mercoledì 2 novembre 2022

Il capostipite di Tomasi di Lampedusa, un cacciatore di teste

 


Se Tomasi di Lampedusa fosse andato a Simancas, dove dal Cinquecento è attivo il più grande archivio militare dell’epopea spagnola, avrebbe trovato quanto un altro palermitano, Giovanni Marrone, ha pubblicato nel ’95 in appendice al suo Città campagna e criminalità nella Sicilia moderna (Palumbo): gli atti del processo che nel 1583 fu celebrato contro tale Mario de Tomasi, un capitano d’arme di Licata dalla fedina da brivido: “Autore di infiniti abusi e di crimini che, in un crescendo continuo, andavano dalle estorsioni alle concussioni, ai furti, fino alle crudeltà più impressionanti, provocando la morte di numerosi infelici, accumulò un patrimonio valutato intorno a ventimila scudi”.

venerdì 30 settembre 2022

I Crespi nel mondo separato di Alessandra Selmi

 

Articolo uscito il 16 settembre 2022 su Libero


Più che una saga dinastica, Al di qua del fiume (Nord) di Alessandra Selmi è la periegesi di un “triangolo da ottantacinque ettari incastrati tra due fiumi”, l’Adda e il Brembo, oggi noto come Crespi d’Adda, frazione di Capriate e bene Unesco. Il romanzo non narra la parabola di una famiglia ma i rivolgimenti di un luogo.

martedì 6 settembre 2022

Martelli su Falcone: perseguitato e ucciso dal suo mondo

 


Il famoso “terzo livello”, che nell’opinione comune riconduce alla politica la responsabilità delle stragi di mafia, per Falcone non era il Gotha istituzionale ma quello nel quale Cosa nostra iscriveva i politici pericolosi, da eliminare. Nel suo nuovo libro, Vita e persecuzione di Giovanni Falcone (La Nave di Teseo), Claudio Martelli (figura tra le più rappresentative della Prima repubblica) rovescia la vulgata e, distogliendo l’indice accusatore dal mondo politico, addita i magistrati, quelli che perseguitarono il giudice ucciso trent’tanni fa.

sabato 20 agosto 2022

Piperno scopre Herzen e scorda che fu il primo populista


Articolo uscito il 19 agosto 2022 su Libero

Alessandro Piperno, Premio Strega e responsabile dei Meridiani Mondadori, ha finalmente letto Passato e pensieri del russo Aleksàndr Herzen e ne ha avuto una rivelazione tanto epifanica da aver riempito quattro pagine della "Lettura", il supplemento del Corriere della sera, dove stavolta si è esibito in un numero tra i più vertiginosi del suo repertorio.

venerdì 12 agosto 2022

Ardita si fa giudice del proprio sistema

 


Articolo uscito su Libero l'11 agosto 2022

Il giorno della cattura di Bernardo Provenzano, il procuratore nazionale antimafia Pietro Grasso volle vedere il boss e gli chiese (secondo quanto scrive in Pizzini, veleni e cicoria) se insieme potevano fare qualcosa per la Sicilia e di cosa avesse bisogno. Negli stessi giorni di aprile 2006 il capo della mafia, latitante da 43 anni, ricevette la visita in carcere anche del direttore dell’Ufficio detenuti Sebastiano Ardita, un altro siciliano preoccupato della sua salute, giusto quanto l’attuale membro del Csm rivela nel suo ultimo libro Al di sopra della legge (Solferino), dove scrive di averlo rassicurato che in carcere avrebbe ricevuto ogni cura e la copia di una Bibbia, precisando alla fine di avere tenuto con lui una conversazione alla pari.

mercoledì 10 agosto 2022

In mostra i segreti dei frati cappuccini del Valdemone

 


Articolo uscito su Libero il 5 agosto 2022

Dipinti affissi da quattro secoli lungo le navate e nei presbiteri delle chiese dei cappuccini, nascosti da altari e tabernacoli, visibili da basso solo a distanza e anneriti dalle candele: averli rimossi dai loro monumentali supporti lignei ha significato scoprire un mondo nuovo.

lunedì 11 luglio 2022

Scrivere oggi? Arte, artigianato e artifici


Inchiesta a puntate uscita su Libero nei giorni 4, 5, 6, 7 e 9 luglio 2022

In Il mestiere di scrivere Cesare Pavese non insegnava come essere scrittori ma ne raccontava le pene e i tormenti. Dal giovane Werther ai giovani di tutto il mondo e di ogni epoca che sognano la gloria e vedono il proprio nome scolpito nel tempo, essere autori è come farsi argonauti alla ricerca di un chimerico Vello d’oro. Un po’ com'è per il Gratta&Vinci, l’ossessione per il quale gioco insegna a dare forza alle illusioni, insistere, riprovare. Il che è già una grande lezione di vita, motivo per cui il mestiere di scrivere equivale anche a quello di vivere.

mercoledì 29 giugno 2022

Siracusa, concerti rock al Teatro greco che muore

 


Articolo uscito sul quotidiano Libero il 24 giugno 2022

Se nel Cinquecento il marchese di Sortino costruì in vetta al Teatro greco di Siracusa cinque mulini e in tempi moderni i siracusani hanno preferito un belvedere con vista sulla cavea ai resti di un gigantesco tempio sovrastante, perché mai si dovrebbe negare ai concerti rock un suolo che nemmeno Elio Vittorini, quando prese la fuga con la sorella di Quasimodo, considerò inviolabile giacché vi trascorse con Rosa più di una notte dormendo sulla pietra tenera e porosa che, per la sua fragilità, uno dei massimi studiosi di materiali litici antichi, Lorenzo Lazzarini, raccomanda solo di guardare e non di toccare?

sabato 25 giugno 2022

Joël Dicker, come rompere il romanzo a colpi di testa


Nelle mani di Joël Dicker, le regole poste da Aristotele a fondamento della tragedia, essenzialità e accidentalità, per le quali ciò che serve alla narrazione – anche in un romanzo - va salvato mentre quanto è superfluo deve essere ignorato, sono diventate solo cenere.

mercoledì 22 giugno 2022

Com'è triste Venezia nelle mani di Strukul

 


Il romanzo storico di variazione è un genere che più è frequentato quanto meno si sappia di un personaggio o di un evento. Il padovano Matteo Strukul è un abile cacciatore di lacune e non esita a colmarle dei più svariati materiali, come dimostrano i precedenti romanzi dello stesso conio.

sabato 18 giugno 2022

La coscienza di Montalbano tradita da Sellerio

 

Articolo uscito il 17 giugno 2022 su Libero

Benché non più come fino a tre anni fa, quando conquistava subito la vetta delle classifiche, ancora oggi Camilleri è nondimeno un autore amato e letto. Anzi riletto, dal momento che il suo “ultimo” libro, La coscienza di Montalbano (Sellerio, pp. 255, euro 14), non è che un ripescaggio di racconti usciti anche più di una volta.

lunedì 6 giugno 2022

L'ultimo Caravaggio, l'ennesima questione di attribuzione

 

Articolo uscito il 5 giugno 2022 su Libero

Se già nel catalogo di una mostra gli esperti si dichiarano in disaccordo circa l’autenticità di un dipinto, non ci si può poi aspettare che un simposio - o assise o processo che sia stato quello di ieri a Ragusa - raggiunga un parere univoco: a meno che la voce non sia una sola.

domenica 15 maggio 2022

Gli italiani ricalcati di Don Winslow


Articolo uscito su Libero il 14 maggio 2022

Gli italiani non gesticolano più. Almeno secondo Don Winslow, che nel primo romanzo di una nuova trilogia (Città in fiamme, HarperCollins, pp. 544, euro 20,90) fa cadere uno dei cliché più resistenti in America. Li tiene con le mani a posto, ma continua a chiamarli mafiosi.

domenica 8 maggio 2022

Saviano e il fallimento della sua docufiction

 


Articolo uscito su Libero il 7 maggio 2022

Rilanciando in letteratura la docufiction, Saviano dimostrò nel 2006 con Gomorra che la realtà è narrabile e che il “misto di storia e invenzione” teorizzato da Manzoni può valere anche per il contemporaneo, ma a condizione che sia sconosciuto. Un romanzo sulla camorra era quindi concepibile, come ancora di più lo sarebbe oggi sulla ‘ndrangheta, perché si tratta di mondi rimasti oscuri e poco esplorati, per cui sapendosene poco l’esercizio di immaginazione - l’invenzione letteraria - giova a ricrearli con successo.

giovedì 5 maggio 2022

Ken Follett e l'escalation avvenuta un anno prima


La guerra in Ucraina ha un precedente nel romanzo dell’anno scorso di Ken Follett, Never, tradotto inopinatamente in italiano con un titolo, “Per niente al mondo” (Mondadori), che appare un calembour sottendendo una distruzione totale e anticipando insomma il finale, mentre “Giammai”, nell’accezione originale, esprime uno scongiuro perché una guerra nucleare non abbia a scoppiare mai, soprattutto nei modi in cui li prefigura l’autore britannico ricordando in premessa le futili scaturigini della Prima guerra mondiale.

lunedì 2 maggio 2022

Carofiglio trasloca a Milano. Con una donna più vizi che virtù



Articolo uscito su Libero il 30 aprile 2022

Accantonati il replicante avvocato Guerrieri e il fugace maresciallo Fenoglio, volendosi sprovincializzare una volta traslocato da Bari a Milano, dove ha ambientato i due episodi del nuovo ciclo di Penelope Spada, Gianrico Carofiglio ha pensato di liberarsi del laticlavio di autore raffinato che lo stava affossando e, adottando una donna metropolitana come eroina, si è votato a una scelta più mass-cult sposando le teorie del romanzo di ultima cotta, che richiedono un pubblico tanto più basso quanto più vasto, da conquistare con la tecnica delle serie Tv: piacioneria più faciloneria, una trama di schemi fissi alla Camilleri e un modello di aneddotica intinta nella massima e nel mottetto come anche nella barzelletta da elevare a principi morali. Indimenticabile quella comparsa in La disciplina di Penelope dell’ubriaco che cerca le chiavi dove non c’è buio. Arcinota fino all’improponibilità e propinata come apologo morale.

giovedì 31 marzo 2022

De Michelis, la metà oscura di Milano

 Articolo già apparso su Letteratitudine

Volendone celebrare la forza innovativa che è stata di titoli quali Io uccido di Faletti e Il nome della rosa di Eco, una certa critica ha finito per fare de La stazione di Jacopo De Michelis (Giunti, pp. 876, euro 19) un romanzo che, comprensivo di tutti i generi, non ne mutua alcuno.

giovedì 17 febbraio 2022

"Fedeltà", serie Tv all'italiana fedele ad Amedeo Nazzari


E’ difficile realizzare serie Tv. La produzione italiana non è riuscita ad andare oltre Gomorra, che però non ha saputo tenere la lunga durata perdendo nell’ultima stagione smalto e appeal. L’ultimo tentativo è Fedeltà, miniserie tratta da un romanzo di Marco Missiroli che ha suscitato tre anni fa più perplessità che interesse e al quale la serie Tv ha apportato variazioni peggiorative.

venerdì 4 febbraio 2022

L'ultimo testacoda di Donato Carrisi

 


Il più acclamato scrittore del momento, quello definito dalla sua casa editrice “il maestro italiano del thriller”, non conosce la differenza tra magistrato e giudice, termini che usa indifferentemente. Pur vantando nella sua biografia (a suo dire) studi di Giurisprudenza e una specializzazione in criminologia, Donato Carrisi ritiene che le funzioni del magistrato siano le stesse del giudice, sicché nel suo ultimo successo, La casa senza ricordi  (Longanesi), può scrivere del suo eroe Pietro Gerber che “la vecchia amica magistrato in passato lo chiamava spesso per svolgere perizie per conto del tribunale dei minori”, nomina che in verità spetta a un giudice, quale subito dopo l’autore chiama Anita Baldi, che come giudice può poi convocare comunque una conferenza stampa… insieme alla procura, cosa che nessun giudice al mondo potrebbe mai fare perché violerebbe il principio di terzietà. Insomma un pastrocchio.

giovedì 30 dicembre 2021

Il divino Raffaello che non piace a Sgarbi

 


Articolo già apparso su Letteratitudine

Così come la rivoluzione scientifica si compie nel Seicento, quando Galilei invita ad alzare la testa al cielo distogliendola dai libri di Aristotele, anche nell’arte – ma un secolo prima – si ha un analogo rivolgimento culturale dopo che Giuliano da Sangallo, incaricato da papa Giulio II, induce a guardare non in alto, ma in basso, anzi sottoterra, e nel gruppo scultoreo dissepolto nel 1506 a Roma identifica Laocoonte grazie alla descrizione che ne fa Plinio il Vecchio in Naturalis historia.

venerdì 3 dicembre 2021

Montalbano, il limone di Raiuno e Sellerio

 

Il film La stagione della caccia, tratto da un romanzo di Andrea Camilleri e replicato lunedì 29 su Raiuno, è stato interrotto a circa quindici minuti dal termine, si può dire sul più bello trattandosi di un giallo con un assassino da trovare.

venerdì 19 novembre 2021

"Squid Game", radiografia dell'uomo solo

 


Il modello sociale sudcoreano, molto più occidentale che asiatico perché fondato sul valsente del consumismo, ha proposto al mondo come affrontare il problema diventato numero uno per l’uomo contemporaneo, vale a dire l’indebitamento personale, che è il risultato di un quindicennio nel quale la crisi economica ha mantenuto carattere intercontinentale.

venerdì 5 novembre 2021

Silvano Nigro, declaratorie e funambolismi



Avremmo avuto una delusione, solo un’esibizione di muscoli, se questo libro di Salvatore Silvano Nigro fosse stato un’opera nuova e non un almanacco. Ne avremmo ammirato l’altezza ma non la profondità.

martedì 14 settembre 2021

A Caminito un Campiello piccolo piccolo

 


Articolo uscito su Pangea il 13 settembre 2021


Se premi come il Campiello vanno a romanzi del tipo L’acqua del lago non è mai dolce di Giulia Caminito si incoraggia un gusto per il tema “miseria e società”, con variazioni su “giovani e sfigati”, al quale Elena Ferrante ha prestato l’ultimo aggiornamento colmando la misura.

giovedì 24 giugno 2021

Alessandro Volta, la lettera inedita della svolta

 


Articolo uscito su Libero il 16 giugno 2021

Quando nel 1763 scrive all’abate Jean-Antoine Nollet, autorità assoluta in materia di elettrologia, per avanzare – ma poi rigettando – la possibilità che possano essere richiamate nella ricerca sull’elettricità concezioni newtoniane, Alessandro Volta ha appena diciotto anni, studia da autodidatta (tanto che non prenderà mai alcuna laurea) e non vuole sentire parlare di diventare avvocato né tantomeno prete, interessandogli unicamente i fenomeni fisici: al punto che a dodici anni è stato quasi per annegare in una fonte d’acqua del Comasco per cercare una vena d’oro data per certa dai contadini.

giovedì 17 giugno 2021

Il Pinocchio americano di Rushdie è Quichotte


Articolo uscito il 22 maggio 2020 su Doppiozero

A Central Park c’è davvero una vecchia quercia rossastra dietro il monumento di Hans Christian Andersen. È il punto dove Quichotte incontra prima suo cugino, il Dr Smile, e poi Miss Salma R., che convince a lasciare con lui New York per raggiungere in auto la valle di Sonoma in California dove è pronto lo startgate che li porterà in un universo parallelo delle “Terre limitrofe”.

lunedì 14 giugno 2021

E l'epopea dei Florio divenne un fumettone

Articolo uscito su Libero il 4 giugno 2021

Se con la storia dei Florio Stefania Auci ha dato a Palermo la saga siciliana ottocentesca che Federico De Roberto diede a Catania con la trilogia dei Vicerè, non si può dire che la prima, presa dal vero, valga la seconda dove, pur di invenzione, la città etnea – con la sua classe nobiliare, le tensioni sociali, i rivolgimenti politici nel quadro nazionale – è ben più presente di quanto il capoluogo non sia soprattutto nel secondo dei due volumi, L’inverno dei leoni (pp. 680, euro 20, Nord).

giovedì 10 giugno 2021

L'America di Calasso vista al cinema


Articolo uscito su Libero il 26 maggio 2021

Per Roberto Calasso, intellettuale che legge il mondo nella prospettiva del sacro (e che, quasi ottantenne, si va profilando in uno stato più di pensatore che di interprete), non solo la letteratura ma anche il cinema tiene contatti con i simulacri dove allucinazione e iperrealtà si ritrovano per costituire “tutte le potenzialità delle immagini”.

lunedì 31 maggio 2021

McDaniel, profonda America in materiale gotico


Prendi una buona quantità di trascendentalismo, aggiungi una dose di puritanesimo, cospargi sopra della genuina wilderness che negli Usa sta bene su tutto e spruzza un po’ di realismo magico di marca latinoamericana: ecco Tiffany McDaniel, astro emergente dell’Ohio (quindi America profonda: della provincia ad avanzamento ridotto) che in Italia osserviamo meglio con la lente del “gotico rurale”, dal titolo di un libro di Eraldo Baldini che ha fatto da apripista a un genere al quale contenuto e specificazione hanno anche dato Niccolò Ammaniti e la “scuola di Bologna”, da Carlo Lucarelli in avanti.

giovedì 13 maggio 2021

John Fante è ancora sulla strada tra Italia e America


L’avere sempre scritto di sé, anche servendosi di narratori impliciti, non ha giovato a John Fante fino a quando, poco prima della morte, Charles Bukoswki lo ha proposto al pubblico americano come un autore non già wop (“senza passaporto”, cioè immigrato e cattolico) ma wasp, ovvero bianco, anglosassone e protestante, in qualche modo confrère di Salinger e un po’ “maledetto”.

sabato 17 aprile 2021

Lo specchio di Capote è nel suo epistolario


È molto probabile che, nell’epistolario completo di Truman Capote (finalmente tradotto in Italia da Garzanti col titolo È durata poco la bellezza, pp. 602, euro 28), prezioso per conoscere meglio un autore del Novecento americano amato in Italia anche come personaggio dandy e bohémien, molti lettori siano andati innanzitutto a cercare le lettere che segnassero il declino della fortuna dello scrittore neworleanser cominciato dopo la pubblicazione su “Esquire” di quattro capitoli degli otto previsti per l’incompiuto Preghiere esaudite, caustica requisitoria intentata al jet set newyorchese che gli voltò per questo le spalle destinandolo a una fine solitaria fatta di alcol e droghe.

giovedì 8 aprile 2021

Capote a Taormina, colazione a Fontana Vecchia

 

Articolo uscito il 3 aprile 2021 su la Repubblica di Palermo


Sul treno in partenza il 3 aprile 1950 da Catania per Taormina c’era anche Truman Capote, in viaggio con l’“uomo” della sua vita, Jack Dunphy, anche lui scrittore e omosessuale, e con Kelly, un terrier particolarmente vivace che fu causa dello sgradevole impatto avuto con la Sicilia, dove almeno da novembre il ventiseienne autore di Colazione da Tiffany (le prime quaranta pagine nate a Taormina dopo L’arpa d’erba) scriveva agli amici di volere «disperatamente» andare a vivere.

sabato 3 aprile 2021

Morto Camilleri, Montalbano fa di testa sua

Articolo uscito su Libero il 28 marzo 2021

Nell’estate in cui Camilleri moriva, nel Ragusano si girava Il metodo Catalanotti, regia di Luca Zingaretti, e si tradiva l’autore per il ribaltamento di una vicenda, quella tra Montalbano e Livia, che ha indignato l’Italia televisiva per il modo come il commissario la lascia: al telefono, senza aprire bocca se non per dire sì, e cioè di essere in linea. Da mascalzone.

mercoledì 10 marzo 2021

Sciascia e l'amore ondivago per il cinema


La particolarità degli scrittori siciliani interessati al cinema, rispetto ad autori continentali come Pasolini o Soldati, è di aver aspirato a un ruolo di soggettisti o sceneggiatori e non già di registi o attori (tolto il caso isolato e occasionale di Vittorini interprete), così da rimanere dentro la sfera letteraria e conservare la propria natura.

sabato 30 gennaio 2021

I volpini a Scicli fanno i lupi


Le nefandezze di cui si è resa responsabile l’Asp di Ragusa, che ha vaccinato a Scicli ex sindaci, medici arrestati e licenziati, dirigenti sanitari e parenti, nonché una insegnante che con la sanità ha il solo rapporto costituito dal marito medico oltre che da qualche imprecisato malanno, smascherano uno stato di illegalità imputabile non al singolo vaccinato, che ha approfittato dell’occasione, ma all’Asp che i vaccini li ha somministrati a soggetti non in diritto di averli.

mercoledì 27 gennaio 2021

Spazio al virus, come per l'acqua e il fuoco

 


Un efficace regime di profilassi contro epidemie che si diffondano per inalazione dovrebbe incoraggiare al massimo la vita all’aria aperta, mentre il lockdown che manteniamo ci costringe a stare al chiuso, in case che – grandi o piccole che siano – costituiscono la fonte principale di trasmissione del Covid.

lunedì 25 gennaio 2021

La vita è sacra, anzi sacrificabile

 


A Montichiari, nel Bresciano, il primario del Pronto soccorso è stato arrestato con l’accusa di omicidio volontario per avere somministrato a due pazienti di 61 e 80 anni farmaci letali nell’evidente intento di procurarne deliberatamente la morte. Era marzo e l’ospedale meta di affetti da coronavirus.

domenica 24 gennaio 2021

Sei positivo al Covid? Vade retro

 


Una donna su un autobus urbano a Catania è stata sentita dai passeggeri più vicini parlare al telefono dell’esito positivo del tampone cui si era sottoposta e che era andata personalmente a ritirare in un laboratorio analisi.

sabato 23 gennaio 2021

Lockdown, una multa salutare

 


Procedendo alla guida della mia auto a passo d’uomo sono stato fermato a una rotatoria da una pattuglia della polizia che ho immaginato impegnata nel controllo degli automobilisti legittimati a circolare in deroga al lockdown.

mercoledì 25 novembre 2020

Maradona, troppo genio e troppa sregolatezza

 


Può sembrare eccessivo che in Italia sia dato tanto spazio, con l’interruzione dei programmi televisivi in diretta e l’occupazione delle homepage dei maggiori siti web, alla morte di Diego Armando Maradona, andato via da quasi trent’anni dopo peraltro una disonorante squalifica per cocaina; e può sembrare strano che non sia la sola Napoli in lacrime ma l’intero Paese, che nel suo nome si è trovato unito colmando il fossato tra Nord e Sud. 

domenica 22 novembre 2020

Palermo e la Battaglia persa

 

Con la rimozione dai social delle foto di Letizia Battaglia dedicate al trinomio Palermo-Lamborghini-ragazzine, a perdere non è stato il cattivo gusto ma l’arte. Alla quale non si può chiedere che sia buona ma solo che sia bella.

sabato 21 novembre 2020

Sciascia, una voce che si propaga nel tempo



Articolo uscito su Libero il 20 novembre 2020

I tre puntini di sospensione che in Il giorno della civetta servono a definire “incredibile” la mafia (insieme con la Sicilia, l’Italia e persino Livia), quasi che non possa trovarsi altro modo se non dislocandola camusianamente nell’assurdo, rivelano per intero lo Sciascia multanime, anguillare, insieme coscienza critica e spirito escapista, intellettuale eretico e nello stesso tempo eremitico, pronto a contraddire e disposto a contraddirsi, incredibile decisamente anche lui perché permanentemente sospeso tra crinali opposti, non ultima la sua natura illuministica tentata sempre da quella romantica. 

giovedì 8 ottobre 2020

Pierre Lemaitre, metanarrativa per il cinema


Diavolo di un Lemaitre! Scrive da cane, ma racconta da dio: facendo esattamente quello che, con espressione molto colorita ma efficace, si proponeva ai tempi belli della spy-story Frederick Forsyth e cioè prendere “il lettore per le palle e non mollarlo più”. Cosa che, detta in maniera urbana, vuol dire inchiodare il lettore al libro.

sabato 26 settembre 2020

Il colibrì di Veronesi è un millepiedi


Il romanzo che ha vinto lo Strega – opera di un autore, Sandro Veronesi, già insignito del massimo premio italiano per Caos calmo, libro non dissimile da Il colibrì, peraltro con la stessa epigrafe di Beckett, quasi un’intimazione: “Non posso continuare. Continuerò” – comincia con un’affermazione che vìola uno dei princìpi fondamentali di narratologia: scrivendo dopo otto righe che “la migliore descrizione che si può dare di qualunque posto è raccontare cosa vi succede”, Veronesi teorizza l’unificazione di ciò che deve invece rimanere rigorosamente separato, appunto la descrizione e la narrazione, tecniche che rispondono a esigenze ben diverse, ecfrasiche la prima e diegetiche la seconda.

lunedì 31 agosto 2020

I due "Riccardino" e il pasticcio della Sellerio

 


Articolo uscito su Libero il 18 agosto 2020

Un gran pasticcio quello che la Sellerio ha combinato pubblicando Riccardino, l’ultimo episodio del ciclo di Montalbano che Camilleri consegnò nel 2005 ad Elvira Sellerio e volle rivedere nel 2016 solo per “sistemarlo”, come disse chiaramente.

domenica 19 luglio 2020

Camilleri e il suo brutto doppione


L’ultimo episodio di Montalbano, intitolato Riccardino, è forse il peggiore, soprattutto quanto alla trama, che lo stesso autore boccia quando dice come personaggio al suo commissario: “Mi stai facendo scrivere di Riccardino un romanzo di merda”. Gioca, è vero, ma non scherza.

venerdì 17 luglio 2020

Quando Camilleri tentò il suicidio come un suo personaggio


In decine di interviste e in libri dettati ad altri autori, Camilleri ha raccontato la sua vita non risparmiando alcun particolare, ma forse ci ha nascosto qualcosa. Qualcosa successa sette mesi prima della morte che però in realtà egli ha in qualche modo adombrato o presagito.

martedì 30 giugno 2020

L'amore come ricerca di se stessi


Questo articolo è già apparso su Pangea

Le specie animali e innanzitutto quella umana sono dotate di proprietà la cui natura non è stata interamente scoperta. La più grande qualità che esse posseggono, che è anche il loro più grande mistero, è l’amore.

venerdì 19 giugno 2020

Sciascia, Bufalino e la Sicilia babba


In Il giorno della civetta, parlando del bigliettaio che, trovandosi di fronte a un omicidio, continua a bestemmiare, così scrive Sciascia: “Era della provincia di Siracusa, in fatto di morti ammazzati aveva poca pratica: una stupida provincia, quella di Siracusa; perciò con più furore del solito bestemmiava”.

giovedì 4 giugno 2020

Sciascia censore? Il teorema di Bevilacqua


Il 31 gennaio 2009 sul Corriere della Sera Alberto Bevilacqua imputava alla censura del tempo se nel 1955 era stata bloccata la sua prima prova narrativa, La polvere sull’erba, romanzo poi apparso da Einaudi prima nel 2000 e ancora nel 2008, ma con una indicazione leggermente diversa.