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sabato 21 novembre 2020

Sciascia, una voce che si propaga nel tempo



Articolo uscito su Libero il 20 novembre 2020

I tre puntini di sospensione che in Il giorno della civetta servono a definire “incredibile” la mafia (insieme con la Sicilia, l’Italia e persino Livia), quasi che non possa trovarsi altro modo se non dislocandola camusianamente nell’assurdo, rivelano per intero lo Sciascia multanime, anguillare, insieme coscienza critica e spirito escapista, intellettuale eretico e nello stesso tempo eremitico, pronto a contraddire e disposto a contraddirsi, incredibile decisamente anche lui perché permanentemente sospeso tra crinali opposti, non ultima la sua natura illuministica tentata sempre da quella romantica. 

giovedì 8 ottobre 2020

Pierre Lemaitre, metanarrativa per il cinema


Diavolo di un Lemaitre! Scrive da cane, ma racconta da dio: facendo esattamente quello che, con espressione molto colorita ma efficace, si proponeva ai tempi belli della spy-story Frederick Forsyth e cioè prendere “il lettore per le palle e non mollarlo più”. Cosa che, detta in maniera urbana, vuol dire inchiodare il lettore al libro.

lunedì 31 agosto 2020

I due "Riccardino" e il pasticcio della Sellerio

 


Articolo uscito su Libero il 18 agosto 2020

Un gran pasticcio quello che la Sellerio ha combinato pubblicando Riccardino, l’ultimo episodio del ciclo di Montalbano che Camilleri consegnò nel 2005 ad Elvira Sellerio e volle rivedere nel 2016 solo per “sistemarlo”, come disse chiaramente.

domenica 19 luglio 2020

Camilleri e il suo brutto doppione


L’ultimo episodio di Montalbano, intitolato Riccardino, è forse il peggiore, soprattutto quanto alla trama, che lo stesso autore boccia quando dice come personaggio al suo commissario: “Mi stai facendo scrivere di Riccardino un romanzo di merda”. Gioca, è vero, ma non scherza.

venerdì 17 luglio 2020

Quando Camilleri tentò il suicidio come un suo personaggio


In decine di interviste e in libri dettati ad altri autori, Camilleri ha raccontato la sua vita non risparmiando alcun particolare, ma forse ci ha nascosto qualcosa. Qualcosa successa sette mesi prima della morte che però in realtà egli ha in qualche modo adombrato o presagito.

martedì 30 giugno 2020

L'amore come ricerca di se stessi


Questo articolo è già apparso su Pangea

Le specie animali e innanzitutto quella umana sono dotate di proprietà la cui natura non è stata interamente scoperta. La più grande qualità che esse posseggono, che è anche il loro più grande mistero, è l’amore.

giovedì 4 giugno 2020

Sciascia censore? Il teorema di Bevilacqua


Il 31 gennaio 2009 sul Corriere della Sera Alberto Bevilacqua imputava alla censura del tempo se nel 1955 era stata bloccata la sua prima prova narrativa, La polvere sull’erba, romanzo poi apparso da Einaudi prima nel 2000 e ancora nel 2008, ma con una indicazione leggermente diversa.

sabato 2 maggio 2020

Goliarda Sapienza, in carcere per troppa letteratura


Solo negli ultimi anni è stato riconosciuto il talento della scrittrice catanese Goliarda Sapienza, morta nel 1996 a 72 anni. In vita fu del tutto sconosciuta. Una vita travagliata, vissuta perlopiù in povertà, e fatta per suscitare scandalo.

mercoledì 18 dicembre 2019

Tiresia di Camilleri, l'ultimo colpo di sgorbio


Morendo il 17 luglio scorso, due giorni dopo la data fissata per la rappresentazione della sua Autodifesa di Caino alle Terme di Caracalla, dopo l'esibizione al teatro greco di Siracusa, è come se Andrea Camilleri la sua apologia atea l’avesse appena recitata e si fosse congedato consegnando ai posteri il proprio testamento spirituale sotto forma di un libricino adesso pubblicato da Sellerio e nei modi di un antivangelo cosmologico sul destino dell’uomo.

mercoledì 30 ottobre 2019

"Sette e mezzo", il romanzo che anticipò "Il Gattopardo"



Se ha ragione Rousseau, secondo cui non c’è libro che non sia in qualche modo il rifacimento di un altro, anche Il Gattopardo, l’originalità del quale ne ha soprattutto determinato il successo, ha avuto dei modelli. I più vicini sono ritenuti quelli che completano con esso la trilogia della Sicilia risorgimentale, I Viceré e I vecchi e i giovani.

mercoledì 17 luglio 2019

La morte di Camilleri, il contastorie della Sicilia che cambia


Andrea Camilleri è morto stamane alle 8.20 al Santo Spirito di Roma dov’era ricoverato dal 17 giugno. Durante la notte le sue condizioni si sono aggravate. Sin dal momento del ricovero è stato in coma farmacologico. Che è durato un mese esatto, anche nel computo delle ore trascorse dal malore alla morte.

giovedì 11 luglio 2019

Autrici siciliane, la letteratura dell'ombelico

 

Federico Zandomenighi 1874

Tre narratrici siciliane sono ai primi posti nelle classifiche di vendita, avendo conquistato un pubblico costituito per la stragrande maggioranza di donne, che sono sempre di più la platea forte fruitrice del romanzo.

giovedì 27 giugno 2019

Sciascia, un romantico en travesti



A trent’anni dalla scomparsa, Leonardo Sciascia sfugge in maniera anguillare a ogni tentativo di storicizzazione e continua a mantenersi «attuale», come nel ’74 lo vede Pasolini per il quale la sua vocazione a giudicare il mondo nasce dalla natura di «moralista meridionale»: un moralismo civico e laico fondato su un’arcaica antropologia dell’onore ed esercitato esclusivamente sul suo tempo. Come si spiega allora che, pur interessato solo al suo presente, Sciascia sia oggi, in una realtà nazionale cambiata radicalmente, oggetto di intense iniziative commemorative che vanno moltiplicandosi in vista del 20 novembre prossimo?

lunedì 24 giugno 2019

Camilleri e la morte priva di sacralità



Il tema della morte in Andrea Camilleri (che ora si trova faccia a faccia con essa come il cavaliere Antonius Block di Bergman in una decisiva partita a scacchi) è centrale e ricorsivo nella sua opera: non solo nel ciclo di Montalbano dove la morte è insita nel giallo, ma anche nella produzione storico-civile, da La strage dimenticata a Le pecore e il pastore, romanzi solo nei quali i decessi si contano a decine.

sabato 8 giugno 2019

Camus tra letteratura e filosofia


Dove termina Dostoevskij comincia Camus, ma fino a noi sono giunti insieme con la stessa aria di attualità. Ci parlano ancora dell’uomo e del mondo, nell’evidenza che non sono cambiati né l’uno né l’altro. Coscienza esistenzialistica entrambi, ma fideistica una e perplessa l’altra, continuano ad additarci il germe della nostra impotenza a misurarci con gli altri e dell’incapacità di vincerla, in una parola “il senso dell’assurdo”, nella vocazione incoercibile a renderci estranei a noi stessi.

venerdì 1 febbraio 2019

Bufalino a Sciascia: sei come me, più cuore che ragione



L’intera opera di Leonardo Sciascia può farsi rientrare in una insistita operazione della ragione condotta sul crinale della ricerca della verità e della cartesiana clarté dentro un quadro di aderenza al dato storico, al “certo storico” dunque, nel quale non possono trovare spazio i temi romantico-decadenti che designano il coté letterario opposto: quello del cuore, dove i simboli prevalgono sui segni, il passato sul presente, la memoria sulla sua cancellazione, il vissuto sulla vita, la verosimiglianza sulla verità, la visione sulla vista, il paradiso artificiale sulla peripezia umana.

giovedì 24 gennaio 2019

Quando lo Stabile di Catania disse no a Sciascia



Scrivendo per il suo “Almanacco siciliano” del 1969 la nota biografica su Sciascia, il poeta di Linguaglossa Santo Calì, fine saggista e attento osservatore della vita culturale siciliana, circonfuse nel mistero le ragioni per le quali il Teatro Stabile di Catania, dopo averlo inserito nel cartellone della stagione ‘64-65, non rappresentò L’onorevole

mercoledì 16 gennaio 2019

Il giovane Camilleri a Porto Empedocle


Non è rimasto più nessuno della variopinta squadra di buontemponi che a Porto Empedocle si nutrì negli anni Trenta di quegli interessi perlopiù culturali ai quali Andrea Camilleri ispirò la propria educazione letteraria.

sabato 12 gennaio 2019

Dalì e Dante, confronto sulla Commedia



Non andate a Caltanissetta, nel tempio della cultura che è divenuto Palazzo Moncada, per vedere una mostra ma per assistere a una giostra. Vi attende infatti la tenzone tutta artistica e certamente singolare tra due giganti di sempre, Salvador Dalì e Dante Alighieri.

mercoledì 9 gennaio 2019

"Morto un sosia di Giuliano", le ultime rivelazioni



L’ultima rivelazione su Salvatore Giuliano viene da Potenza, dove un giornalista, Angelo Mauro Calza, evidentemente non proprio preparato e aggiornato sul caso Giuliano, ha raccolto per telefono le dichiarazioni di un infermiere dell’ospedale di Castelvetrano, Giosi Zito (che fa anche l’attore), il quale assistette il famoso “avvocaticchio” difensore del bandito, Gregorio Di Maria, quando era ricoverato e prima che morisse.