In Il mestiere di scrivere Cesare Pavese non insegnava come essere scrittori ma ne raccontava le pene e i tormenti. Dal giovane Werther ai giovani di tutto il mondo e di ogni epoca che sognano la gloria e vedono il proprio nome scolpito nel tempo, essere autori è come farsi argonauti alla ricerca di un chimerico Vello d’oro. Un po’ com'è per il Gratta&Vinci, l’ossessione per il quale gioco insegna a dare forza alle illusioni, insistere, riprovare. Il che è già una grande lezione di vita, motivo per cui il mestiere di scrivere equivale anche a quello di vivere.