domenica 15 maggio 2022

Gli italiani ricalcati di Don Winslow


Articolo uscito su Libero il 14 maggio 2022

Gli italiani non gesticolano più. Almeno secondo Don Winslow, che nel primo romanzo di una nuova trilogia (Città in fiamme, HarperCollins, pp. 544, euro 20,90) fa cadere uno dei cliché più resistenti in America. Li tiene con le mani a posto, ma continua a chiamarli mafiosi.

domenica 8 maggio 2022

Saviano e il fallimento della sua docufiction

 


Articolo uscito su Libero il 7 maggio 2022

Rilanciando in letteratura la docufiction, Saviano dimostrò nel 2006 con Gomorra che la realtà è narrabile e che il “misto di storia e invenzione” teorizzato da Manzoni può valere anche per il contemporaneo, ma a condizione che sia sconosciuto. Un romanzo sulla camorra era quindi concepibile, come ancora di più lo sarebbe oggi sulla ‘ndrangheta, perché si tratta di mondi rimasti oscuri e poco esplorati, per cui sapendosene poco l’esercizio di immaginazione - l’invenzione letteraria - giova a ricrearli con successo.

giovedì 5 maggio 2022

Ken Follett e l'escalation avvenuta un anno prima


La guerra in Ucraina ha un precedente nel romanzo dell’anno scorso di Ken Follett, Never, tradotto inopinatamente in italiano con un titolo, “Per niente al mondo” (Mondadori), che appare un calembour sottendendo una distruzione totale e anticipando insomma il finale, mentre “Giammai”, nell’accezione originale, esprime uno scongiuro perché una guerra nucleare non abbia a scoppiare mai, soprattutto nei modi in cui li prefigura l’autore britannico ricordando in premessa le futili scaturigini della Prima guerra mondiale.

lunedì 2 maggio 2022

Carofiglio trasloca a Milano. Con una donna più vizi che virtù



Articolo uscito su Libero il 30 aprile 2022

Accantonati il replicante avvocato Guerrieri e il fugace maresciallo Fenoglio, volendosi sprovincializzare una volta traslocato da Bari a Milano, dove ha ambientato i due episodi del nuovo ciclo di Penelope Spada, Gianrico Carofiglio ha pensato di liberarsi del laticlavio di autore raffinato che lo stava affossando e, adottando una donna metropolitana come eroina, si è votato a una scelta più mass-cult sposando le teorie del romanzo di ultima cotta, che richiedono un pubblico tanto più basso quanto più vasto, da conquistare con la tecnica delle serie Tv: piacioneria più faciloneria, una trama di schemi fissi alla Camilleri e un modello di aneddotica intinta nella massima e nel mottetto come anche nella barzelletta da elevare a principi morali. Indimenticabile quella comparsa in La disciplina di Penelope dell’ubriaco che cerca le chiavi dove non c’è buio. Arcinota fino all’improponibilità e propinata come apologo morale.

giovedì 31 marzo 2022

De Michelis, la metà oscura di Milano

 Articolo già apparso su Letteratitudine

Volendone celebrare la forza innovativa che è stata di titoli quali Io uccido di Faletti e Il nome della rosa di Eco, una certa critica ha finito per fare de La stazione di Jacopo De Michelis (Giunti, pp. 876, euro 19) un romanzo che, comprensivo di tutti i generi, non ne mutua alcuno.

giovedì 17 febbraio 2022

"Fedeltà", serie Tv all'italiana fedele ad Amedeo Nazzari


E’ difficile realizzare serie Tv. La produzione italiana non è riuscita ad andare oltre Gomorra, che però non ha saputo tenere la lunga durata perdendo nell’ultima stagione smalto e appeal. L’ultimo tentativo è Fedeltà, miniserie tratta da un romanzo di Marco Missiroli che ha suscitato tre anni fa più perplessità che interesse e al quale la serie Tv ha apportato variazioni peggiorative.

venerdì 4 febbraio 2022

L'ultimo testacoda di Donato Carrisi

 


Il più acclamato scrittore del momento, quello definito dalla sua casa editrice “il maestro italiano del thriller”, non conosce la differenza tra magistrato e giudice, termini che usa indifferentemente. Pur vantando nella sua biografia (a suo dire) studi di Giurisprudenza e una specializzazione in criminologia, Donato Carrisi ritiene che le funzioni del magistrato siano le stesse del giudice, sicché nel suo ultimo successo, La casa senza ricordi  (Longanesi), può scrivere del suo eroe Pietro Gerber che “la vecchia amica magistrato in passato lo chiamava spesso per svolgere perizie per conto del tribunale dei minori”, nomina che in verità spetta a un giudice, quale subito dopo l’autore chiama Anita Baldi, che come giudice può poi convocare comunque una conferenza stampa… insieme alla procura, cosa che nessun giudice al mondo potrebbe mai fare perché violerebbe il principio di terzietà. Insomma un pastrocchio.

giovedì 30 dicembre 2021

Il divino Raffaello che non piace a Sgarbi

 


Articolo già apparso su Letteratitudine

Così come la rivoluzione scientifica si compie nel Seicento, quando Galilei invita ad alzare la testa al cielo distogliendola dai libri di Aristotele, anche nell’arte – ma un secolo prima – si ha un analogo rivolgimento culturale dopo che Giuliano da Sangallo, incaricato da papa Giulio II, induce a guardare non in alto, ma in basso, anzi sottoterra, e nel gruppo scultoreo dissepolto nel 1506 a Roma identifica Laocoonte grazie alla descrizione che ne fa Plinio il Vecchio in Naturalis historia.

venerdì 3 dicembre 2021

Montalbano, il limone di Raiuno e Sellerio

 

Il film La stagione della caccia, tratto da un romanzo di Andrea Camilleri e replicato lunedì 29 su Raiuno, è stato interrotto a circa quindici minuti dal termine, si può dire sul più bello trattandosi di un giallo con un assassino da trovare.

venerdì 19 novembre 2021

"Squid Game", radiografia dell'uomo solo

 


Il modello sociale sudcoreano, molto più occidentale che asiatico perché fondato sul valsente del consumismo, ha proposto al mondo come affrontare il problema diventato numero uno per l’uomo contemporaneo, vale a dire l’indebitamento personale, che è il risultato di un quindicennio nel quale la crisi economica ha mantenuto carattere intercontinentale.

venerdì 5 novembre 2021

Silvano Nigro, declaratorie e funambolismi



Avremmo avuto una delusione, solo un’esibizione di muscoli, se questo libro di Salvatore Silvano Nigro fosse stato un’opera nuova e non un almanacco. Ne avremmo ammirato l’altezza ma non la profondità.

martedì 14 settembre 2021

A Caminito un Campiello piccolo piccolo

 


Articolo uscito su Pangea il 13 settembre 2021


Se premi come il Campiello vanno a romanzi del tipo L’acqua del lago non è mai dolce di Giulia Caminito si incoraggia un gusto per il tema “miseria e società”, con variazioni su “giovani e sfigati”, al quale Elena Ferrante ha prestato l’ultimo aggiornamento colmando la misura.

giovedì 24 giugno 2021

Alessandro Volta, la lettera inedita della svolta

 


Articolo uscito su Libero il 16 giugno 2021

Quando nel 1763 scrive all’abate Jean-Antoine Nollet, autorità assoluta in materia di elettrologia, per avanzare – ma poi rigettando – la possibilità che possano essere richiamate nella ricerca sull’elettricità concezioni newtoniane, Alessandro Volta ha appena diciotto anni, studia da autodidatta (tanto che non prenderà mai alcuna laurea) e non vuole sentire parlare di diventare avvocato né tantomeno prete, interessandogli unicamente i fenomeni fisici: al punto che a dodici anni è stato quasi per annegare in una fonte d’acqua del Comasco per cercare una vena d’oro data per certa dai contadini.

giovedì 17 giugno 2021

Il Pinocchio americano di Rushdie è Quichotte


Articolo uscito il 22 maggio 2020 su Doppiozero

A Central Park c’è davvero una vecchia quercia rossastra dietro il monumento di Hans Christian Andersen. È il punto dove Quichotte incontra prima suo cugino, il Dr Smile, e poi Miss Salma R., che convince a lasciare con lui New York per raggiungere in auto la valle di Sonoma in California dove è pronto lo startgate che li porterà in un universo parallelo delle “Terre limitrofe”.

lunedì 14 giugno 2021

E l'epopea dei Florio divenne un fumettone

Articolo uscito su Libero il 4 giugno 2021

Se con la storia dei Florio Stefania Auci ha dato a Palermo la saga siciliana ottocentesca che Federico De Roberto diede a Catania con la trilogia dei Vicerè, non si può dire che la prima, presa dal vero, valga la seconda dove, pur di invenzione, la città etnea – con la sua classe nobiliare, le tensioni sociali, i rivolgimenti politici nel quadro nazionale – è ben più presente di quanto il capoluogo non sia soprattutto nel secondo dei due volumi, L’inverno dei leoni (pp. 680, euro 20, Nord).

giovedì 10 giugno 2021

L'America di Calasso vista al cinema


Articolo uscito su Libero il 26 maggio 2021

Per Roberto Calasso, intellettuale che legge il mondo nella prospettiva del sacro (e che, quasi ottantenne, si va profilando in uno stato più di pensatore che di interprete), non solo la letteratura ma anche il cinema tiene contatti con i simulacri dove allucinazione e iperrealtà si ritrovano per costituire “tutte le potenzialità delle immagini”.

lunedì 31 maggio 2021

McDaniel, profonda America in materiale gotico


Prendi una buona quantità di trascendentalismo, aggiungi una dose di puritanesimo, cospargi sopra della genuina wilderness che negli Usa sta bene su tutto e spruzza un po’ di realismo magico di marca latinoamericana: ecco Tiffany McDaniel, astro emergente dell’Ohio (quindi America profonda: della provincia ad avanzamento ridotto) che in Italia osserviamo meglio con la lente del “gotico rurale”, dal titolo di un libro di Eraldo Baldini che ha fatto da apripista a un genere al quale contenuto e specificazione hanno anche dato Niccolò Ammaniti e la “scuola di Bologna”, da Carlo Lucarelli in avanti.

giovedì 13 maggio 2021

John Fante è ancora sulla strada tra Italia e America


L’avere sempre scritto di sé, anche servendosi di narratori impliciti, non ha giovato a John Fante fino a quando, poco prima della morte, Charles Bukoswki lo ha proposto al pubblico americano come un autore non già wop (“senza passaporto”, cioè immigrato e cattolico) ma wasp, ovvero bianco, anglosassone e protestante, in qualche modo confrère di Salinger e un po’ “maledetto”.

sabato 17 aprile 2021

Lo specchio di Capote è nel suo epistolario


È molto probabile che, nell’epistolario completo di Truman Capote (finalmente tradotto in Italia da Garzanti col titolo È durata poco la bellezza, pp. 602, euro 28), prezioso per conoscere meglio un autore del Novecento americano amato in Italia anche come personaggio dandy e bohémien, molti lettori siano andati innanzitutto a cercare le lettere che segnassero il declino della fortuna dello scrittore neworleanser cominciato dopo la pubblicazione su “Esquire” di quattro capitoli degli otto previsti per l’incompiuto Preghiere esaudite, caustica requisitoria intentata al jet set newyorchese che gli voltò per questo le spalle destinandolo a una fine solitaria fatta di alcol e droghe.

giovedì 8 aprile 2021

Capote a Taormina, colazione a Fontana Vecchia

 

Articolo uscito il 3 aprile 2021 su la Repubblica di Palermo


Sul treno in partenza il 3 aprile 1950 da Catania per Taormina c’era anche Truman Capote, in viaggio con l’“uomo” della sua vita, Jack Dunphy, anche lui scrittore e omosessuale, e con Kelly, un terrier particolarmente vivace che fu causa dello sgradevole impatto avuto con la Sicilia, dove almeno da novembre il ventiseienne autore di Colazione da Tiffany (le prime quaranta pagine nate a Taormina dopo L’arpa d’erba) scriveva agli amici di volere «disperatamente» andare a vivere.

sabato 3 aprile 2021

Morto Camilleri, Montalbano fa di testa sua

Articolo uscito su Libero il 28 marzo 2021

Nell’estate in cui Camilleri moriva, nel Ragusano si girava Il metodo Catalanotti, regia di Luca Zingaretti, e si tradiva l’autore per il ribaltamento di una vicenda, quella tra Montalbano e Livia, che ha indignato l’Italia televisiva per il modo come il commissario la lascia: al telefono, senza aprire bocca se non per dire sì, e cioè di essere in linea. Da mascalzone.

mercoledì 10 marzo 2021

Sciascia e l'amore ondivago per il cinema


La particolarità degli scrittori siciliani interessati al cinema, rispetto ad autori continentali come Pasolini o Soldati, è di aver aspirato a un ruolo di soggettisti o sceneggiatori e non già di registi o attori (tolto il caso isolato e occasionale di Vittorini interprete), così da rimanere dentro la sfera letteraria e conservare la propria natura.

sabato 30 gennaio 2021

I volpini a Scicli fanno i lupi


Le nefandezze di cui si è resa responsabile l’Asp di Ragusa, che ha vaccinato a Scicli ex sindaci, medici arrestati e licenziati, dirigenti sanitari e parenti, nonché una insegnante che con la sanità ha il solo rapporto costituito dal marito medico oltre che da qualche imprecisato malanno, smascherano uno stato di illegalità imputabile non al singolo vaccinato, che ha approfittato dell’occasione, ma all’Asp che i vaccini li ha somministrati a soggetti non in diritto di averli.

mercoledì 27 gennaio 2021

Spazio al virus, come per l'acqua e il fuoco

 


Un efficace regime di profilassi contro epidemie che si diffondano per inalazione dovrebbe incoraggiare al massimo la vita all’aria aperta, mentre il lockdown che manteniamo ci costringe a stare al chiuso, in case che – grandi o piccole che siano – costituiscono la fonte principale di trasmissione del Covid.

lunedì 25 gennaio 2021

La vita è sacra, anzi sacrificabile

 


A Montichiari, nel Bresciano, il primario del Pronto soccorso è stato arrestato con l’accusa di omicidio volontario per avere somministrato a due pazienti di 61 e 80 anni farmaci letali nell’evidente intento di procurarne deliberatamente la morte. Era marzo e l’ospedale meta di affetti da coronavirus.

domenica 24 gennaio 2021

Sei positivo al Covid? Vade retro

 


Una donna su un autobus urbano a Catania è stata sentita dai passeggeri più vicini parlare al telefono dell’esito positivo del tampone cui si era sottoposta e che era andata personalmente a ritirare in un laboratorio analisi.

sabato 23 gennaio 2021

Lockdown, una multa salutare

 


Procedendo alla guida della mia auto a passo d’uomo sono stato fermato a una rotatoria da una pattuglia della polizia che ho immaginato impegnata nel controllo degli automobilisti legittimati a circolare in deroga al lockdown.

mercoledì 25 novembre 2020

Maradona, troppo genio e troppa sregolatezza

 


Può sembrare eccessivo che in Italia sia dato tanto spazio, con l’interruzione dei programmi televisivi in diretta e l’occupazione delle homepage dei maggiori siti web, alla morte di Diego Armando Maradona, andato via da quasi trent’anni dopo peraltro una disonorante squalifica per cocaina; e può sembrare strano che non sia la sola Napoli in lacrime ma l’intero Paese, che nel suo nome si è trovato unito colmando il fossato tra Nord e Sud. 

domenica 22 novembre 2020

Palermo e la Battaglia persa

 

Con la rimozione dai social delle foto di Letizia Battaglia dedicate al trinomio Palermo-Lamborghini-ragazzine, a perdere non è stato il cattivo gusto ma l’arte. Alla quale non si può chiedere che sia buona ma solo che sia bella.

sabato 21 novembre 2020

Sciascia, una voce che si propaga nel tempo



Articolo uscito su Libero il 20 novembre 2020

I tre puntini di sospensione che in Il giorno della civetta servono a definire “incredibile” la mafia (insieme con la Sicilia, l’Italia e persino Livia), quasi che non possa trovarsi altro modo se non dislocandola camusianamente nell’assurdo, rivelano per intero lo Sciascia multanime, anguillare, insieme coscienza critica e spirito escapista, intellettuale eretico e nello stesso tempo eremitico, pronto a contraddire e disposto a contraddirsi, incredibile decisamente anche lui perché permanentemente sospeso tra crinali opposti, non ultima la sua natura illuministica tentata sempre da quella romantica. 

giovedì 8 ottobre 2020

Pierre Lemaitre, metanarrativa per il cinema


Diavolo di un Lemaitre! Scrive da cane, ma racconta da dio: facendo esattamente quello che, con espressione molto colorita ma efficace, si proponeva ai tempi belli della spy-story Frederick Forsyth e cioè prendere “il lettore per le palle e non mollarlo più”. Cosa che, detta in maniera urbana, vuol dire inchiodare il lettore al libro.

sabato 26 settembre 2020

Il colibrì di Veronesi è un millepiedi


Il romanzo che ha vinto lo Strega – opera di un autore, Sandro Veronesi, già insignito del massimo premio italiano per Caos calmo, libro non dissimile da Il colibrì, peraltro con la stessa epigrafe di Beckett, quasi un’intimazione: “Non posso continuare. Continuerò” – comincia con un’affermazione che vìola uno dei princìpi fondamentali di narratologia: scrivendo dopo otto righe che “la migliore descrizione che si può dare di qualunque posto è raccontare cosa vi succede”, Veronesi teorizza l’unificazione di ciò che deve invece rimanere rigorosamente separato, appunto la descrizione e la narrazione, tecniche che rispondono a esigenze ben diverse, ecfrasiche la prima e diegetiche la seconda.

lunedì 31 agosto 2020

I due "Riccardino" e il pasticcio della Sellerio

 


Articolo uscito su Libero il 18 agosto 2020

Un gran pasticcio quello che la Sellerio ha combinato pubblicando Riccardino, l’ultimo episodio del ciclo di Montalbano che Camilleri consegnò nel 2005 ad Elvira Sellerio e volle rivedere nel 2016 solo per “sistemarlo”, come disse chiaramente.

domenica 19 luglio 2020

Camilleri e il suo brutto doppione


L’ultimo episodio di Montalbano, intitolato Riccardino, è forse il peggiore, soprattutto quanto alla trama, che lo stesso autore boccia quando dice come personaggio al suo commissario: “Mi stai facendo scrivere di Riccardino un romanzo di merda”. Gioca, è vero, ma non scherza.

venerdì 17 luglio 2020

Quando Camilleri tentò il suicidio come un suo personaggio


In decine di interviste e in libri dettati ad altri autori, Camilleri ha raccontato la sua vita non risparmiando alcun particolare, ma forse ci ha nascosto qualcosa. Qualcosa successa sette mesi prima della morte che però in realtà egli ha in qualche modo adombrato o presagito.

martedì 30 giugno 2020

L'amore come ricerca di se stessi


Questo articolo è già apparso su Pangea

Le specie animali e innanzitutto quella umana sono dotate di proprietà la cui natura non è stata interamente scoperta. La più grande qualità che esse posseggono, che è anche il loro più grande mistero, è l’amore.

venerdì 19 giugno 2020

Sciascia, Bufalino e la Sicilia babba


In Il giorno della civetta, parlando del bigliettaio che, trovandosi di fronte a un omicidio, continua a bestemmiare, così scrive Sciascia: “Era della provincia di Siracusa, in fatto di morti ammazzati aveva poca pratica: una stupida provincia, quella di Siracusa; perciò con più furore del solito bestemmiava”.

giovedì 4 giugno 2020

Sciascia censore? Il teorema di Bevilacqua


Il 31 gennaio 2009 sul Corriere della Sera Alberto Bevilacqua imputava alla censura del tempo se nel 1955 era stata bloccata la sua prima prova narrativa, La polvere sull’erba, romanzo poi apparso da Einaudi prima nel 2000 e ancora nel 2008, ma con una indicazione leggermente diversa.

sabato 2 maggio 2020

Goliarda Sapienza, in carcere per troppa letteratura


Solo negli ultimi anni è stato riconosciuto il talento della scrittrice catanese Goliarda Sapienza, morta nel 1996 a 72 anni. In vita fu del tutto sconosciuta. Una vita travagliata, vissuta perlopiù in povertà, e fatta per suscitare scandalo.

mercoledì 22 aprile 2020

La Sicilia prima dei Greci, più ombre che luci


La storia la scrivono da sempre i vincitori e non risponde al principio di falsificazione di Popper, valido solo nella scienza, dove una teoria vive fino a quando non viene confutata. Quanto alla Sicilia, quella che la storiografia dominante ci ha fatto conoscere sin dall'antichità, le ricerche, le scoperte archeologiche e gli studi nulla hanno aggiunto alla ricostruzione ufficiale della sua storia.

lunedì 6 aprile 2020

Un'epidemia di natura, non un nemico in guerra


Il coronavirus evoca il leone dello schetch con Alberto Sordi e Monica Vitti nel film Le coppie: il ménage adulterino viene sconvolto, all’ennesimo appuntamento del mercoledì in un’appartata alcova, dalla comparsa sul ciglio di casa di un leone che, costringendo i due amanti a tapparsi dentro, li porta a litigare e a rompere la relazione.

giovedì 12 marzo 2020

Il coronavirus fa più paura del cancro da ciminiera


Non c’è che una sola vittima da coronavirus in Sicilia e finora un solo ricovero in Terapia intensiva, ma nessuno in Rianimazione, eppure sembra che sia tornata dappertutto la spagnola, per modo che si assiste a una crescente psicosi collettiva i cui soli effetti al momento sono di penalizzare un’economia che rallentando rischia di collassare.

giovedì 27 febbraio 2020

Sciascia, la questione del canone


Preconizzando nel 1991 che, «prima o poi, agli esperti di cose sciasciane sembrerà di poter procedere a un censimento di tutti i testi dello scrittore siciliano e tenteranno di ordinarli e stamparli», Claude Ambroise, curatore delle Opere Bompiani, si rifaceva al naturale destino riservato dalla «fortuna critica postuma» a quegli «scrittori che riteniamo importanti».

sabato 25 gennaio 2020

"Il primo uomo" di Camus, dall'assurdo all'assillo

 


Quando Albert Camus scrive Il primo uomo, alla fine degli anni Cinquanta, il neorealismo di ispirazione drammatica ha esaurito la sua forza d’urto ma sono rimaste le risacche nelle forme del diarismo autobiografico, dell’éngagément politico, della memorialistica testimoniale mentre la temperie esistenzialista si precisa sempre più in una ipertrofia dell’io intesa non a scavare ma a macerare l’animo umano.

mercoledì 18 dicembre 2019

Tiresia di Camilleri, l'ultimo colpo di sgorbio


Morendo il 17 luglio scorso, due giorni dopo la data fissata per la rappresentazione della sua Autodifesa di Caino alle Terme di Caracalla, dopo l'esibizione al teatro greco di Siracusa, è come se Andrea Camilleri la sua apologia atea l’avesse appena recitata e si fosse congedato consegnando ai posteri il proprio testamento spirituale sotto forma di un libricino adesso pubblicato da Sellerio e nei modi di un antivangelo cosmologico sul destino dell’uomo.

martedì 17 dicembre 2019

La cultura è una cosa, la sua fruizione un'altra



Articolo uscito su Repubblica-Palermo il 10 dicembre 2019

I dati Istat sulla Sicilia cenerentola della cultura riflettono una realtà che se è scientificamente documentata, considerata la serietà della fonte, non lo è più se si cambia prospettiva. Non vale l’equazione per cui, mancando la materia prima, come la Germania è l’ultimo Paese in fatto di produzione di banane, la Sicilia è al fondo di quella culturale.

giovedì 31 ottobre 2019

"La Natività", un capriccio mafioso e un film di reticenze

Gian Maria Volonté nel film "Una storia semplice" tratto da Sciascia

Sono trascorsi cinquant’anni dal trafugamento della Natività con i santi Lorenzo e Francesco d’Assisi, l’opera di Caravaggio scomparsa nottetempo dall’Oratorio di San Lorenzo di Palermo. Del misterioso furto si è per ultimo occupato Roberto Andò con il film ingarbugliatissimo e poco fortunato Una storia senza nome.

mercoledì 30 ottobre 2019

"Il Condottiero" di Antonello non è Canderas


Anselmo Madeddu, ricercatore siracusano e al secolo dirigente sanitario, ha avanzato su “La Sicilia” l’ipotesi che il ritratto del Condottiero, custodito al Louvre e opera certa di Antonello da Messina, sia quello di Giovanni Cardenas, governatore per venticinque anni della Camera reginale su incarico di Isabella di Castiglia di cui era maggiordomo di corte.

"Sette e mezzo", il romanzo che anticipò "Il Gattopardo"



Se ha ragione Rousseau, secondo cui non c’è libro che non sia in qualche modo il rifacimento di un altro, anche Il Gattopardo, l’originalità del quale ne ha soprattutto determinato il successo, ha avuto dei modelli. I più vicini sono ritenuti quelli che completano con esso la trilogia della Sicilia risorgimentale, I Viceré e I vecchi e i giovani.

martedì 22 ottobre 2019

Danilo Dolci, un marziano in Sicilia


Sebbene prevalentemente incline all’azione dimostrativa e alla divulgazione pedagogica, Danilo Dolci può stare nella storia della letteratura iscrivendosi nell’elenco di quegli autori, da Foscolo e Mazzini, che fondando la propria iniziativa sull’ambivalenza tra pensiero e azione hanno dato alle proprie istanze civili una base letteraria col muovere da opere scritte nelle quali la ricerca della verità (che è sciascianamente e vittorinianamente il fine della letteratura) ha tenuto il passo della narrazione anche nel senso che il legomenon ha avuto lo stesso peso del dromenon.