venerdì 2 giugno 2023

Don Abbondio di fronte ai Bravi, questione di inquadratura


Con l'idea di inquadratura, lucrati i guadagni provento della fotografia, è stato il cinema a creare un nuovo principio di osservazione del mondo fenomenico. Partita dalla rielaborazione del concetto di prospettiva proprio della pittura, quindi della fotografia e, in misura minore, del teatro (per significare una sostanza omogena: laddove Barthes rileva che "non è attraverso la pittura che la fotografia perviene all'arte, bensì attraverso il teatro", nel cui ambito nasce la concezione di scena e quindi di posa), la macchina da presa ha dotato il nostro inconscio di uno strumento percettivo capace non tanto di involgere una "forma" artistica immutabile, entro cui un Serafino Gubbio possa cristallizzarsi, quanto soprattutto di "riprendere" sensorialmente la "vita" e dare risposta ad alcune questioni ad essa connaturate: fino a quella della definizione di letteratura, ai cui effetti invece non coopera la camera oscura, che "fissa" la vita in una entelechia senza però riuscire a "riprenderla".