martedì 28 novembre 2006

Il manicomio è un supermercato. Parola di Celestini


Il mondo dal quale si osserva un manicomio non è lo stesso che a sua volta è osservato dal manicomio. Se quella che è la vita tende sempre a convertirsi in una forma e l’áperion, il principio infinito, diventa péras, finitezza, e se il Nicola che muore nel manicomio ha l’impressione - proprio il giorno della morte - che ad uscire dall’istituto non sia lui ma il manicomio stesso, è allora il suo mondo a doversi fissare in una cristallizzazione finita, perché solo da morto, dopo essere vissuto perinde ac cadaver, Nicola può lasciare la vita per assumere una forma.