venerdì 28 luglio 2017

L'impostura siracusana del colera di Stato



Non è mai stato accertato se Mario Adorno fingesse di essere convinto che il colera del 1837 fosse un veleno sparso dal governo borbonico in combutta con potenze straniere per controllare l’espansione demografica.

giovedì 27 luglio 2017

Gli zii di Sicilia / Due Comuni in attesa di Lady Gaga


Questo articolo è stato pubblicato il 23 luglio 2017 su la Repubblica-Palermo

Il 26 settembre, data del concerto di Lady Gaga a Milano, il sindaco di Santa Lucia del Mela Nino Campo proverà ad arrivare al cospetto di Stefani Joanne Angelina Germanotta agitando uno speciale lasciapassare: la foto che lo ritrae con i genitori Joseph e Cynthia, ricevuti a luglio di due anni fa nel paese dei Calderone, i nonni materni. 

mercoledì 26 luglio 2017

Gli zii di Sicilia / Il gioco a nascondersi di Frank Sinatra


Questo articolo è uscito il 16 luglio 2017 su la Repubblica-Palermo

Quando il 13 giugno 1987 Frank Sinatra disse alla Favorita «Sono siciliano, mio padre è nato qui» e si fermò un attimo per poi precisare «…a Catania» (confermando quanto aveva già detto un anno prima a Milano), nessuno pensò a un depistaggio.

martedì 25 luglio 2017

Gli zii di Sicilia / Il ritorno comandato di Frank Capra

Il regista a Bisacquino nel 1977

Questo articolo è apparso il 9 luglio 2017 su la Repubblica-Palermo

A 80 anni meno un mese e dieci giorni Frank Capra tornò a Bisacquino, 14 anni dopo il suo viaggio a Roma dove si era fatto intervistare contraddicendosi bellamente.

lunedì 24 luglio 2017

Amabile Guastella, invece di anticipare Verga seguì Pitré


Le parità di Serafino Amabile Guastella escono nel 1884, tre anni dopo I Malavoglia e dopo che i demopsicologi siciliani (da Vigo a Salomone-Marino, da Pitrè ad Avolio) hanno conseguito i maggiori esiti nelle loro ricerche etnografiche.

domenica 23 luglio 2017

Il vento di Pachino che risospinse Brancati


Vitaliano Brancati visto da Bruno Caruso
Salvatore Pantano era un piccolo signore che per tutta la vita aveva insegnato agli alunni di scuola media. Di quella Pachino d’antan vista da Vitaliano Brancati bianca, polverosa e piena di sole, “mucchio di casette rannicchiate”, era rimasto l’ultimo testimone. Aveva insegnato nella scuola Brancati, dove un piccolo busto campeggia a memoria dello scrittore del riso e del pianto. Del quale Pantano sapeva tutto.

sabato 22 luglio 2017

Fiume e Luisa, l'adultera dell'opprimente Ragusa


Un libro ambientato a Ragusa, ma che a Ragusa torna scomodo, è I sogni di Luisa che Salvatore Fiume pubblica nel 1983 da Rizzoli lasciandosi andare a giudizi del tipo “i ragusani sono indifferenti alle cose degli altri mentre rivelano uno spirito dinamico quando devono fare qualcosa per se stessi”.

giovedì 20 luglio 2017

E se il Porto di Ulisse fosse Agnone?




Secondo una diffusa interpretazione dell’Odissea, superati l’empusa e il gorgo di Scilla e Cariddi, Ulisse approda in Sicilia, con cui è identificata “l’isola del Sole”: identificazione disinvolta, dal momento che non si comprende come Odisseo, nel racconto che fa ad Alcinoo, possa sapere, trattandosi della Sicilia e non di Itaca, di avere davanti un’isola e non un continente. Ad ogni modo vi arriva autix’epeita, cioè subito dopo. Questo significa che attracca in un punto della costa ionica, non lontano dallo Stretto siculo-calabro. Ma dove?

martedì 18 luglio 2017

Fenomenologia della Sicilia babba


Si narra che quando i catanesi decisero di darsi il titolo di sperti, dovendo trovare un contraltare necessario a legittimarli, convennero di affibbiare ai siracusani il nomignolo - avrebbe detto Verga - di babbi, il cui significato dopotutto non è molto diverso da quello  di  malavoglia.

lunedì 17 luglio 2017

Il primo romanzo antifascista fu scritto da Brancati


A una spanna da Il bell’Antonio, il capo d’opera di Vitaliano Brancati continua ad essere considerato Don Giovanni in Sicilia, uscito lo stesso anno, il 1941, del capolavoro di Vittorini, quell’omologo Conversazione in Sicilia ritenuto da Asor Rosa ed altri il primo libro nel quale appare l’antifascismo. 

domenica 16 luglio 2017

La rete di protezione dei delfini di Filicudi

Monica Blasi
La foca monaca non vive ormai da anni nella Grotta del bue marino e i delfini del tipo tursiope (rimasti in poche decine di esemplari) si sono ridotti ancora più di numero.

I contadini e gli artigiani di Maria Occhipinti



Con l’intitolazione di uno slargo, Maria Occhipinti è stata in qualche modo ripagata del rifiuto che Ragusa le ha sempre opposto da quella mattina che nel 1945 provocò la rivolta dei “Nonsiparte” rendendosi un’estranea, una diversa rispetto al modello tradizionale e accettato di donna e di ragusana.

sabato 15 luglio 2017

Il monumento fascista che imbarazzò Siracusa

Il Monumento al legionario
Furono per Siracusa anni difficili quelli che seguirono la caduta del fascismo. Si trattava di trovare una collocazione al monumento opera di Romano Romanelli, avuto in dono dalla Regione siciliana cui lo aveva mollato nel ‘52 il governo.

venerdì 14 luglio 2017

E Sciascia smascherò il fascismo ibleo

Mussolini con Pennavaria al suo fianco a Ragusa nel 1924

Quando nel 1985 Leonardo Sciascia visita il palazzo del governo di Ragusa, le tempere di Duilio Cambellotti (provvidenzialmente scampate a un farneticante progetto di distruzione e da poco restituite alla luce con la rimozione dei drappi neri che per decenni le hanno tenute nascoste a un pubblico evidentemente disposto a tollerare tombini con fasci littori ma non opere d’arte sia pure del Ventennio) gli si rivelano come pagine di una storia che egli sente di dovere assolutamente ricostruire e raccontare: la storia non solo delle tempere e del loro “valoroso artista pittore”, ma anche del palazzo che le ospita, nonché della prefettura che vi ha trovato sede e più ancora della città e dei suoi abitanti che quelle tempere e quella prefettura hanno voluto.

giovedì 13 luglio 2017

Chi come Maupassant impazzisce oggi per la Venere?



Si deve convenire che il gusto estetico cambia col tempo più che con l’ambiente in cui invale. Nell’Ottocento e fino al fascismo la donna formosa ha rappresentato - meglio ancora: ha incarnato - l’ideale di bellezza femminile.

martedì 11 luglio 2017

Come il "tremuoto ranni" riunì Chiesa e Stato



Il “tremuoto ranni” che nel 1693 distrusse il Val di Noto costituisce, dopo 324 anni, ancora oggetto di studi sulla cosiddetta “società barocca” intesa come cultura fondata sulla credenza e vicina a cedere il campo a quella illuminista ispirata a un sentimento ideologico.

sabato 8 luglio 2017

Quando il Pci sfidò i lavoratori ragusani

Palmiro Togliatti

Rigurgito fascista o prorompimento comunista? La sommossa tutta siciliana dei “Nonsiparte” del dicembre 1944, nella quale la provincia di Ragusa fa da principale teatro, ha lasciato interrogativi aperti tra chi vi vede uno spirito filofascista e altri che parlano di mobilitazione di sinistra.

giovedì 6 luglio 2017

Le tele del mistero di Fiume l'irriverente

La Natività
La Resurrezione












La chiesa dell’Annunziata di Comiso conserva due tele di Salvatore Fiume poste una di fronte all’altra nell’abside centrale. Furono affisse nel 1984, l’anno di maggiori tensioni determinate dal progetto di installazione della base Nato.

La Sicilia di Merlo nel segno del malinteso


Articolo uscito il 29 giugno 2017 su la Repubblica-Palermo

Il primo malinteso del sillabario di Francesco Merlo (declinato sulle parole correnti che come paradigmi definiscono una controstoria della nazione e senza volerlo riaggiornano il carattere degli italiani) è la Sicilia.

mercoledì 5 luglio 2017

Come Siracusa fece morire Von Platen

Il monumento a Von Platen a Siracusa
Arrivò a Siracusa nel giorno dell’estate di San Martino, l’11 novembre 1835, e morì il 5 dicembre. Voleva trascorrere l’intero inverno nella città di Teocrito e sfuggire al pericolo del colera per il quale aveva lasciato Napoli dopo che s’era sparsa la voce che l’epidemia aveva toccato la Toscana e presto sarebbe giunta in Campania.

martedì 4 luglio 2017

Il Damareteion, eccellenza di Siracusa

Esemplare del Damareteion fotografato da Rizzo

Il Museo Orsi custodisce una moneta antica, il decadramma di Siracusa, meglio noto come il "Damareteion", che se non è di valore economico inestimabile (oscillando tra 150 mila e 225 mila euro) ha un’importanza numismatica che la pone, per la sua bellezza, seconda solo al tetradramma di Aitna, ritrovato nel Catanese, appartenuto a Giovanni Verga e oggi esposto a Bruxelles.

La mafia non è più narrabile



Una scena del film "Sicilian ghost story"

Se, nel profluvio di serie Tv dedicate alla criminalità organizzata, quelle sulla ‘ndrangheta si possono ridurre a un paio, Le mani dentro la città e Solo, è perché la mafia calabrese, benché divenuta la più potente e la più internazionalizzata, ha meno appeal di camorra e mafia siciliana, essendo cinematograficamente poco narrabile.

giovedì 29 giugno 2017

I Ddieri di Baulì, un tesoro introvabile


Se nel 1777 il viaggiatore francese Jean Houel fu portato a visitare i Ddieri di Baulì, che ancora oggi non è per niente facile raggiungere, è segno che costituivano una attrazione turistica di particolare richiamo: diversamente da oggi, perché sono meta di visitatori isolati e privi di alcuna indicazione e soprattutto di ogni cura.

mercoledì 21 giugno 2017

Quando Vittorini chiamò Neve la sua Scicli


C’è un topos in Vittorini, un luogo della mente, nascosto ma ricorrente che ne attraversa l’opera come un Ariel o un Aleph. È Scicli, tanto presente che, se Vittorini non l’avesse conosciuto, i suoi romanzi non sarebbero stati gli stessi.

martedì 20 giugno 2017

La tomba di Archimede che Siracusa non vuole cercare

Il supposto sepolcro, in realtà un colombaio

Perché Siracusa ha fatto così poco per Archimede, il suo figlio più illustre e celebre al mondo? Due scuole, una piazza a suo nome, intitolata solo nel 1878, con una fontana dove lui però non c’è, più una statua installata appena l’anno scorso. Nient’altro.

mercoledì 14 giugno 2017

La Sicilia della Lo Iacono ripresa da Dacia Maraini



Articolo uscito il 4 giugno 2017 su la Repubblica-Palermo

Il morso che la sedicenne siracusana Lucia Salvo assesta in faccia al giovin signore palermitano di cui è serva e che lui insidia con la protervia di chi è conte suona come un atto di ribellione che, anticipando il 1848, presagisce la rivolta siciliana.

martedì 13 giugno 2017

Furono i siracusani a uccidere l'imperatore Costante II?



Siracusa non ricorda in alcun modo l’imperatore bizantino che la scelse come capitale al posto di Costantinopoli. Il luogo in cui Costante II fu ucciso, il bagno di Dafne, nella zona dell’Arsenale greco, ridotto in condizioni di abbandono in mezzo ai palazzi, non riporta alcuna indicazione.

venerdì 9 giugno 2017

Il male non diagnosticato di Mariannina Coffa



Il convegno di tre anni fa a Noto, il concomitante libro di Marinella Fiume e Biagio Iacono Voglio il mio cielo, il romanzo, riedito ancora nel 2014, di Maria Lucia Riccioli, Ferita all’ala un’allodola, non sono bastati a restituire di Mariannina Coffa un quadro definitivo neppure della sua stessa biografia oltre che della sua ricerca poetica, l’una e l’altra percorse da cesure, rivolgimenti e ricominciamenti ancora avvolti entro un quadro di interrogativi. 

mercoledì 7 giugno 2017

Gli ex voto di Trecastagni, museo del dolore e della fede


Non conta niente che nessun miracolo sia mai stato attestato dalla Chiesa, visto che i “miracoli” non hanno mai smesso di arrivare al museo degli ex voto di Trecastagni, il più grande della Sicilia, nato nella sagrestia del santuario di Sant’Alfio.

venerdì 12 maggio 2017

A Troina il Rubens più scabroso

Lot con la famiglia in fuga da Sodoma


Proprio perché dell’incalcolabile produzione di Rubens, l’artista che ha traghettato il Rinascimento nel Barocco, sono presenti solo due tele, la mostra aperta a Troina fino al 31 luglio (“Rubens e la pittura della Controriforma”) si propone come il portato più generale di un’epoca, quella anti-luterana, della quale dà conto allineando una decina di opere di altri pittori del siglo de oro impegnati nella campagna di rivincita del cattolicesimo sul protestantesimo e del riscatto dell’immagine come mezzo di proselitismo contro la nuova furia iconoclasta alla quale proprio Rubens oppose il più pervicace furore creativo. 

martedì 9 maggio 2017

Le stanze di Montalbano, le più viste in Italia

Montalbano nel suo ufficio ambientato al Palazzo municipale
Ormai dall’inizio degli anni Duemila l’ufficio del sindaco di Scicli è stato trasferito in un’altra stanza del municipio perché quello che è stato sempre riservato al primo cittadino è diventato meta di un ininterrotto flusso turistico, anche straniero e perlopiù inglese, di appassionati telespettatori e lettori delle inchieste di Montalbano.

venerdì 28 aprile 2017

A Giarre le visioni dei garden designer



L’Etna non si divide più in tre settecenteschearee geobotaniche (“colta”, “nemorosa” e “discoperta”:ovvero coltivata, ventosa per il fiorire dell’anemone e nuda), perché visto sul fondo dei giardini realizzati a Giarre, che al vulcano sembrano volersi protendere, conta un quarto livello pedemontano da chiamarsi perché no “radicepura”, dal luogo dove è stato allestito fino al 21 ottobre il primo Garden festival del Mediterraneo.

domenica 2 aprile 2017

La mutilazione di Rabito e del suo "Terra matta"

La tomba di Vincenzo Rabito a Chiaramonte Gulfi

Il 6 marzo 2007 Einaudi pubblicava Terra matta di Vincenzo Rabito, morto nel 1981 a 82 anni a Ragusa. Rabito era di Chiaramonte e per due anni, dal ‘68 al ‘70, aveva scritto la storia della sua vita riempiendo con una macchina Olivetti del figlio Giovanni 1027 pagine fittissime, con spaziatura zero e giustezza pari alla larghezza del foglio.

mercoledì 8 marzo 2017

La categoria siciliana dei truffatori

La famosa scena della truffa in "Tototruffa 62"

Orazio Genco, il ladro amico del commissario Montalbano, piace anche a Camilleri che infatti ha ammesso: «I truffatori che truffano i miliardari a me fanno simpatia». Molta simpatia, dal momento che ricorda «un libro di Len Deighton dedicato, “con deferente ammirazione”, a un italiano che vendette il Colosseo a un miliardario americano».

domenica 5 marzo 2017

San Gregorio, il Comune più ricco e ingannevole


Tutto merito del raccordo autostradale, dicono, che ha fatto di San Gregorio (un tempo il più scomodo “paese etneo” per chi partisse da Catania e oggi il più ricco della Sicilia) un satellite del capoluogo, certamente il più vicino in macchina e decisamente con la nomea di “dormitorio” per eccellenza dei catanesi.

venerdì 17 febbraio 2017

Palermo più avanti di Catania


Negli stessi giorni in cui Palermo veniva insignita del titolo di “capitale italiana della cultura 2018”, Catania diventava sede dell’Autorità portuale della Sicilia orientale: a designare una vocazione distinta tra una città dedita a un ideale estetico e un’altra votata a un interesse più prosaico e affaristico.

lunedì 13 febbraio 2017

Il laboratorio siciliano e lo Statuto materiale

La prima pagina del decreto regio di concessione dello Statuto siciliano

Una nuova forma di ascarismo si sta impadronendo della politica siciliana dopo quella voluta da Giovanni Giolitti quando mutò i deputati meridionali in servili soldati, alla maniera dei miliziani eritrei associati da estranei alle truppe coloniali.

venerdì 10 febbraio 2017

Mediterraneo, la battaglia per la seconda piattaforma Vega



Edison ed Eni (che gestiscono al 60 e al 40% la piattaforma Vega A e vogliono adesso realizzare la B), elaborando lo Studio di impatto ambientale per il ministero, necessario ai fini di Vega B, hanno proposto anche la creazione attorno ai futuri pozzi estrattivi addirittura di un’oasi marina, uno spazio di ripopolamento ittico che sarebbe possibile perché pesca e navigazione sono vietate e perché le barriere artificiali sono capaci di favorire la biodiversità. Il progetto si chiama Biovega e naturalmente è condizionato al sì da parte del governo alla seconda piattaforma.

mercoledì 11 gennaio 2017

E piano piano Modica dimentica Quasimodo



Salvatore Quasimodo nacque a Modica un anno prima della grande alluvione del 1902 che trasfigurò il volto della città e si trovò a Messina nell’anno del grande terremoto del 1908. Per la verità non si hanno notizie certe circa la presenza qui e là del futuro premio Nobel in occasione dei due cataclismi, ma la biografia attesta che la famiglia Quasimodo si fermò a Modica quattordici mesi dopo la nascita di Salvatore e che dopo si trasferì a Roccalumera, perché il padre era capostazione delle Ferrovie.

giovedì 29 dicembre 2016

Le visioni di Sinopoli alle Eolie


Una notte di equinozio, primo giorno di primavera caro ad Artemide, al maestro Giuseppe Sinopoli, veneziano di padre messinese, succede un prodigio che egli riporta sotto quella stessa data in un testo intitolato “L’albero di Ippolito”, ora raccolto in I racconti dell’isola (Marsilio), dove l’io narrante appare l’eco eterna dell’arcipelago alla quale l’autore non presta che la sua voce.

venerdì 2 dicembre 2016

Avola, 48 anni fa i "fatti" che furono una jacquerie



I muri a secco che costeggiano ancora oggi la 115 da Cassibile ad Avola servirono da sanpietrini, ma ben più pesanti, il pomeriggio del 2 dicembre di 48 anni fa in mano ai braccianti di Avola che affrontarono la polizia.

giovedì 10 novembre 2016

Perché il Ponte non s'ha da fare


Articolo uscito il 26 ottobre 2016 su la Repubblica-Palermo

Il progetto di ponte sullo Stretto evoca il sogno vagheggiato dagli indolenti perdigiorno di Brancati: decisi a dare ai loro “anni perduti” un contenuto edificante, realizzano a Natàca una torre che viene poi spazzata dal vento, metafora di un velleitarismo megalomane ed effimero nonché retaggio di una storica incapacità tutta siciliana di individuare gli obiettivi concreti e fattibili.

domenica 30 ottobre 2016

Spampinato, come la Rai maschera la verità


Per il secondo anno consecutivo, in coincidenza con l’anniversario del delitto Spampinato, Rai Storia ha trasmesso la sera del 27 ottobre un documentario che nulla ha aggiunto né alla conoscenza dei fatti né alla retorica imbastita sul personaggio.

venerdì 28 ottobre 2016

Siamo nel tempo della mediocrità

 

Renzi e Zagrebelsky nel confronto Tv

Viviamo una stagione di oscurantismo che ci vede non sulle spalle ma ai piedi dei giganti del passato. Non c'è un ambito in tutto il mondo occidentale che non esprima oggi mediocrità. L'assenza di eccellenze ha permesso a personaggi di bassa levatura di primeggiare e assurgere a posizioni di rilievo e molte volte di comando.

giovedì 20 ottobre 2016

Dialetto siciliano, in principio fu Pirandello

Angelo Musco recita Pirandello

Quando nel 1909 Pirandello si chiede se il teatro dialettale possa riuscire comprensibile fuori dall’ambito regionale pone un problema che a Sciascia appare ingenuo - o comunque da risolvere guardando a esperienze del tipo di Odessa, dove Musco parla siciliano e i sovietici si piegano per le risate, capendo tutto - perché ha conosciuto Croce, Gramsci e Pasolini.

giovedì 15 settembre 2016

I Mille in Sicilia, le orme rimaste e quelle cancellate


Servizi usciti ogni domenica in nove puntate dal 17 luglio all’11 settembre 2016 su la Repubblica di Palermo

MARSALA
L’ultimo garibaldino caduto sul campo è stato un maestro elementare di Marsala, Giuseppe Caimi. La notte del 6 giugno 1982, sul treno che lo portava a Vimercate per una celebrazione del centenario della morte di Garibaldi, anziché la porta dei servizi igienici infilò quella d’uscita e rimase maciullato. Lo chiamavano “il maestro dei Mille” perché da oltre vent’anni, aiutato dai suoi scolari della quinta classe, raccoglieva in tutta Italia e in quaranta faldoni le biografie, le foto e le lettere dei 1089 “garibaldesi” (come i volontari erano chiamati dai borbonici nei primi giorni) sbarcati a Marsala. 

mercoledì 14 settembre 2016

I grillini siciliani nati dai forconi





Quanto Cinquestelle deve in Sicilia alle forze spontanee che hanno sostenuto il malcontento e l’antipolitica, espressione di un mondo collassato di cui però sopravvivono, immutati nel tempo, l’orbita e i frantumi?

giovedì 11 agosto 2016

Bufalino e la moglie, promessi e mancati sposi

Bufalino con la moglie Giovanna Leggio

Non fu un matrimonio felice quello tra Gesualdo Bufalino e Giovanna Leggio, ma fu una bellissima storia d’amore: lunghissima e tormentata, funestata dalla malattia e dalla morte, epperò sublimata dall’attesa e dalla solitudine, tutti temi frequentatissimi dallo scrittore.

martedì 9 agosto 2016

Ci sono anche le albe teatrali


Andare a teatro all’alba? Da oltre quindici anni è quanto invitano a fare il Calatafimi Segesta Festival e il Teatro dei due mari di Tindari.