venerdì 23 giugno 2006

Giuseppe Bonaviri: la Sicilia? Asprura e dolciura


Bonaviri, le capita di sognare la Sicilia?
Certi vaghi ricordi nei sogni mi spuntano spesso. Ma - è strano – mi appaiono perlopiù strade piene di paglia, di terriccio, e zone di paese in cui vivono solo degli idioti, cattivi e malvagi: capisco nel sogno che sono in quelle strade e sono assalito dall’angoscia, dunque fuggo via. Non ho sogni di una Sicilia solare, di gioia e di aria aperta, né sogno una Sicilia nel senso di una linearietà onirica legata al passare degli anni, questo no: sono le piccole cose che restano, come fondi di caffè. Presumo che durante la mia infanzia mi si siano connaturati elementi di paura. Guardi la mia foto a due mesi: ho i pugni chiusi sui fianchi in una posizione di difesa.

mercoledì 21 giugno 2006

Così creiamo i nostri nemici


Per qualche ragione, mentre i morti palestinesi vengono in questi giorni calcolati all’ammasso, nell’ordine cioè delle centinaia e in uno spirito di tutto anonimato, la morte di un soldato israeliano guadagna nelle agenzie di stampa un lancio particolare, con tanto di nome accompagnato anche dal computo dei caduti.

giovedì 15 giugno 2006

Il dominio della tecnica secondo Severino


Nascere è l’ultimo libro di Severino, un titolo che sembra rinfocolare la polemica che lo vide protagonista al tempo della legge sulla fecondazione. Una provocazione? Spiega Emanuele Severino: «La riflessione sul senso del nascere è emersa come conseguenza di un discorso teoreticamente più impegnativo che avevo fatto nel mio libro uscito da Adelphi, Fondamento della contraddizione. Da lì vengono una serie di effetti - fra cui la contraddittorietà del concetto di potenza - che hanno attinenza appunto con il nascere».