaggio con l’“uomo” della sua vita, Jack Dunphy, anche lui scrittore e omosessuale, e con Kelly, un terrier particolarmente vivace che fu causa dello sgradevole impatto avuto con la Sicilia, dove almeno da novembre il ventiseienne autore di Colazione da Tiffany (le prime quaranta pagine nate a Taormina dopo L’arpa d’erba) scriveva agli amici di volere «disperatamente» andare a vivere.