domenica 9 marzo 2014

La caduta verticale dei giornali siciliani



In un solo anno, da gennaio 2013 a gennaio 2014, i tre principali quotidiani siciliani (Giornale di Sicilia, Gazzetta del Sud e La Sicilia) hanno perso un totale complessivo di 27718 copie di vendita, così divise: Giornale di Sicilia 16238, Gazzetta del Sud 3346 e La Sicilia 8134.

sabato 8 marzo 2014

La merenda di Renzi a Siracusa


Mercoledì scorso, alla scuola Raiti di Siracusa, Renzi ha tenuto ai bambini delle elementari schierati in rassegna, o in coro, davanti a lui e alle altre personalità cittadine una lezione che dovranno ricordare bene, secondo il proposito della preside e degli insegnanti che li hanno addestrati con scrupolo per magnificare il premier: le autorità, quanto sono più elevate, tanto più devono essere eccellenziate.

venerdì 7 marzo 2014

L'incontro di Sgalambro con la filosofia



uscito su La Repubblica il 7 marzo 2014

Il primo libro che Manlio Sgalambro lesse, a quindici anni, fu La formazione naturale nel fatto del sistema solare di Robertò Ardigò. Lo trovò nella grande biblioteca dello zio paterno cui era legatissimo: anche perché era miope come lui, sebbene questo non scoraggiasse nessuno dei due ad andare insieme al cinema, d’accordo anche a sedere in uno dei due bracci laterali che erano più vicini allo schermo. Fu proprio al cinema che Manlio ebbe il suo incontro con l’angelo della filosofia.

giovedì 6 marzo 2014

La morte di Sgalambro, il filosofo dell'annichilimento


Manlio Sgalambro è morto oggi, nella sua casa di Catania, all'età di 90 anni non ancora compiuti. Il suo ultimo libro, uscito da Bompiani a dicembre, si intitola Variazioni e capricci morali, un trattato che lo stesso filosofo dice di aver scritto per riflettere sull'infelicità. Il nichilismo, l'annichilimento, la perenzione e la morte sono stati i suoi temi più frequentati. Quella che segue è un'intervista che ne raccoglie tre rilasciate dal pensatore in occasioni diverse al sottoscritto.

mercoledì 5 marzo 2014

Il gioco delle tre rivoluzioni e dei destini incrociati


 

Imprimendo alla sua azione di governo una velocità che ha significato un vorticoso slideshow di iniziative, progetti e programmi, il premier Renzi (già sindaco di Firenze e attuale segretario nazionale del Pd) ha inevitabilmente dato rapidità vertiginosa anche a svolgimenti politici che, in un altro contesto, si sarebbero spalmati nel tempo, raffreddandosi anziché surriscaldandosi.

"La grande bellezza", un film fuori stagione


Perché La grande bellezza non è piaciuto l’anno scorso agli italiani e ha stregato quest’anno gli americani? Cosa gli italiani non hanno capito che invece hanno colto gli americani? Il gusto dei secondi si è forse rivelato superiore quando, proprio in fatto di gusto e di stile, i primi hanno fatto loro sempre scuola?

lunedì 3 marzo 2014

Grasso a disposizione di Provenzano. E Camilleri lo censurò





Nell’aprile del 2007 Feltrinelli pubblica Pizzini, veleni e cicoria, scritto a quattro mani dall'allora procuratore nazionale antimafia Pietro Grasso e da un altro siciliano, il giornalista de "La Stampa" Francesco La Licata.

domenica 2 marzo 2014

Renzi, tecnica della politica



Il successo di Mario Renzi è il frutto ultimo, venuto a cascata, del progresso informatico che ha segnato in tutto l'Occidente il primato dei giovani. Vedere ragazzi se non adolescenti guadagnare riconoscimenti e meriti nel campo della ricerca informatica e tecnologica, prendendo il posto degli adulti nella conduzione della società della comunicazione, ha reso facile accettare giovani leve anche negli altri campi, non ultimo quello della politica.

venerdì 21 febbraio 2014

Cesare Beccaria, una firma siciliana



A Casalvecchio Siculo, mille anime sui primi contrafforti dei Peloritani, un appartato insegnante di diritto, Saro Lo Re, ha ritrovato in casa di uno studioso di stampo ottocentesco dedito a studi degni di un’altra epoca, un’editio princeps di Dei delitti e delle pene: non solo una rarità, ma un documento prezioso dal momento che la ricerca storica non è ancora riuscita a stabilire se il manifesto italiano dell’illuminismo (uno dei capolavori letterari e filosofici che negli ultimi secoli l’Europa abbia più ammirato e soprattutto adottato), sia stato opera di Cesare Beccaria o di Pietro Verri.

mercoledì 12 febbraio 2014

Un San Valentino troppo carnale in Sicilia


Probabilmente, se fossero nati in Sicilia anziché a Valence, i due fidanzatini di Peynet si sarebbero baciati le mani anziché tenersele strette. In I vecchi e i giovani di Pirandello, il romanzo cardinale dell’ultimo Ottocento siciliano, don Flaminio ricorda a donna Rosa, a scanso di irriverenza: «Io ti ho baciato sempre la mano».

venerdì 24 gennaio 2014

Le carte ritrovate del Capuana al verde




Luigi Capuana era stregato da Spaccaforno (l’attuale Ispica) tanto da ambientarci il romanzo Profumo ed esserci stato più volte. Spiritista convinto e parapsicologo, Capuana dovette davvero credere di essere stato stregato: magari perché Spaccaforno era il ritrovo di streghe più famoso del sud Italia dopo il noce di Benevento.

giovedì 9 gennaio 2014

Giuseppe Fava e gli altri




Dopo trent’anni è forse il caso di uscire dallo spirito celebrativo nel quale nemmeno Giuseppe Fava avrebbe voluto trovarsi, ancor più quando diventa autoreferenziale, come indulge Antonio Roccuzzo nell’articolo di martedì 7 gennaio, versione su carta del docufilm trasmesso il giorno prima da Raitre.

mercoledì 8 gennaio 2014

L'inverno siciliano? Un caporale



Se Zosimo, l’eroe camilleriano de Il re di Girgenti, brucia i libri per provocare la pioggia e vincere la siccità quando Calibano, l’antieroe scespiriano de La tempesta, vuole su un’altra isola mediterranea che per vincere Prospero gli siano tolti proprio i libri, quel che appare meno credibile non è tanto il potere magico riconosciuto ai libri quanto la possibilità di una tempesta alle nostre latitudini.

lunedì 6 gennaio 2014

Il principio di realtà nella Sicilia degli ossimori

Le due realtà di Sergio Capuzzimati
Qualche settimana prima di morire, al giornalista che vuole intervistarlo sull’importanza della letteratura, Sebastiano Addamo risponde con una ritrattazione inaudita: «Io me ne fotto della letteratura».  

martedì 17 dicembre 2013

Quella sporca cinquina nel sacco di Camilleri


Vent’anni prima di Giuliano e della sua banda, la Sicilia ha provato su un altro teatro, non nel Palermitano ma nell’Agrigentino, la grande commedia degli equivoci attivando una macchina del fango che in terra pirandelliana non poteva avere migliore sperimentazione.

lunedì 16 dicembre 2013

L'ultima comitiva nell'isola di Piazzese


Il blues, come dice Piazzese, è un ritmo lento, pigro, indolente. E’ anche circolare: come il suo ultimo romanzo, Blues di mezz’autunno (ma nel testo troviamo scritto “blues da mezz’autunno”, titolo più congruo e conforme), un racconto lungo privo di trama che si può ridurre in due parole: un biologo incontra un amico d’infanzia che gli chiede della Spada, l’isoletta dove Lorenzo La Marca è stato da studente e della quale s’imprende a raccontare la sua esperienza, cioè una serie di incontri con tipi chiamati, molto poco sicilianamente, “stravaganti”. Tutto qui.

mercoledì 11 dicembre 2013

Quando Bono zittì il Pd con un sofisma


Nel 2009 il consigliere provinciale del Pd Carmelo Spataro (oggi convertito al crocettismo) pensò, per qualche ragione e nel silenzio del suo ex partito, di contestare l’elezione del nuovo Cda opponendo che la fresca nomina di due consiglieri, Monica Centanni e Gianfranco Nuzzo, violavano lo statuto nella parte in cui dispone che un consigliere “può essere riconfermato per non più di due volte”.

Ma quanto costa all'Inda fare cultura?


Perché, pur sapendo bene di non poter essere confermato per la terza volta sovrintendente, Fernando Balestra ha fatto una casa del diavolo per rimanere? Questione di potere, si dirà. Oppure di prestigio. Ma anche di soldini sonanti probabilmente.

sabato 7 dicembre 2013

Andavamo in Via XX Settembre


Ha fatto un gran bello sforzo di memoria ed ha avuto piuttosto coraggio l’autrice palermitana Simonetta Agnello Hornby di cui scopriamo adesso un’anagrafe agrigentina, al punto da sospettare che sia più questa che quella la sua origine - ma lei preferisce sentirsi e presentarsi solo una palermitana.

Il dramma antico si recita a soggetto


Il problema è a monte. O alla base. Cioè nello statuto: una farragine di figure dirigenziali e di attribuzioni tale da apparire una giungla. Tanto che, anche per cogenti ragioni di spending review, è stato modificato nel numero dei consiglieri, ridotti da otto a cinque.

domenica 3 novembre 2013

E' ubriaca, ma i medici non lo capiscono


Cosa deve fare un medico del Pronto soccorso quando si trova davanti una paziente che presenta una ferita lacero-contusa alla testa per effetto di una caduta che può essere stata originata da uno stato di ubriachezza di cui sembra in realtà preda?

venerdì 1 novembre 2013

L'ultimo sussulto di Bufalino



Ora si ha la prova che – come un buon cristiano, presago forse della morte o comunque deciso nel ribadire il suo unico credo: “Più m’attempo e più voglio morire” – Gesualdo Bufalino negli ultimi giorni fece i conti con l’Angelo e scrisse un testo, chissà se l’ultimo, destinato in un primo tempo a “Famiglia cristiana” ma regalato poi (in un conato di risipiscenza) a un amico di Lentini, un capitano di marina accanito raccoglitore di suoi cimeli, Leonardo Siliato, che ne ha fatto un quadro.

giovedì 31 ottobre 2013

L'incapacità di raccontare la mafia


La letteratura sulla mafia può essere divisa in due grandi stagioni: quella antecedente al fenomeno del pentitismo e quella successiva ad esso. Una data di svolta può essere quella della legge 82 del '91 che introdusse la figura del collaboratore di giustizia, ma non disciplinò che un fenomeno nato già da qualche anno.

mercoledì 23 ottobre 2013

Reportage di Consolo da Palermo infelicissima


Scherzava il capo di gabinetto dell’assessorato alla sanità quando nell’agosto del 1975 diceva a Vincenzo Consolo che la Regione non avrebbe più fatto assunzioni. E l’autore, che aspettava di lì a poco la pubblicazione del Sorriso dell’ignoto marinaio, il libro dell’infingimento massimo, l’aveva ben capito se subito dopo si faceva ammettere che il nuovo personale sarebbe stato reclutato dalle mutue e dunque assunto.

sabato 21 settembre 2013

Ritorno di Grimaldi al Malaspina


Grimaldi inaugura il “Sentimeno ben temperato” con un romanzo, Malaspina (Elliot), uscito in versione ridotta nel 1987 col titolo, divenuto famoso, Meri per sempre, dal quale Marco Risi trasse poi un film di successo.

giovedì 15 agosto 2013

Il ritorno del "terrorista" nei campi di battaglia

Oreste Strano (il primo a sinistra) a Mongiove
Nemo propheta in patria. Nemmeno una pianta. La brassica incana (uno speciale cavolo selvatico che cresce solo nella parte settentrionale della Sicilia e vanta eccezionali proprietà, fra cui quella di ricostruire le mucose e sanare le ulcere, ed è utilizzata dai vecchi contadini per curare le ferite degli animali ma anche per alimentarsi e vivere cento anni) deve la vita a un imputato di terrorismo venuto dal Piemonte, Oreste Strano, che nell’85 fu assegnato per due anni al confino prima di San Piero Patti e poi di Patti.

venerdì 26 luglio 2013

La decadenza dei premi letterari siciliani



Prima ancora delle sagre e dei festival, sono i premi letterari a cadere in Sicilia sotto i colpi della crisi economica. O a ridimensionarsi. Dopo diciassette anni filati, il Vittorini (il solo a poter vantare la location più prestigiosa: il teatro greco di Siracusa) è stato rinviato a settembre, ma con ogni probabilità sarà definitivamente bocciato.

domenica 14 luglio 2013

L'estate siciliana, la brutta stagione

"Estate siciliana" (acquerello) di Totò Lucania
Le stagioni cambiano anche in letteratura. In quella siciliana certamente. Dalla metà del secolo scorso l’estate non è per tutti gli scrittori «la bella stagione». A rinverdire per ultimo l’equazione di antica credenza siciliana “canicola uguale sventura” è stato Andrea Camilleri che nel suo La vampa d’agosto ha fatto del caldo torrido il corresponsabile di una feroce vendetta, imputando al solleone la partecipazione di Montalbano al delitto.

sabato 17 novembre 2012

Il romanzo marino che D'Arrigo non scrisse



Nelle intenzioni di Stefano D’Arrigo figurava un secondo romanzo marino dopo Horcynus Orca. Ma ben diverso. Il 16 marzo ’91, quasi un anno prima della morte, scrive a Cesare Zipelli, il “Rino” ragusano che gli è stato a Roma compagno di università e di pensione, nonché amico più che generoso nei frequenti momenti di difficoltà economica: “E’ giusto che sia tu il primo a sapere: il primo e il solo se la cosa dovesse finire in nulla”.

venerdì 9 novembre 2012

Rapporto sulla pesca iblea / Chiare, fresche e salate acque


In provincia di Ragusa, su dodici Comuni, otto hanno lo sbocco a mare e contano una loro marineria dedita alla pesca, grande o piccola che sia. L’interesse è tale che negli ultimi anni si va affermando anche una consistente attività di diporto che all’esercizio della pesca riserva una sempre maggiore attenzione. Eppure, se si esclude Pozzallo, non c’è nessun Comune il cui centro urbano si affacci sul mare.

martedì 30 ottobre 2012

Rapporto sull'agricoltura iblea / Amara terra mia



Per la provincia di Ragusa il 2012 è forse l’anno peggiore dell’era della globalizzazione. E non è ancora finito. Secondo Giovanni Scucces, direttore di Confragricoltura, la chiusura - o comunque il drastico ridimensionamento - delle grandi aziende agricole del Ragusano è segno di una crisi che sta toccando il massimo dei suoi effetti.

martedì 16 ottobre 2012

Elezioni, un presidente come viceré


Dionisio, tiranno di Siracusa, dopo aver respinto la proposta di Sparta e Atene di unirsi a loro per fermare i Persiani, sdegnoso per non essere stato nominato capo supremo delle forze di terra e di mare, pensò che non fosse importante essere Greci quanto non finire sconfitti.

sabato 13 ottobre 2012

Vendesi aeroporto di Comiso




Chi sta operando per il siluramento di Gambuzza e la riconquista della Camera di commercio di Ragusa risponde, anche senza saperlo, a una precisa strategia la cui mente non è ragusana.

mercoledì 12 settembre 2012

Comiso, start up in stand by



Soltanto le elezioni politiche potranno dare vita all’aeroporto di Comiso. E ciò avverrà, se avverrà, quando Pdl e Pd riterranno di doversi impegnare definitivamente in cambio di un sostanziale apporto elettorale ragusano. La corsa oggi, in provincia, è dunque tra quanti saranno in grado di garantire il maggior numero di voti in vista dell’incasso del merito dell’inaugurazione.

lunedì 10 settembre 2012

Una domenica senza calcio


In questo week end ho visto gente spaesata, come privata di qualcosa di essenziale. Persone che conosco non hanno avuto remora alcuna ad ammettere che la mancanza del calcio li rende inquieti e svuotati di interesse. Una domenica senza calcio è per loro una domenica estiva senza avere però l’estate.

lunedì 3 settembre 2012

La maledizione del sicilianismo


Se Musumeci, designato dall’autonomista Micciché e accettato dal superautonomista Lombardo, ha perso entrambi dalla sera alla mattina, ciò si deve al suo spirito anti-autonomista.

sabato 28 luglio 2012

La letteratura siciliana è donna



Nella sorpresa generale le scrittrici siciliane hanno superato gli scrittori: non solo in numero ma anche in qualità, anzi nelle modalità. Proliferano e diversificano. Non c’è un genere ormai loro estraneo, nemmeno il giallo né il seriale. In più vantano un appannaggio che non stimola granché gli scrittori: quello della tradizione culinaria e quindi della memorialistica di costume.

venerdì 27 luglio 2012

"Natività", Sciacia sapeva chi l'aveva rubato?


Quando, in Una storia semplice di Sciascia, “l’uomo della Volvo” dice al questore di aver visto arrotolare un tappeto di tela grezza e ruvida, che quindi è più probabilmente un dipinto, a quale quadro può riferirsi se non a quello che è il più ricercato degli ultimi quarant’anni? Prima di morire Sciascia aveva dunque – ancora una volta – intuito nel 1989 qual era stato il destino della Natività del Caravaggio, scomparso vent’anni prima a Palermo?

sabato 2 giugno 2012

Battiato: sono un sedentario costretto al nomadismo


Di svolte e di scelte è scandita la vita di Franco Battiato. Di nuove intraprese e di sorprese. L’ultima, quella di portare ologrammi sulla scena, simulacri di realtà, lèmuri del vero. In Fisiognomica di un cantore, appena uscito da Aerostella, Riccardo Storti ricorda per esempio «la scelta coraggiosa nata dalla confluenza di due esistenze creative cresciute in mondi apparentemente diversi».

domenica 22 gennaio 2012

Ricordo (personale) di Vincenzo Consolo


Enzo è morto aspettando i Meridiani Mondadori della sua opera. Ci teneva al punto da accantonare la colpa di dover accettare che Mondadori fosse proprietà di Berlusconi. Teneva in particolare al privilegio di poter appartenere al ristretto numero di autori che in vita hanno avuto l’onore di intestare un Meridiano.

mercoledì 13 luglio 2011

La storia di Stilos, una storia siciliana


Stilos è stato il giornale siciliano che ha dimostrato come in Sicilia sia possibile realizzare un progetto di respiro nazionale e come allo stesso tempo non sia possibile mantenerlo in vita. Si tratta di un teorema che isterilisce lo spirito machiavellico perché non offre soluzione alcuna alla questione circa la possibilità di conservare un potere o salvare comunque una acquisizione. Se pensiamo a Brancati e alle sue due categorie di siciliani, i «pigri onesti» e «gli uomini animosi e spregiudicati» che menano strame dei primi, capiamo che soltanto un’azione di forza può avere in Sicilia successo: ma sulla testa di quanti si confanno a un ideale di onestà nell’avvio di un’intrapresa.

mercoledì 16 febbraio 2011

Ma chi paga i danni di Gaeta?



Gaeta cadde esattamente 150 anni fa, il 13 febbraio 1861, dopo tre mesi di bombardamenti incessanti esercitati soprattutto con i cannoni a lunga gittata che il Piemonte impiegava per la prima volta.

mercoledì 19 gennaio 2011

Il libro che ha fatto tremare la Chiesa

Lo studioso francese Georges Minois

Non c’è libro al mondo che abbia fatto parlare di più pur non essendo forse mai esistito. E non c’è libro al mondo che la Chiesa cattolica di tutti i secoli non abbia cercato con ogni mezzo di cancellare dalla Terra e dalla memoria degli uomini. Non solo la Chiesa cattolica, ma anche quella ebraica e, con minore accanimento, la confessione islamica. E’ il famigerato, maledetto, mostruoso De tribus impostoribus, conosciuto come il Trattato dei tre impostori. Che sarebbero Cristo, Mosè e Maometto.

giovedì 2 dicembre 2010

Romano: l'Unità fu fatta anche dal Sud



La storia, si sa, la scrive sempre il vincitore. E avendo il Regno di Piemonte travolto quello di Napoli, il sospetto è che la storia dell’unità d’Italia così come la conosciamo manchi delle pagine scritte dai vinti, sicché quella ufficiale sarebbe una versione e non la verità dei fatti. Negli ultimi anni si è però fatta avanti una corrente revisionistica che, prendendo sempre più coraggio, sta facendo opera di integrazione e sfidando il canone storico. 

domenica 10 ottobre 2010

La seconda casa dell'onorevole, anzi la segreteria


Secondo una convenzione stipulata tra l’Assemblea regionale siciliana (il corrispettivo del Consiglio regionale) e il Banco di Sicilia, i deputati regionali (che già percepiscono un’indennità mensile netta superiore ai diecimila euro e che forse per questo non si chiamano «consiglieri», come succede altrove e in un volgare Consiglio comunale, ma «parlamentari») possono oggi godere non solo di tassi agevolati del 2% per l’acquisto della prima casa e di sussidi per funerali e sepoltura, ma possono accedere anche a un mutuo fino a 300 mila euro per acquistare, in alternativa alla casa, anche locali per la propria segreteria politica.

giovedì 23 settembre 2010

Ilardo, l'eroe dei due mondi

Luigi Ilardo con Bernardo Provenzano a Mezzojuso

Luigi Ilardo è stato un infame per la mafia, a cui apparteneva pressoché dalla nascita, e un infiltrato per una parte dello Stato che lo chiamava “Oriente”.

mercoledì 15 settembre 2010

Senza scrittori o senza cultura?



Insensibile alle controspinte che vorrebbero riportarla sul piano della realtà e della concretezza, quindi dell’utilità, la letteratura come bene ineffabile e forma della vanitas vanitatum rischia di finire nel cono d’onta del postmoderno a farne da tappo finale.