lunedì 31 luglio 2017

Gli zii di Sicilia / I tentativi di ritorno di Al Pacino in Sicilia


Articolo uscito il 30 luglio 2017 su la Repubblica-Palermo

Al Pacino ha perdonato lo sgarbo ricevuto dai parenti di Corleone di nome Gelardi, cugini della madre. Già nel 2008 ci scherzò sopra, parlandone a Roma. Ora è pronto a dimostrarlo, ma l’ultima buona occasione offerta quest’anno dal “Taormina film fest” è saltata per una lite interna alla rassegna.

venerdì 28 luglio 2017

L'impostura siracusana del colera di Stato



Non è mai stato accertato se Mario Adorno fingesse di essere convinto che il colera del 1837 fosse un veleno sparso dal governo borbonico in combutta con potenze straniere per controllare l’espansione demografica.

giovedì 27 luglio 2017

Gli zii di Sicilia / Due Comuni in attesa di Lady Gaga


Questo articolo è stato pubblicato il 23 luglio 2017 su la Repubblica-Palermo

Il 26 settembre, data del concerto di Lady Gaga a Milano, il sindaco di Santa Lucia del Mela Nino Campo proverà ad arrivare al cospetto di Stefani Joanne Angelina Germanotta agitando uno speciale lasciapassare: la foto che lo ritrae con i genitori Joseph e Cynthia, ricevuti a luglio di due anni fa nel paese dei Calderone, i nonni materni. 

mercoledì 26 luglio 2017

Gli zii di Sicilia / Il gioco a nascondersi di Frank Sinatra


Questo articolo è uscito il 16 luglio 2017 su la Repubblica-Palermo

Quando il 13 giugno 1987 Frank Sinatra disse alla Favorita «Sono siciliano, mio padre è nato qui» e si fermò un attimo per poi precisare «…a Catania» (confermando quanto aveva già detto un anno prima a Milano), nessuno pensò a un depistaggio.

martedì 25 luglio 2017

Gli zii di Sicilia / Il ritorno comandato di Frank Capra

Il regista a Bisacquino nel 1977

Questo articolo è apparso il 9 luglio 2017 su la Repubblica-Palermo

A 80 anni meno un mese e dieci giorni Frank Capra tornò a Bisacquino, 14 anni dopo il suo viaggio a Roma dove si era fatto intervistare contraddicendosi bellamente.

lunedì 24 luglio 2017

Amabile Guastella, invece di anticipare Verga seguì Pitré


Le parità di Serafino Amabile Guastella escono nel 1884, tre anni dopo I Malavoglia e dopo che i demopsicologi siciliani (da Vigo a Salomone-Marino, da Pitrè ad Avolio) hanno conseguito i maggiori esiti nelle loro ricerche etnografiche.

domenica 23 luglio 2017

Il vento di Pachino che risospinse Brancati


Vitaliano Brancati visto da Bruno Caruso
Salvatore Pantano era un piccolo signore che per tutta la vita aveva insegnato agli alunni di scuola media. Di quella Pachino d’antan vista da Vitaliano Brancati bianca, polverosa e piena di sole, “mucchio di casette rannicchiate”, era rimasto l’ultimo testimone. Aveva insegnato nella scuola Brancati, dove un piccolo busto campeggia a memoria dello scrittore del riso e del pianto. Del quale Pantano sapeva tutto.

sabato 22 luglio 2017

Fiume e Luisa, l'adultera dell'opprimente Ragusa


Un libro ambientato a Ragusa, ma che a Ragusa torna scomodo, è I sogni di Luisa che Salvatore Fiume pubblica nel 1983 da Rizzoli lasciandosi andare a giudizi del tipo “i ragusani sono indifferenti alle cose degli altri mentre rivelano uno spirito dinamico quando devono fare qualcosa per se stessi”.

giovedì 20 luglio 2017

E se il Porto di Ulisse fosse Agnone?




Secondo una diffusa interpretazione dell’Odissea, superati l’empusa e il gorgo di Scilla e Cariddi, Ulisse approda in Sicilia, con cui è identificata “l’isola del Sole”: identificazione disinvolta, dal momento che non si comprende come Odisseo, nel racconto che fa ad Alcinoo, possa sapere, trattandosi della Sicilia e non di Itaca, di avere davanti un’isola e non un continente. Ad ogni modo vi arriva autix’epeita, cioè subito dopo. Questo significa che attracca in un punto della costa ionica, non lontano dallo Stretto siculo-calabro. Ma dove?

martedì 18 luglio 2017

Fenomenologia della Sicilia babba


Si narra che quando i catanesi decisero di darsi il titolo di sperti, dovendo trovare un contraltare necessario a legittimarli, convennero di affibbiare ai siracusani il nomignolo - avrebbe detto Verga - di babbi, il cui significato dopotutto non è molto diverso da quello  di  malavoglia.

lunedì 17 luglio 2017

Il primo romanzo antifascista fu scritto da Brancati


A una spanna da Il bell’Antonio, il capo d’opera di Vitaliano Brancati continua ad essere considerato Don Giovanni in Sicilia, uscito lo stesso anno, il 1941, del capolavoro di Vittorini, quell’omologo Conversazione in Sicilia ritenuto da Asor Rosa ed altri il primo libro nel quale appare l’antifascismo. 

domenica 16 luglio 2017

La rete di protezione dei delfini di Filicudi

Monica Blasi
La foca monaca non vive ormai da anni nella Grotta del bue marino e i delfini del tipo tursiope (rimasti in poche decine di esemplari) si sono ridotti ancora più di numero.

I contadini e gli artigiani di Maria Occhipinti



Con l’intitolazione di uno slargo, Maria Occhipinti è stata in qualche modo ripagata del rifiuto che Ragusa le ha sempre opposto da quella mattina che nel 1945 provocò la rivolta dei “Nonsiparte” rendendosi un’estranea, una diversa rispetto al modello tradizionale e accettato di donna e di ragusana.

sabato 15 luglio 2017

Il monumento fascista che imbarazzò Siracusa

Il Monumento al legionario
Furono per Siracusa anni difficili quelli che seguirono la caduta del fascismo. Si trattava di trovare una collocazione al monumento opera di Romano Romanelli, avuto in dono dalla Regione siciliana cui lo aveva mollato nel ‘52 il governo.

venerdì 14 luglio 2017

E Sciascia smascherò il fascismo ibleo

Mussolini con Pennavaria al suo fianco a Ragusa nel 1924

Quando nel 1985 Leonardo Sciascia visita il palazzo del governo di Ragusa, le tempere di Duilio Cambellotti (provvidenzialmente scampate a un farneticante progetto di distruzione e da poco restituite alla luce con la rimozione dei drappi neri che per decenni le hanno tenute nascoste a un pubblico evidentemente disposto a tollerare tombini con fasci littori ma non opere d’arte sia pure del Ventennio) gli si rivelano come pagine di una storia che egli sente di dovere assolutamente ricostruire e raccontare: la storia non solo delle tempere e del loro “valoroso artista pittore”, ma anche del palazzo che le ospita, nonché della prefettura che vi ha trovato sede e più ancora della città e dei suoi abitanti che quelle tempere e quella prefettura hanno voluto.

giovedì 13 luglio 2017

Chi come Maupassant impazzisce oggi per la Venere?



Si deve convenire che il gusto estetico cambia col tempo più che con l’ambiente in cui invale. Nell’Ottocento e fino al fascismo la donna formosa ha rappresentato - meglio ancora: ha incarnato - l’ideale di bellezza femminile.

martedì 11 luglio 2017

Come il "tremuoto ranni" riunì Chiesa e Stato



Il “tremuoto ranni” che nel 1693 distrusse il Val di Noto costituisce, dopo 324 anni, ancora oggetto di studi sulla cosiddetta “società barocca” intesa come cultura fondata sulla credenza e vicina a cedere il campo a quella illuminista ispirata a un sentimento ideologico.

sabato 8 luglio 2017

Quando il Pci sfidò i lavoratori ragusani

Palmiro Togliatti

Rigurgito fascista o prorompimento comunista? La sommossa tutta siciliana dei “Nonsiparte” del dicembre 1944, nella quale la provincia di Ragusa fa da principale teatro, ha lasciato interrogativi aperti tra chi vi vede uno spirito filofascista e altri che parlano di mobilitazione di sinistra.

giovedì 6 luglio 2017

Le tele del mistero di Fiume l'irriverente

La Natività
La Resurrezione












La chiesa dell’Annunziata di Comiso conserva due tele di Salvatore Fiume poste una di fronte all’altra nell’abside centrale. Furono affisse nel 1984, l’anno di maggiori tensioni determinate dal progetto di installazione della base Nato.

La Sicilia di Merlo nel segno del malinteso


Articolo uscito il 29 giugno 2017 su la Repubblica-Palermo

Il primo malinteso del sillabario di Francesco Merlo (declinato sulle parole correnti che come paradigmi definiscono una controstoria della nazione e senza volerlo riaggiornano il carattere degli italiani) è la Sicilia.

mercoledì 5 luglio 2017

Come Siracusa fece morire Von Platen

Il monumento a Von Platen a Siracusa
Arrivò a Siracusa nel giorno dell’estate di San Martino, l’11 novembre 1835, e morì il 5 dicembre. Voleva trascorrere l’intero inverno nella città di Teocrito e sfuggire al pericolo del colera per il quale aveva lasciato Napoli dopo che s’era sparsa la voce che l’epidemia aveva toccato la Toscana e presto sarebbe giunta in Campania.

martedì 4 luglio 2017

Il Damareteion, eccellenza di Siracusa

Esemplare del Damareteion fotografato da Rizzo

Il Museo Orsi custodisce una moneta antica, il decadramma di Siracusa, meglio noto come il "Damareteion", che se non è di valore economico inestimabile (oscillando tra 150 mila e 225 mila euro) ha un’importanza numismatica che la pone, per la sua bellezza, seconda solo al tetradramma di Aitna, ritrovato nel Catanese, appartenuto a Giovanni Verga e oggi esposto a Bruxelles.

La mafia non è più narrabile



Una scena del film "Sicilian ghost story"

Se, nel profluvio di serie Tv dedicate alla criminalità organizzata, quelle sulla ‘ndrangheta si possono ridurre a un paio, Le mani dentro la città e Solo, è perché la mafia calabrese, benché divenuta la più potente e la più internazionalizzata, ha meno appeal di camorra e mafia siciliana, essendo cinematograficamente poco narrabile.