mercoledì 29 giugno 2022

Siracusa, concerti rock al Teatro greco che muore

 


Articolo uscito sul quotidiano Libero il 24 giugno 2022

Se nel Cinquecento il marchese di Sortino costruì in vetta al Teatro greco di Siracusa cinque mulini e in tempi moderni i siracusani hanno preferito un belvedere con vista sulla cavea ai resti di un gigantesco tempio sovrastante, perché mai si dovrebbe negare ai concerti rock un suolo che nemmeno Elio Vittorini, quando prese la fuga con la sorella di Quasimodo, considerò inviolabile giacché vi trascorse con Rosa più di una notte dormendo sulla pietra tenera e porosa che, per la sua fragilità, uno dei massimi studiosi di materiali litici antichi, Lorenzo Lazzarini, raccomanda solo di guardare e non di toccare?

sabato 25 giugno 2022

Joël Dicker, come rompere il romanzo a colpi di testa


Nelle mani di Joël Dicker, le regole poste da Aristotele a fondamento della tragedia, essenzialità e accidentalità, per le quali ciò che serve alla narrazione – anche in un romanzo - va salvato mentre quanto è superfluo deve essere ignorato, sono diventate solo cenere.

mercoledì 22 giugno 2022

Com'è triste Venezia nelle mani di Strukul

 


Il romanzo storico di variazione è un genere che più è frequentato quanto meno si sappia di un personaggio o di un evento. Il padovano Matteo Strukul è un abile cacciatore di lacune e non esita a colmarle dei più svariati materiali, come dimostrano i precedenti romanzi dello stesso conio.

sabato 18 giugno 2022

La coscienza di Montalbano tradita da Sellerio

 

Articolo uscito il 17 giugno 2022 su Libero

Benché non più come fino a tre anni fa, quando conquistava subito la vetta delle classifiche, ancora oggi Camilleri è nondimeno un autore amato e letto. Anzi riletto, dal momento che il suo “ultimo” libro, La coscienza di Montalbano (Sellerio, pp. 255, euro 14), non è che un ripescaggio di racconti usciti anche più di una volta.

lunedì 6 giugno 2022

L'ultimo Caravaggio, l'ennesima questione di attribuzione

 

Articolo uscito il 5 giugno 2022 su Libero

Se già nel catalogo di una mostra gli esperti si dichiarano in disaccordo circa l’autenticità di un dipinto, non ci si può poi aspettare che un simposio - o assise o processo che sia stato quello di ieri a Ragusa - raggiunga un parere univoco: a meno che la voce non sia una sola.