Quando bastava una marca da bollo di 500 lire e le piazze siciliane erano palcoscenici dove celebrare i riti dell’ostensione raccontando mirabilia, fole e fanfaluche, trovatori girovaghi senza parte ma con molta arte, un cartellone simile a una pagina di fumetti e una chitarra a tracolla, disputavano chiani e chiuse ai pupari e ai canterini, i parenti più stretti del Barnum del folk.