mercoledì 25 novembre 2020

Maradona, troppo genio e troppa sregolatezza

 


Può sembrare eccessivo che in Italia sia dato tanto spazio, con l’interruzione dei programmi televisivi in diretta e l’occupazione delle homepage dei maggiori siti web, alla morte di Diego Armando Maradona, andato via da quasi trent’anni dopo peraltro una disonorante squalifica per cocaina; e può sembrare strano che non sia la sola Napoli in lacrime ma l’intero Paese, che nel suo nome si è trovato unito colmando il fossato tra Nord e Sud. 

domenica 22 novembre 2020

Palermo e la Battaglia persa

 

Con la rimozione dai social delle foto di Letizia Battaglia dedicate al trinomio Palermo-Lamborghini-ragazzine, a perdere non è stato il cattivo gusto ma l’arte. Alla quale non si può chiedere che sia buona ma solo che sia bella.

sabato 21 novembre 2020

Sciascia, una voce che si propaga nel tempo



Articolo uscito su Libero il 20 novembre 2020

I tre puntini di sospensione che in Il giorno della civetta servono a definire “incredibile” la mafia (insieme con la Sicilia, l’Italia e persino Livia), quasi che non possa trovarsi altro modo se non dislocandola camusianamente nell’assurdo, rivelano per intero lo Sciascia multanime, anguillare, insieme coscienza critica e spirito escapista, intellettuale eretico e nello stesso tempo eremitico, pronto a contraddire e disposto a contraddirsi, incredibile decisamente anche lui perché permanentemente sospeso tra crinali opposti, non ultima la sua natura illuministica tentata sempre da quella romantica. 

giovedì 8 ottobre 2020

Pierre Lemaitre, metanarrativa per il cinema


Diavolo di un Lemaitre! Scrive da cane, ma racconta da dio: facendo esattamente quello che, con espressione molto colorita ma efficace, si proponeva ai tempi belli della spy-story Frederick Forsyth e cioè prendere “il lettore per le palle e non mollarlo più”. Cosa che, detta in maniera urbana, vuol dire inchiodare il lettore al libro.

sabato 26 settembre 2020

Il colibrì di Veronesi è un millepiedi


Il romanzo che ha vinto lo Strega – opera di un autore, Sandro Veronesi, già insignito del massimo premio italiano per Caos calmo, libro non dissimile da Il colibrì, peraltro con la stessa epigrafe di Beckett, quasi un’intimazione: “Non posso continuare. Continuerò” – comincia con un’affermazione che vìola uno dei princìpi fondamentali di narratologia: scrivendo dopo otto righe che “la migliore descrizione che si può dare di qualunque posto è raccontare cosa vi succede”, Veronesi teorizza l’unificazione di ciò che deve invece rimanere rigorosamente separato, appunto la descrizione e la narrazione, tecniche che rispondono a esigenze ben diverse, ecfrasiche la prima e diegetiche la seconda.

lunedì 31 agosto 2020

I due "Riccardino" e il pasticcio della Sellerio

 


Articolo uscito su Libero il 18 agosto 2020

Un gran pasticcio quello che la Sellerio ha combinato pubblicando Riccardino, l’ultimo episodio del ciclo di Montalbano che Camilleri consegnò nel 2005 ad Elvira Sellerio e volle rivedere nel 2016 solo per “sistemarlo”, come disse chiaramente.

domenica 19 luglio 2020

Camilleri e il suo brutto doppione


L’ultimo episodio di Montalbano, intitolato Riccardino, è forse il peggiore, soprattutto quanto alla trama, che lo stesso autore boccia quando dice come personaggio al suo commissario: “Mi stai facendo scrivere di Riccardino un romanzo di merda”. Gioca, è vero, ma non scherza.

venerdì 17 luglio 2020

Quando Camilleri tentò il suicidio come un suo personaggio


In decine di interviste e in libri dettati ad altri autori, Camilleri ha raccontato la sua vita non risparmiando alcun particolare, ma forse ci ha nascosto qualcosa. Qualcosa successa sette mesi prima della morte che però in realtà egli ha in qualche modo adombrato o presagito.

martedì 30 giugno 2020

L'amore come ricerca di se stessi


Questo articolo è già apparso su Pangea

Le specie animali e innanzitutto quella umana sono dotate di proprietà la cui natura non è stata interamente scoperta. La più grande qualità che esse posseggono, che è anche il loro più grande mistero, è l’amore.

venerdì 19 giugno 2020

Sciascia, Bufalino e la Sicilia babba


In Il giorno della civetta, parlando del bigliettaio che, trovandosi di fronte a un omicidio, continua a bestemmiare, così scrive Sciascia: “Era della provincia di Siracusa, in fatto di morti ammazzati aveva poca pratica: una stupida provincia, quella di Siracusa; perciò con più furore del solito bestemmiava”.

giovedì 4 giugno 2020

Sciascia censore? Il teorema di Bevilacqua


Il 31 gennaio 2009 sul Corriere della Sera Alberto Bevilacqua imputava alla censura del tempo se nel 1955 era stata bloccata la sua prima prova narrativa, La polvere sull’erba, romanzo poi apparso da Einaudi prima nel 2000 e ancora nel 2008, ma con una indicazione leggermente diversa.

sabato 2 maggio 2020

Goliarda Sapienza, in carcere per troppa letteratura


Solo negli ultimi anni è stato riconosciuto il talento della scrittrice catanese Goliarda Sapienza, morta nel 1996 a 72 anni. In vita fu del tutto sconosciuta. Una vita travagliata, vissuta perlopiù in povertà, e fatta per suscitare scandalo.

mercoledì 22 aprile 2020

La Sicilia prima dei Greci, più ombre che luci


La storia la scrivono da sempre i vincitori e non risponde al principio di falsificazione di Popper, valido solo nella scienza, dove una teoria vive fino a quando non viene confutata. Quanto alla Sicilia, quella che la storiografia dominante ci ha fatto conoscere sin dall'antichità, le ricerche, le scoperte archeologiche e gli studi nulla hanno aggiunto alla ricostruzione ufficiale della sua storia.

lunedì 6 aprile 2020

Un'epidemia di natura, non un nemico in guerra


Il coronavirus evoca il leone dello schetch con Alberto Sordi e Monica Vitti nel film Le coppie: il ménage adulterino viene sconvolto, all’ennesimo appuntamento del mercoledì in un’appartata alcova, dalla comparsa sul ciglio di casa di un leone che, costringendo i due amanti a tapparsi dentro, li porta a litigare e a rompere la relazione.

giovedì 12 marzo 2020

Il coronavirus fa più paura del cancro da ciminiera


Non c’è che una sola vittima da coronavirus in Sicilia e finora un solo ricovero in Terapia intensiva, ma nessuno in Rianimazione, eppure sembra che sia tornata dappertutto la spagnola, per modo che si assiste a una crescente psicosi collettiva i cui soli effetti al momento sono di penalizzare un’economia che rallentando rischia di collassare.

giovedì 27 febbraio 2020

Sciascia, la questione del canone


Preconizzando nel 1991 che, «prima o poi, agli esperti di cose sciasciane sembrerà di poter procedere a un censimento di tutti i testi dello scrittore siciliano e tenteranno di ordinarli e stamparli», Claude Ambroise, curatore delle Opere Bompiani, si rifaceva al naturale destino riservato dalla «fortuna critica postuma» a quegli «scrittori che riteniamo importanti».

sabato 25 gennaio 2020

"Il primo uomo" di Camus, dall'assurdo all'assillo

 


Quando Albert Camus scrive Il primo uomo, alla fine degli anni Cinquanta, il neorealismo di ispirazione drammatica ha esaurito la sua forza d’urto ma sono rimaste le risacche nelle forme del diarismo autobiografico, dell’éngagément politico, della memorialistica testimoniale mentre la temperie esistenzialista si precisa sempre più in una ipertrofia dell’io intesa non a scavare ma a macerare l’animo umano.