sabato 18 ottobre 2025

Per favore, non portate l'educazione sessuo-affettiva a scuola

 
Il no della Commissione cultura di Montecitorio a “tutte le attività didattiche e progettuali attinenti all’ambito della sessualità” sia alle Elementari che alle Medie non è piaciuto a quei milioni di genitori che speravano di essere sostituti in una funzione cui loro hanno abdicato e che si sono dichiarati incapaci di assolvere o disposti a farlo - se non è vero che essi per primi avrebbero bisogno di un corposo corso di educazione sessuo-affettiva, come è stata definita la materia da portare a scuola.

venerdì 17 ottobre 2025

Gramellini a Ilaria Salis: "Dovevi tacere sul casolare". E lui no?

 

Massimo Gramellini, scrittore emozionale e giornalista emotivo, ha deplorato Ilaria Salis per avere, nella tragedia dei carabinieri rimasti uccisi in un’operazione di sfratto esecutivo, indicato il vero motivo che l’ha determinata, ovvero la struttura capitalistica della nostra società.

La scoperta di Saviano: le paranze sono arrivate anche a Palermo

 

Ma da dove Roberto Saviano ha tratto argomento per sostenere sul Corriere della sera che a Palermo sono nate le paranze, come a Napoli e che Cosa nostra ha benedetto la novità o l’innovazione che sia? Nel suo articolo non porta un barlume di prova, un documento, una testimonianza, un atto giudiziario, tuttavia si avventura in congetture tipiche di chi conoscendo bene una città pretende conoscere tutte le altre, perché quelle che hanno una certa vocazione criminale, come Napoli e Palermo, non possono non assomigliarsi. Invece no. Camorra e mafia sono come due pianeti distanti anni luce tra essi.

Israele poteva massacrare i palestinesi detenuti, anch'essi civili. Ma non l'ha fatto


La mattina del 7 ottobre 2023 i detenuti palestinesi nelle carceri israeliane ammontavano a cinquemila circa. Dopo la strage di Hamas che costò 1200 ebrei morti, sarebbe stato istintivo rispondere facendo una mattanza di persone che qualche colpa comunque avevano per essere tenute segregate.

Ranucci, un attentato che vale la medaglia al valore civile


Il riconoscimento maggiore a Sigfrido Ranucci è venuto dai suoi attentatori che ieri sera gli hanno appeso al petto una medaglia al valore civile. Non si compie un attentato esplosivo contro una figura nota che sia anche protetta da una scorta armata se non costituisce una vera minaccia al disordine costituito.

giovedì 16 ottobre 2025

Intrattenimento, informazione e per Vespa solo confusione


L’avvocato Massimo Lovati, esonerato da Andrea Sempio per il caso Garlasco, ha detto a “Porta a porta” che è una trasmissione di intrattenimento. Bruno Vespa ha pensato di correggerlo definendo la sua trasmissione di informazione. “Vede qualcuno ballare, fare salti, aprire pacchi?” gli ha chiesto. Lovati l’ha chiusa con una battuta: “Ognuno pensa quello che vuole, per me è di intrattenimento”. E ha mille volte ragione.

mercoledì 15 ottobre 2025

Se la casa è vita, toglierla è una condanna a morte

 


C’è chi si uccide e chi uccide, ma in entrambi i casi il motivo è la difesa di un bene prezioso quanto la vita: la casa. Chi rinuncia a lottare si suicida e lascia un biglietto, “Non ce la faccio più”; chi invece vuole a qualsiasi costo arrivare fino alla fine, come è successo nel Veronese, ingaggia una battaglia mortale al grido “Muoia Sansone con tutti i filistei”.

martedì 14 ottobre 2025

Trucidati in piazza da Hamas. Abbiamo sfilato per questo?


Hamas è nato come partito di polso ed è diventato fazione di braccio. Doveva esercitare fermezza dopo le debolezze mostrate dall’Olp, ma ha finito per perpetrare violenza. La foto dei miliziani, riconvertiti momentaneamente e inopinatamente in poliziotti, che in piazza giustiziano come nazisti o talebani (“aggiustamenti” li ha chiamati Trump) oppositori detti “collaborazionisti” dimostra come non solo il gruppo al potere nella Striscia voglia tutt’altro che disarmarsi ma anche che persegue ben diversi scopi che di convivenza pacifica con Israele.

Montalbano in Tv, l'immortale. Camilleri il suo lo voleva diverso


La Rai ha girato un totale di 37 film della serie Montalbano e dal 1999 non fa ogni anno che sceglierne un pacchetto e replicarli. Il criterio di selezione è dato dal successo nel tempo delle puntate e dal numero delle repliche, mai da un fil rouge – tematico, cronologico, compositivo – che segua le vicende del commissario. Che forse è il solo personaggio letterario seriale che invecchia, si ammala, muta personalità, mentre a vederlo e rivederlo in televisione appare sempre uguale al suo modello iniziale: un calco che non si rinnova, ma si ripete immancabilmente il lunedì e sempre con un indice di ascolto elevato per una produzione ormai da Techetecheté.

lunedì 13 ottobre 2025

Gite ad Auschwitz? La disputa è su woke e cancel culture


«Ha senso accompagnare i giovani ad Auschwitz, se poi, tornati nelle nostre città, si tollerano manifestazioni e slogan di odio antiebraico?». Se l’è chiesto Riccardo Pacifici, ex capo della comunità israeliana di Roma in coda a quanto la ministra della famiglia Eugenia Roccella ha detto sul rigurgito antisemita fomentato da sentimenti antifascisti ai quali sarebbero ispirate le gite scolastiche nei luoghi di sterminio.

domenica 12 ottobre 2025

Tornatore, il libro sul Pci che doveva essere un film


Quattro anni dopo Nuovo Cinema Paradiso, Giuseppe Tornatore nel 1992 immagina un “paradigma analogo” attraverso un altro “mito buono” da evocare: non più quello del cinema come frenetica attività quotidiana di un tempo appena tramontato, ma della politica che, vissuta con passione e dedizione, a ridosso di Tangentopoli comincia a perdere interesse generale – ciò che spiega oggi il dilagante astensionismo elettorale.

venerdì 10 ottobre 2025

"Attenti al libro", programma Tv per stare attenti alla Rai

 

Per fare appassionare i telespettatori ai libri bisogna portarli a leggerli e non solo a conoscerli. La trasmissione “Attenti al libro” di Francesca Fialdini, in prima serata su Raitre, si limita a segnalarne i titoli per giustificare la partecipazione in studio di ospiti che ovviamente sono tutti noti.

giovedì 9 ottobre 2025

I biografi imbecilli di Piperno

Recensendo una biografia di Balzac, Alessandro Piperno (direttore dei Meridiani Mondadori e docente di Letteratura francese a Tor Vergata, mica nessuno) così scrive su “La lettura” del 5 ottobre: “Ciò che troppo spesso rende noiose e inservibili le biografie letterarie è l’incapacità di chi le scrive di stabilire connessioni proficue tra tranche de vie insignificanti e opere sublimi. Le scorri incuriosito, e quasi a ogni riga ti vien voglia di sbadigliare. E intanto non puoi fare a meno di chiederti: davvero questo imbecille era un genio?”.

mercoledì 8 ottobre 2025

Camilleri: io tra Pirandello e Sciascia, un italiano nato in Sicilia

Questa intervista è relativa a più incontri avuti con lo scrittore in occasioni diverse. Può dirsi risalente ai primi cinque anni del nuovo secolo. È apparsa nel mio libro Il carico da undici del 2007 (Barbera Editore).

venerdì 3 ottobre 2025

Pynchon nelle mani di Anderson e Di Caprio

 
Diversamente che in Vizio di forma, il film trasposto nel 2014 dall’omonimo romanzo di Thomas Pynchon del 2009, in Una battaglia dopo l’altra Paul Thomas Anderson ha voluto sin dal titolo tradire apertamente lo scrittore newyorkese. E mentre lì la sceneggiatura si era mantenuta pressoché fedele al testo (con la riproposizione anche del parlato e l’affidamento del narrato a una voce fuori campo: una Sortilège secondaria in Pynchon e primaria in Anderson), qui si costituisce invece, per mano di Anderson, in antinomia: una contraddizione entro lo stesso sistema postmoderno al quale appartengono sia Pynchon che Anderson, il primo da maestro e il secondo come discepolo.

martedì 9 settembre 2025

Povero Camilleri, Corriere della sera e IA ne fanno strame

Creazione Gemini
Volendo occuparsi di Intelligenza artificiale, il supplemento “La Lettura” del Corriere della sera ha pensato di fare generare ad uno chatbot, chissà perché non specificato, un racconto breve come scritto da Andrea Camilleri. Un disastro.

martedì 2 settembre 2025

Bolaño, i racconti postumi come chiave



Raccontava Roberto Bolaño che, quando in Italia gli chiesero di parlare dei suoi sei mesi di prigionia trascorsi nel 1973 a Santiago in mano ai golpisti, fu costretto a spiegare che erano stati solo sei giorni e come in Germania fosse rimbalzata una sua nota biografica che, di romanzo in romanzo, era sempre diversa cambiando la durata dell’arresto: nel primo era stato di un mese, nel secondo - “visto che il primo non aveva venduto molto” – di tre mesi, nel terzo di quattro e nel quinto i mesi erano diventati cinque. In Italia salirono a sei.

domenica 17 agosto 2025

La posizione di stallo intellettuale di Vittorini


Se è pur vero che molte pagine di Conversazione in Sicilia ci sono invecchiate fra le mani, come disse Geno Pampaloni all’indomani della morte; se è anche vero che alla distanza è l’impegno civile, insieme con l’attività editoriale, a primeggiare sull’esperienza letteraria; se ancora è vero che del suo realismo mitico è arrivato fino a noi solo il gravame del lirismo utopistico mentre si è perso per strada il carico delle recensioni della realtà, Elio Vittorini rimane comunque un contemporaneo.

giovedì 14 agosto 2025

La parabola dei pastori erranti di Sicilia

 

Gianbecchina: "La domenica"

Ignazio Intrivici non riesce a fermare le lacrime al pensiero delle genti affamate e sfollate che correvano le Madonie, da Nociazzi su fino a Mùfara e Carbonara, all’epoca della guerra e del pititto. Per una stagione distribuì ogni giorno tutto quello che producevano le pecore e le vacche del suo arbitrio, così sfamando il popolo di cento paesi dell’altura con ricotte e formaggi, uova e latte, carne e pane. In quel tempo il commendatore Saeli, il padrone di tutte le terre che si vedevano dalla punta di San Salvatore, diede ordine di macinare una salma di frumento al giorno e Ignazio fu tra gli affittuari più lesti ad aprire ai cristiani i suoi recinti.

lunedì 11 agosto 2025

Bufalino e il bluff di parole del suo epistolario


Il carteggio tra Gesualdo Bufalino e Marcello Venturoli (Edizioni Archilibri, 2022), curato da Giulia Cacciatore, Fra i miei occhiali e i tuoi occhi, più che fare maggiore luce sullo scrittore comisano getta su di lui ombre inattese. Rivela un Bufalino che già si conosceva, refrattario dopo aver raggiunto il successo a sostenere concretamente presso editori ormai a lui vicini altri scrittori, anche se amici e concittadini.

lunedì 30 giugno 2025

James, l'uomo nero in rivolta di Percival Everett

 

Articolo uscito su Doppiozero

In Telefono (La Nave di Teseo, 2021) Zach Wells gioca a scacchi con la moglie e le dice che “può capitare a chiunque di lasciarsi sfuggire qualcosa. Prendi me per esempio. Uso questa nescienza come tattica”. E lei: “Cosa diavolo sarebbe la nescienza?”. Wells, che pure è un accademico, non dà spiegazione e si limita a una vaghezza. Si capisce allora che per Percival Everett è una parola chiave.

martedì 17 giugno 2025

Larry McMurtry, c'era una volta il Far West

Articolo uscito su Doppiozero

Un interrogativo aleggia da quarant’anni esatti sull’epopea letteraria del Far West: perché Larry McMurtry fa uccidere in Lonesome Dove del 1985 Augustus McCrae e non – se proprio voleva un martire - il suo compagno nei Texas Ranger Woodrow Call che in Le strade di Laredo si ritrova vent’anni dopo solitario protagonista di una nuova avventura come cacciatore di taglie?

giovedì 12 giugno 2025

Abbiamo perso il futuro, ci rimane solo il presente


Yuval Noah Harari, celebrato storico e saggista israeliano, autore del bestseller Sapiens. Da animali a dei, così scrive nel successivo e altrettanto fortunato saggio del 2015, Homo Deus: “All’alba del III millennio, il risveglio dell’umanità è accompagnato da una stupefacente constatazione. La maggior parte delle persone di rado ci riflette, ma da qualche decennio siamo riusciti a tenere sotto controllo carestie, pestilenze e guerre. Di sicuro questi problemi non hanno ancora trovato una soluzione definitiva, ma da incomprensibili e incontrollabili forze della natura sono stati trasformati in sfide che possono essere affrontate. Non abbiamo bisogno di pregare alcun dio o santo che ce ne liberi. Possediamo infatti conoscenze sufficienti riguardo a ciò che occorre per prevenire carestie, pestilenze e guerre – e di solito riusciamo nell’intento”. Mai previsione è stata così infelice, giacché le cose sono andate esattamente al contrario.

sabato 24 maggio 2025

Mathias Enard, la guerra personale alle guerre

 


L’ultimo romanzo di Mathias Enard porta un titolo, Disertare (Edizioni e/o, 2025, traduzione di Yasmina Melaouah), che interpreta solo una delle sue due parti, quella del soldato senza nome e di tutte le guerre che scappa dai campi di battaglia, mentre sottace l’altra sulla biografia immaginaria di un matematico fedele alla Germania Est e agli ideali comunisti pur nella disillusione del loro crollo.

mercoledì 16 aprile 2025

Senso comune e buon senso, il conflitto mondiale


Negli anni Settanta il calcio in televisione, inesorabilmente in bianco e nero, si limitava a un tempo di una partita di serie A, in onda alle 19 sul primo canale Rai, e ai rudimentali servizi di trasmissioni tutt’oggi in vita come “La Domenica sportiva”. Non si vedevano i giocatori e gli allenatori in primo piano coprirsi la bocca per non fare capire ai telespettatori cosa dicessero, né i calciatori sputare per terra, soffiarsi il naso tappandosi le narici, fare gestacci e dire parolacce, mentre le telecronache erano ispirate ai documentari dell’Istituto Luce e inimmaginabili nelle fiorite metafore di oggi del tipo “storie tese” per indicare diverbi in campo, “mettersi in proprio”, “dai e vai”, “fare il ministro della difesa”, “entrare nel traffico”, “giocare con l’orologio in mano”, “riunirsi in condominio”, “fare il coccodrillo”, “rischiare qualcosa” e l’ossessiva stucchevole espressione “attaccare la profondità”.

sabato 1 marzo 2025

I dolori dell'autore esordiente

Scritto un romanzo, il desiderio è di pubblicarlo, ciò che significa aspettare a volte anche molti anni – se non si è già affermati – e soprattutto sottoporsi al giudizio altrui, momento nel quale l’autore si alza dalla sua scrivania di solitario artefice e siede al tavolo con altre persone che si dicono più esperte di lui e quindi nel diritto di esercitare un’azione di impossessamento del suo testo fino a dichiarare di conoscerlo meglio.

sabato 8 febbraio 2025

Jon Fosse, provare l'esistenza di Dio attraverso l'arte

 


Più che all’indicibile, come nel 2023 recitava la motivazione del Nobel, la prosa narrativa di Jon Fosse dà voce all’ineffabile, quanto al principale elemento che la pervade, il trascendentale e meglio ancora l’immanente. “La letteratura potente dice, o mostra, l’ineffabile” dichiarava lo stesso Fosse nel libro-intervista del 2014, uscito in Italia nel 2024 da Baldini+Castoldi, Il mistero della fede.

domenica 2 febbraio 2025

Bufalino: negli scrittori siciliani prevale l'ilarotragedia

 

Alla fine di ottobre 1995, in occasione del cinquantesimo anniversario del quotidiano “La Sicilia” (dove lavoravo come responsabile della redazione di Ragusa), Gesualdo Bufalino mi concesse, otto mesi prima di morire, un’intervista per un volume celebrativo del giornale, a patto che gli facessi leggere la trascrizione prima di pubblicarla, perché destinata a rimanere nel tempo, uscendo in un libro. Il dattiloscritto che conservo con le sue correzioni a mano rivela uno scrittore contrario a indossare il laticlavio di grande autore della letteratura siciliana, ma anche il professore intento a correggere un compito.

sabato 1 febbraio 2025

Sorj Chalandon, inviato nella nostra storia


Quanto Ken Loach fa nel cinema, Sorj Chalandon lo realizza nella narrativa. Il vento che accarezza l’erba del primo lancia le cime a Chiederò perdono ai sogni del secondo, riguardando la guerra civile irlandese, mentre The old oak richiama da vicino da un lato Il giorno prima, perché compresi nel mondo delle miniere, e da un altro, interessando istituti minorili di recupero, La furia, ultimo titolo dell’autore francese di origini tunisine.

mercoledì 22 gennaio 2025

E l'insignificante Groenlandia divenne un boccone ghiotto

 


Che tempo che fa (e dove se no), domenica 19 gennaio. Fabio Fazio, che ama volare impavido sempre alto, introduce il tema dell’insediamento di Trump alla Casa Bianca, ospiti Massimo Giannini, editorialista di “Repubblica”, Fiorenza Sarzanini, vicedirettrice del “Corriere della sera” e da Washington Antonio Di Bella, corrispondente permanente Rai. Il meglio del giornalismo nazionale o quasi.

martedì 21 gennaio 2025

Il Papa e le due "autobiografie" scritte da altri

 


Dal 1990, dopo un’imprecisata scena che lo turbò, Papa Francesco non vede più la televisione (sebbene poi nel 2022 seguì per certo la Via Crucis sullo schermo perché impedito a presenziare), epperò in televisione ama andarci, come quando da cardinale registrava trasmissioni sulla Bibbia per la Televisione argentina. Ed è perciò stato per la terza volta ospite di Fabio Fazio, forse perché il solo che sia molto riverenziale e ligio nel concordare le domande, come ha fatto sapere Dagospia - ciò che né un giornalista né un conduttore dovrebbero mai fare.

domenica 15 dicembre 2024

Report in croce nel Paese che non vuole scheletri

 


Teo Mammuccari che a “Belve” si sottrae platealmente a Francesca Fagnani, spiegando poi di aver temuto domande sui suoi familiari, probabilmente si è guadagnato un prossimo encomio pubblico da parte di Aldo Grasso, che in un video sul Corriere della sera ha intanto (proprio nelle stesse ore) tenuto a ribadire che quelle di Report “non sono propriamente inchieste” ma – l’ha scritto già – mascalzonate: soprattutto perché “svolte” per strada molestando persone perbene… troppo riservate.

mercoledì 11 dicembre 2024

Attaccando Report, Aldo Grasso attacca la libertà di stampa

 


Tuona sul Corriere della sera Aldo Grasso il censore: “Ma è giornalismo del servizio pubblico mandare in onda una conversazione tra una moglie furibonda perché tradita e un marito che pavidamente accampa scuse? È uno scoop o solo una mascalzonata?».

sabato 7 dicembre 2024

Pensare di fare cultura facendo attualità

 

Parlare di femminicidi e dedicare una kermesse della piccola editoria formalmente a Marco Polo ma di fatto alla vittima eletta stocasticamente a simbolo del fenomeno, Giulia Cecchettin, è come andare a una sagra della cipolla e trovare cicoria.

sabato 16 novembre 2024

Ma a che ora Gramellini festeggia il compleanno al suo bambino?

 


“Il caffè” che quasi ogni mattina Massimo Gramellini offre in prima pagina sul Corriere della sera ha un sapore sempre diverso. Mercoledì 13 novembre non sembrava nemmeno servito da lui – lo scrittore passato in taccia di cantore dei buoni sentimenti, del politicamente corretto e dell’amore in rima con cuore. Sapeva proprio di fiele.

sabato 26 ottobre 2024

La cattiva lezione di Pulixi

 


Vivo auspicio per il bene dei suoi allievi è che Piergiorgio Pulixi, scrittore sardo, astro nascente e insegnante di scrittura creativa alla Feltrinelli, non porti loro ad esempio di narrazione il suo ultimo La donna nel pozzo (Feltrinelli of course), titolo di alta classifica perché assolutamente mainstream quanto a facilità di lettura, banalità dello stile e superficialità della trama, che sono gli ingredienti necessari oggi a decretare un successo editoriale.

mercoledì 16 ottobre 2024

Nelle città di Winslow meglio gli irlandesi che gli italiani


Dalla crime fiction ai current events, Don Winslow ha lasciato l’invenzione letteraria per l’impegno politico rispondendo al richiamo delle armi: un po’ come in Italia fecero massimamente Gabriele D’Annunzio, che smise di scrivere per salvare la patria, e in qualche modo anche Giuseppe Ungaretti. L’ultimo romanzo con il quale uno dei maggiori thriller crime writer Usa si è congedato (almeno fino a novembre, quando voterà contro Trump al quale ha dichiarato guerra aperta, venendo a dirlo in primavera anche in Italia in più sedi) è Città in rovine (HarperCollins), che chiude la trilogia delle città, protagonista Danny Boy Ryan, partita con Città in fiamme (2021 negli Usa) e proseguita con Città di sogni (2023).

sabato 12 ottobre 2024

Il calcio in mano ai robot è diventato uno scopone scientifico

 

Il gioco del calcio (e chiamarlo ancora “gioco” sa di falso) ha assunto livelli di interesse tali da spingere i grandi giornali a riservargli sul web la cima delle loro home page. Lo sforzo di renderlo privo di errori, cosicché il risultato delle partite sia il più giusto possibile, ha ristretto al massimo la libertà d’azione in campo e dettato regole messe in capo, quanto al giudizio su ogni intervento agonistico, non solo all’arbitro ma anche alla Var, artefice della sofisticazione maggiore del metodo invalso, se è arrivata a misurare persino i millimetri per decidere il fuorigioco: come se un attaccante possa davvero avvantaggiarsi quando la punta della propria scarpina sia più avanti del naso dell’avversario.

domenica 6 ottobre 2024

Il crucifige di Aldo Grasso, ma Giletti è colpevole a metà

 

Aldo Grasso del “Corriere della sera” è un guru della televisione italiana che valuta e censura i conduttori senza esserlo stato se non una volta, per tenere negli anni Novanta su Raidue, nell’epoca d’oro di Pickwich” di Baricco, una trasmissione, “Tuttilibri”, di cui non è rimasta alcuna traccia nemmeno nella memoria storica, perché parlare di scrittori non è come disquisire di presentatori, trattandosi di un altro mestiere.

mercoledì 11 settembre 2024

L'uomo inattivo di Dag Solstad

 

Articolo uscito su Doppiozero

Previsto per il 2020, l’anno successivo a T. Singer, Armand V. di Dag Solstad è apparso solo adesso in Italia e anch’esso con grande ritardo, tradotto da Iperborea al pari degli altri cinque titoli dello scrittore norvegese.

martedì 16 luglio 2024

Jöel Dicker, quando i nodi vengono al pettine

Articolo uscito su Mow 

Questa volta Jöel Dicker si è proprio incartato. Succede quando un romanzo viene costruito complicandolo via via. Alla fine i nodi vengono al pettine e non tutti si possono sbrogliare.

sabato 6 luglio 2024

Il Paradiso di Masneri è un limbo che non c'è


Più che un paradiso, l’omonimo romanzo di Michele Masneri è un limbo popolato di figure sospese, decisamente e volutamente improbabili, fatte per immaginare un mondo irreale che funzioni come metafora.

giovedì 4 luglio 2024

Donatella Di Pietrantonio, romanzi con troppi difetti di fabbrica

 

Articolo uscito su Mow

I romanzi di Donatella Di Pietrantonio, cinque finora, non sono fatti per essere riassunti, se non a grandi linee. Il gioco combinatorio di fabula e intreccio è talmente vorticoso da rendere impossibile una sinossi: tuttalpiù permette una trama superficiale, con il risultato di tralasciare brani decisivi del complicato apparato narrativo che l’autrice abruzzese è capace di montare.

venerdì 28 giugno 2024

Chiara Valerio, un romanzo da Strega che merita il rogo

Articolo uscito su Mow

Non è facile scrivere un libro come Chi dice e chi tace (Sellerio) di Chiara Valerio, arrivato allo Strega come favorito. Le sciocchezze, le improntitudini, le banalità, gli errori più elementari, gli strafalcioni in italiano e le autentiche castronerie sono tali che nessuna mente normale è in grado di concepire tutte insieme. Ci vuole talento vero.

martedì 25 giugno 2024

Il corniolo di Bible, una deposizione molto europea

 

Articolo uscito su Doppiozero

Venendo in Italia a presentare il suo ammirato romanzo, lo statunitense Michael Bible del North Carolina, giovane bibliotecario, sceneggiatore cinematografico e critico letterario militante, ha detto a Torino che il titolo dato da Adelphi al suo “The ancient hours” (Le antiche ore) è molto più bello.

sabato 8 giugno 2024

Se non sai per chi votare non farlo

 

Articolo uscito su Mow

Le elezioni, quali che siano, sono uguali a una conversazione tra amici, nessuno dei quali parlerebbe a vanvera a rischio di passare da stupido. Si parla se si ha qualcosa da dire e non per evitare di starsene zitti. E si parla se si ha qualcosa di sensato da dire, per modo che quanto più ciò che diciamo è sensato tanto più otteniamo attenzione e miglioriamo la nostra personalità.

giovedì 4 aprile 2024

Lettera aperta a Loredana Lipperini


Illustre (si dice così) signora Lipperini, lei che ha aperto e sta guidando la caccia all’untore maschilista e misogino (con istigazioni a vomitare insulti sempre più villani - “Straccialo!” va incitando -, con infantili emoticon di approvazione sparsi come crusca a tutte le erinni, con l’epiteto di “livoroso” sinonimo di sessista che mi ha affibbiato, così scatenando la canea), si è chiesta perché nel violento dibattito che ha innescato in veste di pasdaran del fondamentalismo femminista letterario gli uomini siano non più di due dozzine e alcuni con seri dubbi di essere tali e altri al suo servizio nella speranza di avere citato un loro libro alla radio?

lunedì 1 aprile 2024

Loredana Lipperini, ecco chi ghettizza le scrittrici

 


Un mio articolo su Doppiozero, che voleva essere già dal titolo, “Il grado zero del romance”, una riflessione sul gusto attuale del pubblico, prendendo spunto dal romanzo più venduto dell’anno, La portalettere di Francesca Giannone, mi ha attirato un nugolo di contumelie e improperi su Facebook senza che però in un solo commento, al 90 per cento tutti di donne, figurasse un minimo di argomentazione a contrario o un tentativo di confutare le ragioni da me esposte.

"La portalettere" di Giannone, il romance al grado zero

Articolo uscito su Doppiozero

Un romanzo che da marzo dell’anno scorso figura tra i primi dieci più venduti in Italia merita ogni alloro, ancor più perché opera di una esordiente. Epperò La portalettere di Francesca Giannone (Nord) può servire come metro per misurare l’invalente gusto del pubblico. Che si va sempre più affinando nella consacrazione del romance come primo genere letterario.

mercoledì 13 marzo 2024

Spie e monaci nella Siracusa di Costante II

 

Articolo uscito su Doppiozero

L’imperatore bizantino Costante II fu ucciso il 15 settembre 668 a Siracusa dove cinque anni prima aveva spostato la capitale da Costantinopoli. Il suo non era stato un colpo di testa, né una rinuncia al proprio mondo. Sull’esempio di due precedenti imperatori d’Oriente (Maurizio, fondatore degli esarcati di Ravenna e Cartagine, ed Eraclio, deciso a trasferire la residenza a Cartagine, dissuaso poi dal Senato), massima fu invece la sua preoccupazione a tenere saldo il retaggio con il Sacro romano impero, nell’idea che non fosse l’Oriente a fortificare uno Stato che in un solo secolo aveva perso larghissimi territori in Occidente.