lunedì 25 maggio 2015

Quando Camilleri non scriveva


Articolo pubblicato il 21 maggio 2015 su Repubblica Palermo

Da L’ombrello di Noè a Il quadro delle meraviglie, di metafora in metafora, o da un titolo a un altro, si compie l’illusion comique che per Andrea Camilleri definisce cos’è il teatro, un viaggio la cui destinazione è nota solo agli attori (ma non sempre) e mai al pubblico.

Le Danaidi sono ancora lì, nella pianura di Argo

"Le supplici" al teatro greco di Siracusa (foto Carnera)

Diversamente da oggi, una richiesta di asilo politico da parte di esuli stranieri che fosse respinta era considerata nell’antica Grecia sotto l’aspetto del peccato contro Zeus, protettore dei supplici, e sotto quello del reato perché violava un preciso principio di diritto internazionale per il quale al profugo non può essere negato, se non per fatti di sangue, il beneficio politico dell’ospitalità.