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mercoledì 11 aprile 2018

Il populismo al tempo dell'astroturf


Nella definizione di “populismo” siamo ancora al punto di doverne precisare la sostanza, com’è per una norma di diritto che, prima di acquisire un’esatta natura giuridica e trovare formale applicazione, viene sottoposta al vaglio della dottrina e poi della giurisprudenza.

giovedì 22 marzo 2018

L'editor, c'è uno spettro nell'editoria


Ci sarà una ragione se l’opera letteraria è la sola attività creativa che preveda la figura dell’editor. Nessuno scultore o pittore, né un fotografo, si vede mai ritoccare da altri il proprio lavoro prima di una mostra: e ciò per un accettato principio di intangibilità dell’originale.

martedì 4 luglio 2017

La mafia non è più narrabile



Una scena del film "Sicilian ghost story"

Se, nel profluvio di serie Tv dedicate alla criminalità organizzata, quelle sulla ‘ndrangheta si possono ridurre a un paio, Le mani dentro la città e Solo, è perché la mafia calabrese, benché divenuta la più potente e la più internazionalizzata, ha meno appeal di camorra e mafia siciliana, essendo cinematograficamente poco narrabile.

domenica 30 ottobre 2016

Spampinato, come la Rai maschera la verità


Per il secondo anno consecutivo, in coincidenza con l’anniversario del delitto Spampinato, Rai Storia ha trasmesso la sera del 27 ottobre un documentario che nulla ha aggiunto né alla conoscenza dei fatti né alla retorica imbastita sul personaggio.

venerdì 28 ottobre 2016

Siamo nel tempo della mediocrità

 

Renzi e Zagrebelsky nel confronto Tv

Viviamo una stagione di oscurantismo che ci vede non sulle spalle ma ai piedi dei giganti del passato. Non c'è un ambito in tutto il mondo occidentale che non esprima oggi mediocrità. L'assenza di eccellenze ha permesso a personaggi di bassa levatura di primeggiare e assurgere a posizioni di rilievo e molte volte di comando.

giovedì 24 dicembre 2015

La mafia vista da Palermo e da Catania


I magistrati Nino Di Matteo e Sebastiano Ardita
Perché un magistrato ad un certo punto sente di dover comunicare con la gente e di scrivere un libro non memoriale ma testimoniale? Lo fece Giovanni Falcone. Lo ha fatto Piergiorgio Morosini. Anche Pietro Grasso da superprocuratore ha firmato un libro-intervista. E quest’anno hanno pubblicato due volumi molto contigui, anche se rivolti ad ambiti di riflessione e di ricostruzione storica diversi, il palermitano Nino Di Matteo e il catanese Sebastiano Ardita. 

mercoledì 2 dicembre 2015

L'Isis minaccia anche la Sicilia?


L’ultimo segnale inquietante su possibili attacchi terroristici in Italia è partito il 19 novembre da Catania. Intervistato per strada da La 7 nel programma “L’aria che tira”, Amed, 23 anni, da cinque a Catania, ha inneggiato all’Isis e ha poi detto che l’8 dicembre Roma sarà colpita dallo Stato islamico: “I francesi hanno ucciso i nostri popoli e io sono d’accordo con chi ha ucciso i francesi. E giuro, l’8 dicembre c’è qualcosa anche a Roma. Tu non puoi fare la guerra a Dio”. La Digos lo ha cercato per farlo parlare ma Amed non si fa trovare. 

giovedì 28 maggio 2015

Il balcone di Michela e la sosia misteriosa

Nel riquadro la Giuffrida ripresa sul balcone. La somiglianza è indiscutibile
Su "la Repubblica"-Palermo di ieri Michela Giuffrida, eurodeputata catanese del Pd e giornalista del cerchio magico di Mario Ciancio, ha smentito quanto rivela il blog di Grillo che la indica tra le persone che, affacciate al balcone sulla piazza di Agira, assistono al comizio del grillino Giarrusso, in compagnia di Giuseppe Giannetto, già arrestato per mafia, e dell'antirenziano Vladimiro Crisafulli, anch'egli sospettato di vecchie contiguità mafiose.

mercoledì 21 gennaio 2015

Signori si diventa ed è un guaio

Una scena del film "Signori si nasce"
In un’intervista Umberto Eco dice che dare del signore è il più grave insulto che si possa rivolgere a una persona. Il giudice Giovanni Falcone la pensava allo stesso modo.

sabato 10 gennaio 2015

E ora il Sud aspetta il suo Salvini



Nata per sganciare il Sud dall'Italia, la nuova Lega di Salvini (né più Nord né Lombarda o Veneta) non vede più nei meridionali i parenti stretti dei vu cumprà ma i cugini di campagna da far salire sul vecchio carroccio.  Così oggi Salvini si è presentato ufficialmente a Palermo sbarcando in Sicilia.

venerdì 9 gennaio 2015

Parigi, troppo rumore per tre nullità


E' l'enorme spazio dedicato dalla stampa mondiale ai fatti di Parigi a costituire il vero pericolo di un'estensione esponenziale della minaccia terroristica. Chiunque si trovi nelle stesse folli condizioni mentali dei due fratelli e del loro amico dalla stessa testa malata, può ritenersi incoraggiato, vedendone gli effetti mediatici, a emularli in ogni angolo del mondo. 

mercoledì 31 dicembre 2014

Messaggio (personale) di fine anno

Il messaggio di fine anno di Napolitano il 31 dicembre dell'anno scorso
E' stato un anno che non ricorderà nessuno, l'anno di ebola, dell'Isis e di nient'altro. L'unico fatto positivo: il calo, negli ultimi mesi, del costo della benzina. Il più negativo: il calo dell'influenza degli Usa nel mondo. Che va sempre più orientalizzandosi. 

lunedì 29 dicembre 2014

Se le intenzioni diventano notizie



Stabilire una tendenza è la nuova voga della stampa nazionale italiana, non contenta più di osservarla e descriverla. Così anziché riferire notizie fa notizia. In altre parole invece di rendere noto quanto è successo, prova a realizzare quanto vorrebbe che succedesse o meno. 

lunedì 22 dicembre 2014

Libero sì, anzi liberissimo: di fare pubblicità


Libero (il motore di ricerca, non il giornale) fa un giornalismo che è solo pubblicità. Tacciono l'Ordine dei giornalisti e la magistratura di fronte a una condotta costante. Nella homepage vengono puntualmente postate dalla piattaforma notizie apparentemente clamorose che inducono il visitatore a cliccare: per poi ritrovarsi in vere e proprie pagine pubblicitarie.

venerdì 19 dicembre 2014

L'ammainabandiera della stampa siciliana


I quotidiani siciliani continuano a perdere lettori in un'emorragia che sembra non avere fine. I dati Ads di ottobre rilevano che in un anno il Giornale di Sicilia ha perso 8970 copie, la Gazzetta del sud 4577 e La Sicilia 3489 copie di vendita. Ogni giorno.

giovedì 18 dicembre 2014

Comincia l'era del presente senza storia


Nel suo discorso sulla ripresa del dialogo con Cuba, Barack Obama ha detto che occorre mettere fine alle conseguenze di "eventi accaduti prima che la maggior parte di noi fosse nata". Viene così sancita la priorità del presente e con essa la sacralità dei presenti.

La doppia morale di Benigni

 


Se al posto di Roberto Benigni, diploma di ragioniere e scuole basse, ci fosse stato Umberto Eco a illustrare i Dieci comandamenti oppure un teologo come Ratzinger o Hans Küng, il numero dei telespettatori sarebbe stato miserrimo anche in prime time su Raiuno.

domenica 14 dicembre 2014

Quando Saviano vede la mafia ovunque


Secondo Roberto Saviano "Mafia capitale" è vera mafia, anche se nuova, cioè non riconducibile a quella storica e territoriale del tipo di Cosa nostra e Camorra. E secondo lui si distingue dall'associazione a delinquere semplice perché ha "più sponde in politica", requisito che nemmeno l'art.416 bis contempla.

giovedì 11 dicembre 2014

L'antipolitica di Napolitano

Napolitano nel suo discorso all'Accademia dei Lincei

Il capo dello stato ha dichiarato che l'antipolitica è una patologia eversiva, quindi assimilabile al terrorismo, particolarmente di matrice fascista, essendo quello comunista noto come sovversivo. Ed ha tacciato l'antipolitica di antidemocraticità, collegando ad essa il decadimento morale del Paese e l'insorgenza populista, nonché il rischio che si generi violenza. Facendo così una gran confusione.

mercoledì 10 dicembre 2014

Mafia capitale e giornali ciechi


Roma non è solo la piazzaforte della banda Carminati-Buzzi ma anche la capitale dove operano governo, parlamento, comandi nazionali delle forze dell'ordine, le più alte sfere ecclesiastiche, sedi centrali di tutti i più importanti quotidiani e periodici, studi dei principali talkshow e dei telegiornali. Nessuno si è mai accorto che i campi Rom e i centri immigrati erano allo sfascio e non ricevevano un centesimo dei fondi destinati dallo Stato.