Vorrebbero tornare ma non sanno come fare, perché non sanno né chi sono né quanti sono. Pochi comunque. In vista del cosiddetto “sciopero della terra”, tenuto a fine maggio su iniziativa del movimento nazionale chiamato “Riscatto” (protesta che in Sicilia ha la sua roccaforte a Vittoria) e celebrato praticamente in sordina, i forconi che fanno capo a Mariano Ferro e Giuseppe Scarlata, uno presidente e l’altro vice del direttivo regionale, hanno solo potuto dichiarare la loro adesione, limitandosi a incitare da lontano i sindaci a ridurre le tasse comunali perché nell’impossibilità di organizzare un manipolo da schierare in piazza.