venerdì 21 febbraio 2014

Cesare Beccaria, una firma siciliana



A Casalvecchio Siculo, mille anime sui primi contrafforti dei Peloritani, un appartato insegnante di diritto, Saro Lo Re, ha ritrovato in casa di uno studioso di stampo ottocentesco dedito a studi degni di un’altra epoca, un’editio princeps di Dei delitti e delle pene: non solo una rarità, ma un documento prezioso dal momento che la ricerca storica non è ancora riuscita a stabilire se il manifesto italiano dell’illuminismo (uno dei capolavori letterari e filosofici che negli ultimi secoli l’Europa abbia più ammirato e soprattutto adottato), sia stato opera di Cesare Beccaria o di Pietro Verri.