domenica 18 febbraio 2018

E la Commissione antimafia cambiò pelle



Solo il 17 ottobre scorso, quando il tribunale di Roma stabilì che “Mafia capitale” era un’associazione dedita all’esercizio della corruzione, fu sventato il tentativo di comprendere dentro il fenomeno mafioso fattispecie di reato che semmai andavano iscritte nel lungo elenco degli effetti collaterali della recrudescenza mafiosa e non ricondotte ai casi tassativamente imposti da dottrina e giurisprudenza per disciplinare il 416 bis.

sabato 17 febbraio 2018

Vestivamo alla palermitana



In quel tempo di inizio Ottocento quando non si capiva bene se dovesse essere più bella a guardarsi la carrozza o la dama che ne scendeva vaporosa, la Marina di Palermo non era certo le Tuileries di Parigi, ma gli abiti femminili erano gli stessi e uguale, nell’una e nell’altra Promenade, menava anche il portamento delle signore che li sfoggiavano.

venerdì 9 febbraio 2018

La mafia non è ancora un pezzo da museo



Il rifiuto di cui nel suo Passaggio in Sicilia (Giunti, 2016) dà conto Massimo Onofri, contrario a seguire i suoi amici “nel regno della mafia” (per visitare cioè Montelepre, Partinico e Corleone), perché la conoscenza libresca che ne ha, letteraria e storiografica, gli è preferibile alla visione diretta dei luoghi, non consolida soltanto il primato dei libri, ma solleva anche una questione che viene oggi affrontata in maniera antifrastica: l’allestimento di musei, centri di documentazione sulla mafia e l’antimafia, esposizioni itineranti, che volendo proporsi come mezzi di conservazione della memoria non ne diventano invece che strumenti di diffusione ideologica se non templi per l’edificazione del loro mito.

venerdì 2 febbraio 2018

E Sant'Agata fece 13. Candelore


Luigi Maina, 88 anni, già cerimoniere del Comune e oggi a capo dei festeggiamenti agatini, benemerito cavaliere divenuto commendatore, spera che la notte del 4 non piova e brillino le stelle.

La maledizione della siccità in Sicilia



La siccità che sta prosciugando la Sicilia è niente rispetto a quella che si ebbe nel Seicento nella sola provincia di Montelusa quando il re di Girgenti era ancora infante e una perniciosa penuria d’acqua determinò una grave carestia. Scoppiarono tumulti e ci scapparono i morti.

lunedì 29 gennaio 2018

La Medea di Mazzaglia ha un'anagrafe siciliana



Medea ha molti figli e l’ultimo che ha ucciso, nel 1987 in un paesino alle porte di Palermo, lo ha fatto annichilendolo. Dei molti modi di essere madre, il peggiore è esserlo troppo. Paola Mazzaglia, milanese, ha scritto un romanzo (Romanzo privato, pp. 148, euro 17, Marsilio) che scava fino ai recessi dell’amore materno per affermare il principio che c’è un limite anche nei legami di sangue.

domenica 14 gennaio 2018

Frassica e la grammatica del bi e del ba


Nino Frassica ama definire surreale il gioco combinatorio intramato sul significato delle parole, trovando nella loro molteplicità di accezioni la maniera per suscitare il sorriso attraverso il fraintendimento, l’antica arte aristofanesca e plautiana della fricassea linguistica che a teatro salta facile dal non-senso al doppio senso.  

sabato 9 dicembre 2017

Il teatro che a Sambuca dà valore alle idee


Articolo uscito l'8 dicembre 2017 su la Repubblica-Palermo

Diceva Sciascia che i siciliani non credono nelle idee. Però a Sambuca di Sicilia, nella sua stessa provincia, il teatro comunale si chiama proprio “L’Idea”.

domenica 3 dicembre 2017

I tesori nascosti trovati da Sgarbi


Articolo uscito giorno 1 dicembre 2017 su la Repubblica-Palermo

I tesori nascosti, tra dipinti e sculture, sono quelli sepolti nelle collezioni private, per cui ammirarli può costituire un privilegio e un’occasione irripetibile, dal momento che non andranno mai in alcun museo. Perlopiù sono opere sconosciute, appartenendo a un circuito molto ristretto fatto di banche, fondazioni e collezionisti. Per vederle occorre chi, come Vittorio Sgarbi, riesca a convincere i proprietari a concederle in prestito.

domenica 26 novembre 2017

Rossini, Bellini e Verdi insieme a Ragusa


Articolo uscito il 24 novembre 2017 su la Repubblica-Palermo

Nel tempo in cui gli scherzi erano una cosa seria, il barone Corrado Arezzo di Donnafugata, che nel suo palazzo estivo volle un parco punteggiato di trappole e trastulli, giochi d’acqua e labirinti d’erba, fece costruire nell’altra dimora nobiliare di Ragusa Ibla un teatro all’italiana, con tanto di doppio ordine di palchetti e buca d’orchestra, concepito anch’esso come una trovata che fosse una sorpresa e che, contando 98 posti appena, è oggi come allora noto per essere il più piccolo d’Italia e forse d’Europa, se la gara di misurazione in corso gli darà ragione.

lunedì 20 novembre 2017

L'amore ai tempi del "com'era"

L'autore Michele Guardì, regista televisivo
Articolo uscito il 17 novembre 2017 su la Repubblica-Palermo

Camilleri ha trovato un compagno di salacità agrigentino nel regista Michele Guardì, congiungendosi entrambi a un altro conterraneo di mordace prurigine, Navarro della Miraglia: a riprova di una vena licenziosa che all’ombra dei templi ha risparmiato Sciascia e sfiorato Pirandello, contribuendo alla definizione della tipica commedia alla siciliana dove il sesso è più smicciato che esibito.

mercoledì 25 ottobre 2017

Il primo rococò che si vide in Sicilia



Quando ad aprile lasciò il G8 di Taormina e capitò nella chiesa del Carmine a Scicli, Maria Elena Boschi si affacciò a una finestra dell’annesso ex convento appena restaurato (ma ancora non aperto al pubblico) e disse: «Scicli ha dei colori straordinari, ho visto una città incantevole».

mercoledì 11 ottobre 2017

Il macabro carnevale che impressionò Sciascia


Molto tempo fa c’era un cappuccino ad aprire una botola di legno al centro della chiesa e i visitatori scendevano lungo una ripida scala a pioli che al buio portava nella cripta delle mummie. Si chiamava padre Anselmo e fu lui che Leonardo Sciascia conobbe quando nel ’62 andò a Savoca e pubblicò su “Il Giorno” un articolo rimasto pressoché sconosciuto.

giovedì 5 ottobre 2017

Il rosso ideologico di Guttuso


La mostra di Guttuso più facile da allestire è quella ispirata alla ricorrenza del colore rosso e delle sue variazioni, che in realtà ne attraversa tutta l’opera sin dagli anni Trenta. I maggiori capolavori, da Fuga dall’Etna alla Vucciria a La notte di Gibellina, sono intonati a questa tinta dominante e pervasiva, bruciante come un’ossessione e caustica come una passione. Perché il rosso così insistito?

giovedì 21 settembre 2017

Gli zii di Sicilia / I troppi padri di John Travolta


Articolo uscito il 17 settembre 2017 su la Repubblica-Palermo


A dispetto delle biografie, le origini di John Travolta non portano a Godrano. Enza Cuttitta lavora da 39 anni all’Anagrafe comunale e, avendo negli anni ricevuto da ogni dove richieste di notizie sulle radici dell’attore, ripete a tutti che a partire dal 1822 negli annali demografici non c’è traccia di alcun Travolta.

lunedì 18 settembre 2017

Le Verghiane, ponte del ritorno al passato


Fino a quando il paese dei fichidindia e della ricotta, da dove a Vittorini piacque raggiungere l’immaginaria Neve, saprà evocare Verga su un set naturale che continui miracolosamente a mantenersi in gran parte intatto, il fascino delle Manifestazioni verghiane di Vizzini (oggi solo “Verghiane” come per un marchio di fabbrica) non potrà svanire nemmeno fra cento anni.

lunedì 11 settembre 2017

Gli zii di Sicilia / Ben Gazzara e le due volte a Canicattì


Articolo uscito il 10 settembre 2017 su la Repubblica di Palermo


L’ultimo film lo ha girato in Sicilia, godendo dei tramonti di Marsala e interpretando un nonno che vive in trepidazione per una nipote in America. “Ristabbanna” (in dialetto “da questa parte”) è uscito nel 2012, l’anno della morte, e di Ben Gazzara ha come inteso riepilogare la vita, che di fatto è sempre stata ondivaga tra le due sponde dell’oceano.

mercoledì 6 settembre 2017

Gli zii di Sicilia / Frank Zappa tra i fumi lacrimogeni



Articolo uscito il 3 settembre 2017 su la Repubblica di Palermo

Sembravano davvero una famiglia felice quando nell’estate del 2012 la moglie e i figli di Frank Zappa vennero a Partinico ed ebbero la cittadinanza onoraria, inaugurarono la via a lui intitolata e incontrarono ad Alcamo Marina i cugini. Morta due anni fa Gail, vedova-padrona dell’opulento Zappa family Trust, i quattro figli sono entrati in guerra per la spartizione dell’eredità.

mercoledì 30 agosto 2017

Gli zii di Sicilia / Joe Di Maggio e l'Isola che non c'è


Articolo uscito il 27 agosto 2017 su la Repubblica-Palermo


Joe Di Maggio fu considerato tanto influente e altrettanto siciliano che Burt Lancaster, ovviamente scherzando, disse che si sarebbe rivolto a lui per impedire che la mafia disturbasse le riprese del “Gattopardo” a Palma di Montechiaro.

giovedì 24 agosto 2017

Gli zii di Sicilia / Il gran rifiuto di Liza Minnelli


Articolo uscito il 20 agosto 2017 su la Repubblica-Palermo

La sera in cui a Montecarlo, il 24 agosto 1997, di fronte al gelo del pubblico, sconcertato dalla voce roca e vedendola ingollare continuamente una bibita rossa, forse un integratore per atleti o magari una bevanda di qualche gagliarda gradazione, gridò al microfono “Ehi, ci siete?”, Liza Minnelli capì che quello era il viale del tramonto, lo stesso della madre Judy Garland, cosparso di alcol e droghe.

sabato 19 agosto 2017

Ad Acireale il Carnevale è anche ad agosto


I musei, specie se sono all’aperto, si visitano soprattutto d’estate, che è la stagione dei turisti. E in una sorta di museo, altrimenti chiamato sui manifesti “esposizione permanente”, traslocano ad agosto i carri allegorici di Acireale, la città che al “più bel carnevale di Sicilia” ha perciò inteso dare ormai da oltre dieci anni un tocco in più in termini di richiamo rivolto ai forestieri.

venerdì 18 agosto 2017

Gli zii di Sicilia / I luoghi dell'anima di Martin Scorsese


Articolo uscito il 13 agosto 2017 su la Repubblica-Palermo

Se dopo 27 anni Martin Scorsese decidesse di tornare a Ciminna, il paese della madre, non troverebbe più Leonardo Bucaro, il cugino morto due mesi fa a 85 anni a casa del quale i genitori del regista per molti anni soggiornarono quasi ogni estate. Scomparso nel 1993 il padre Luciano, originario di Polizzi Generosa, la madre Catherine continuò a venire da sola fino a quando nel 1997 morì anche lei.

sabato 12 agosto 2017

Regionali siciliane, una variante de "Il trono di spade"


La deriva di cui la politica italiana è preda dopo il crollo della Prima repubblica, la caduta dei partiti e la fine delle ideologie, a favore di un pragmatismo che ha significato il più corrosivo e corrivo trasformismo, ha raggiunto punte dove è possibile vedere, come per le prossime Regionali in Sicilia, candidati che si offrono alle liste migliori.

mercoledì 9 agosto 2017

Gli zii di Sicilia / Susan Sarandon, una ragusana nel mondo


Articolo pubblicato il 6 agosto 2017 su la Repubblica-Palermo

Contraria a fare anche solo un accenno al padre irlandese che abbandonò la madre e nove figli, Susan Sarandon continua invece a mostrare ogni predilezione per la dinastia materna, originaria di Ragusa.

martedì 1 agosto 2017

Il Pisciotto incendiato dai fascisti? Forse Vittorini sapeva


La prima industria di quella che fu la provincia di Siracusa fino al 1927 si chiamò Fornace Penna, creata in contrada Pisciotto nella frazione di Sampieri di Scicli. Diede lavoro a un centinaio di operai (perlopiù ragazzini di quindici anni, alla maniera dei “carusi” delle zolfatare), introducendo una parola sconosciuta che faceva per la prima volta il suo ingresso in provincia qualificando perlopiù ex braccianti portati dal campo aperto a un ambiente chiuso: “stazzonai”.

lunedì 31 luglio 2017

Gli zii di Sicilia / I tentativi di ritorno di Al Pacino


Articolo uscito il 30 luglio 2017 su la Repubblica-Palermo

Al Pacino ha perdonato lo sgarbo ricevuto dai parenti di Corleone di nome Gelardi, cugini della madre. Già nel 2008 ci scherzò sopra, parlandone a Roma. Ora è pronto a dimostrarlo, ma l’ultima buona occasione offerta quest’anno dal “Taormina film fest” è saltata per una lite interna alla rassegna.

venerdì 28 luglio 2017

L'impostura siracusana del colera di Stato



Non è mai stato accertato se Mario Adorno fingesse di essere convinto che il colera del 1837 fosse un veleno sparso dal governo borbonico in combutta con potenze straniere per controllare l’espansione demografica.

giovedì 27 luglio 2017

Gli zii di Sicilia / Due Comuni in attesa di Lady Gaga


Questo articolo è stato pubblicato il 23 luglio 2017 su la Repubblica-Palermo

Il 26 settembre, data del concerto di Lady Gaga a Milano, il sindaco di Santa Lucia del Mela Nino Campo proverà ad arrivare al cospetto di Stefani Joanne Angelina Germanotta agitando uno speciale lasciapassare: la foto che lo ritrae con i genitori Joseph e Cynthia, ricevuti a luglio di due anni fa nel paese dei Calderone, i nonni materni. 

mercoledì 26 luglio 2017

Gli zii di Sicilia / Il gioco a nascondersi di Frank Sinatra


Questo articolo è uscito il 16 luglio 2017 su la Repubblica-Palermo

Quando il 13 giugno 1987 Frank Sinatra disse alla Favorita «Sono siciliano, mio padre è nato qui» e si fermò un attimo per poi precisare «…a Catania» (confermando quanto aveva già detto un anno prima a Milano), nessuno pensò a un depistaggio.

martedì 25 luglio 2017

Gli zii di Sicilia / Il ritorno comandato di Frank Capra

Il regista a Bisacquino nel 1977

Questo articolo è apparso il 9 luglio 2017 su la Repubblica-Palermo

A 80 anni meno un mese e dieci giorni Frank Capra tornò a Bisacquino, 14 anni dopo il suo viaggio a Roma dove si era fatto intervistare contraddicendosi bellamente.

lunedì 24 luglio 2017

Amabile Guastella, invece di anticipare Verga seguì Pitré


Le parità di Serafino Amabile Guastella escono nel 1884, tre anni dopo I Malavoglia e dopo che i demopsicologi siciliani (da Vigo a Salomone-Marino, da Pitrè ad Avolio) hanno conseguito i maggiori esiti nelle loro ricerche etnografiche.

domenica 23 luglio 2017

Il vento di Pachino che risospinse Brancati


Vitaliano Brancati visto da Bruno Caruso
Salvatore Pantano era un piccolo signore che per tutta la vita aveva insegnato agli alunni di scuola media. Di quella Pachino d’antan vista da Vitaliano Brancati bianca, polverosa e piena di sole, “mucchio di casette rannicchiate”, era rimasto l’ultimo testimone. Aveva insegnato nella scuola Brancati, dove un piccolo busto campeggia a memoria dello scrittore del riso e del pianto. Del quale Pantano sapeva tutto.

sabato 22 luglio 2017

Fiume e Luisa, l'adultera dell'opprimente Ragusa


Un libro ambientato a Ragusa, ma che a Ragusa torna scomodo, è I sogni di Luisa che Salvatore Fiume pubblica nel 1983 da Rizzoli lasciandosi andare a giudizi del tipo “i ragusani sono indifferenti alle cose degli altri mentre rivelano uno spirito dinamico quando devono fare qualcosa per se stessi”.

giovedì 20 luglio 2017

E se il Porto di Ulisse fosse Agnone?




Secondo una diffusa interpretazione dell’Odissea, superati l’empusa e il gorgo di Scilla e Cariddi, Ulisse approda in Sicilia, con cui è identificata “l’isola del Sole”: identificazione disinvolta, dal momento che non si comprende come Odisseo, nel racconto che fa ad Alcinoo, possa sapere, trattandosi della Sicilia e non di Itaca, di avere davanti un’isola e non un continente. Ad ogni modo vi arriva autix’epeita, cioè subito dopo. Questo significa che attracca in un punto della costa ionica, non lontano dallo Stretto siculo-calabro. Ma dove?

martedì 18 luglio 2017

Fenomenologia della Sicilia babba


Si narra che quando i catanesi decisero di darsi il titolo di sperti, dovendo trovare un contraltare necessario a legittimarli, convennero di affibbiare ai siracusani il nomignolo - avrebbe detto Verga - di babbi, il cui significato dopotutto non è molto diverso da quello  di  malavoglia.

lunedì 17 luglio 2017

Il primo romanzo antifascista fu scritto da Brancati


A una spanna da Il bell’Antonio, il capo d’opera di Vitaliano Brancati continua ad essere considerato Don Giovanni in Sicilia, uscito lo stesso anno, il 1941, del capolavoro di Vittorini, quell’omologo Conversazione in Sicilia ritenuto da Asor Rosa ed altri il primo libro nel quale appare l’antifascismo. 

domenica 16 luglio 2017

La rete di protezione dei delfini di Filicudi

Monica Blasi
La foca monaca non vive ormai da anni nella Grotta del bue marino e i delfini del tipo tursiope (rimasti in poche decine di esemplari) si sono ridotti ancora più di numero.

I contadini e gli artigiani di Maria Occhipinti



Con l’intitolazione di uno slargo, Maria Occhipinti è stata in qualche modo ripagata del rifiuto che Ragusa le ha sempre opposto da quella mattina che nel 1945 provocò la rivolta dei “Nonsiparte” rendendosi un’estranea, una diversa rispetto al modello tradizionale e accettato di donna e di ragusana.

sabato 15 luglio 2017

Il monumento fascista che imbarazzò Siracusa

Il Monumento al legionario
Furono per Siracusa anni difficili quelli che seguirono la caduta del fascismo. Si trattava di trovare una collocazione al monumento opera di Romano Romanelli, avuto in dono dalla Regione siciliana cui lo aveva mollato nel ‘52 il governo.

venerdì 14 luglio 2017

E Sciascia smascherò il fascismo ibleo

Mussolini con Pennavaria al suo fianco a Ragusa nel 1924

Quando nel 1985 Leonardo Sciascia visita il palazzo del governo di Ragusa, le tempere di Duilio Cambellotti (provvidenzialmente scampate a un farneticante progetto di distruzione e da poco restituite alla luce con la rimozione dei drappi neri che per decenni le hanno tenute nascoste a un pubblico evidentemente disposto a tollerare tombini con fasci littori ma non opere d’arte sia pure del Ventennio) gli si rivelano come pagine di una storia che egli sente di dovere assolutamente ricostruire e raccontare: la storia non solo delle tempere e del loro “valoroso artista pittore”, ma anche del palazzo che le ospita, nonché della prefettura che vi ha trovato sede e più ancora della città e dei suoi abitanti che quelle tempere e quella prefettura hanno voluto.

giovedì 13 luglio 2017

Chi come Maupassant impazzisce oggi per la Venere?



Si deve convenire che il gusto estetico cambia col tempo più che con l’ambiente in cui invale. Nell’Ottocento e fino al fascismo la donna formosa ha rappresentato - meglio ancora: ha incarnato - l’ideale di bellezza femminile.

martedì 11 luglio 2017

Come il "tremuoto ranni" riunì Chiesa e Stato



Il “tremuoto ranni” che nel 1693 distrusse il Val di Noto costituisce, dopo 324 anni, ancora oggetto di studi sulla cosiddetta “società barocca” intesa come cultura fondata sulla credenza e vicina a cedere il campo a quella illuminista ispirata a un sentimento ideologico.

sabato 8 luglio 2017

Quando il Pci sfidò i lavoratori ragusani

Palmiro Togliatti

Rigurgito fascista o prorompimento comunista? La sommossa tutta siciliana dei “Nonsiparte” del dicembre 1944, nella quale la provincia di Ragusa fa da principale teatro, ha lasciato interrogativi aperti tra chi vi vede uno spirito filofascista e altri che parlano di mobilitazione di sinistra.

giovedì 6 luglio 2017

Le tele del mistero di Fiume l'irriverente

La Natività
La Resurrezione












La chiesa dell’Annunziata di Comiso conserva due tele di Salvatore Fiume poste una di fronte all’altra nell’abside centrale. Furono affisse nel 1984, l’anno di maggiori tensioni determinate dal progetto di installazione della base Nato.

La Sicilia di Merlo nel segno del malinteso


Articolo uscito il 29 giugno 2017 su la Repubblica-Palermo

Il primo malinteso del sillabario di Francesco Merlo (declinato sulle parole correnti che come paradigmi definiscono una controstoria della nazione e senza volerlo riaggiornano il carattere degli italiani) è la Sicilia.

mercoledì 5 luglio 2017

Come Siracusa fece morire Von Platen

Il monumento a Von Platen a Siracusa
Arrivò a Siracusa nel giorno dell’estate di San Martino, l’11 novembre 1835, e morì il 5 dicembre. Voleva trascorrere l’intero inverno nella città di Teocrito e sfuggire al pericolo del colera per il quale aveva lasciato Napoli dopo che s’era sparsa la voce che l’epidemia aveva toccato la Toscana e presto sarebbe giunta in Campania.

martedì 4 luglio 2017

Il Damareteion, eccellenza di Siracusa

Esemplare del Damareteion fotografato da Rizzo

Il Museo Orsi custodisce una moneta antica, il decadramma di Siracusa, meglio noto come il "Damareteion", che se non è di valore economico inestimabile (oscillando tra 150 mila e 225 mila euro) ha un’importanza numismatica che la pone, per la sua bellezza, seconda solo al tetradramma di Aitna, ritrovato nel Catanese, appartenuto a Giovanni Verga e oggi esposto a Bruxelles.

La mafia non è più narrabile



Una scena del film "Sicilian ghost story"

Se, nel profluvio di serie Tv dedicate alla criminalità organizzata, quelle sulla ‘ndrangheta si possono ridurre a un paio, Le mani dentro la città e Solo, è perché la mafia calabrese, benché divenuta la più potente e la più internazionalizzata, ha meno appeal di camorra e mafia siciliana, essendo cinematograficamente poco narrabile.

giovedì 29 giugno 2017

I Ddieri di Baulì, un tesoro introvabile


Se nel 1777 il viaggiatore francese Jean Houel fu portato a visitare i Ddieri di Baulì, che ancora oggi non è per niente facile raggiungere, è segno che costituivano una attrazione turistica di particolare richiamo: diversamente da oggi, perché sono meta di visitatori isolati e privi di alcuna indicazione e soprattutto di ogni cura.