Le nefandezze di cui si è resa responsabile l’Asp di Ragusa, che ha vaccinato a Scicli ex sindaci, medici arrestati e licenziati, dirigenti sanitari e parenti, nonché una insegnante che con la sanità ha il solo rapporto costituito dal marito medico oltre che da qualche imprecisato malanno, smascherano uno stato di illegalità imputabile non al singolo vaccinato, che ha approfittato dell’occasione, ma all’Asp che i vaccini li ha somministrati a soggetti non in diritto di averli.