venerdì 24 luglio 2015

La Sicilia pregreca, terra di schiavi da razziare



Nell’Età del bronzo, che termina a ridosso dell’epica omerica e costituisce l’età d’oro nella quale nasce la mitologia greca, la Sicilia è abitata dai Sicani, popolazione probabilmente autoctona, che entrano poi in guerra con gli invasori Siculi provenienti dal continente e di stirpe ligure. Ma Omero nell’Odissea non fa distinzione e chiama Sicania l’isola e Siculi i suoi abitanti: segno che al suo tempo la Sicilia era popolata da entrambe le razze.

martedì 21 luglio 2015

La falce di Crono? E' sotterrata a Messina



Il mondo nasce da un’evirazione: quella che Crono compie su Urano quando lo separa dalla perenne copulazione con Gea, che con Urano forma la coppia di divinità primigenie altrimenti note come Cielo e Terra.

lunedì 20 luglio 2015

Aristotele e il senso della tragedia



Se ricordiamo alcuni momenti della nostra vita invece che altri è perché attribuiamo ad essi un’importanza che li qualifica come essenziali: senza quegli avvenimenti impressi nella memoria la nostra stessa vita sarebbe infatti diversa. Li ricordiamo anche contro la nostra volontà per modo che possono quindi essere spiacevoli.

domenica 19 luglio 2015

Un Filottete molto siracusano




Il Museo Paolo Orsi di Siracusa conserva un vaso circonfuso nel mistero. Il vaso è quello che sul lato principale raffigura Filottete circondato da quattro figure, due delle quali non è stato possibile identificare se non per congetture.

sabato 18 luglio 2015

Le parole sono pietre. Tutte le parole



Un presidente della Regione che rompa pubblicamente in pianto non s'era mai visto. Ci si aspetta sempre un certo decoro da parte di alte dignità qual è quella che ricopre il governatore della Sicilia.

mercoledì 15 luglio 2015

I dieci errori del governatore Crocetta



In quasi tre anni di presidenza Rosario Crocetta ha commesso dieci evidenti errori. Nessuno è così grave da poterne decretare la sfiducia ma tutti insieme costituiscono un serio atto d’accusa, degno di una altrettanto seria riflessione.

venerdì 10 luglio 2015

In Sicilia si fa il male per perseguire il bene



Se il Fattore K definiva l’impossibilità del Pci, il secondo partito nel 1979, di andare al governo per via del peso del terzo e del quarto, quello socialista innanzitutto, il Fattore S, dove S sta per Sicilia, designa la condizione di ingovernabilità nella quale si trovino quella giunta di governo e quel presidente di Regione per la presenza di forze capaci di formare maggioranze materiali e ombra o comunque di porsi come opposizioni rumorose.

venerdì 26 giugno 2015

Come in Sicilia la processione si laicizza

«I gesti esteriori di religiosità non bastano per considerarsi in comunione con Cristo». In un recente appello alla conversione rivolto ai mafiosi, papa Francesco ha ricordato gli inchini durante le processioni davanti alle case dei boss: non dichiarandoli gesti cattivi ma solo insufficienti. In Sicilia questi “gesti esteriori” sono sempre stati visti e vissuti, quanto all’osservazione letteraria, entro una molteplice e variegata cosmogonia.

giovedì 25 giugno 2015

L'associazione mafiosa che i siciliani non conoscono


Articolo uscito il 24 giugno 2015 su Repubblica di Palermo

Il Maurizio Zamparini che definisce la mafia “un’invenzione” (intonando il vecchio credo per cui la mafia non esiste) non dice nulla di cui debba scusarsi come ha poi fatto, perché non interpreta - da forestiero peraltro - che un sentimento diffuso e radicato in Sicilia, dove a essere nota alla coscienza storica non è la mafia come associazione ma la mafia composta di singoli mafiosi.

lunedì 22 giugno 2015

Ma i siciliani discendono davvero dai Mori?

"Bagheria", foto di Ferdinando Scianna

Nel suo ultimo libro, Storia vera e terribile tra Sicilia e America (Sellerio), Enrico Deaglio riporta il parere di un senatore della Louisiana espresso nel 1890: “Nel Nord Italia sono davvero celti, come i francesi e gli irlandesi, e infatti discendono dai lombardi. I siciliani e i calabresi invece sono un misto di discendenti di vecchi pirati, i Mori, e di razze latine degenerate, andate alla deriva dopo la caduta dell’Impero romano”.

mercoledì 17 giugno 2015

Caltagirone è preverista: almeno per l'Expo



A luglio la Sicilia sarà rappresentata all’Expo da un progetto che, approvato dalla Regione, è intitolato “Anime di ferro” e intende proporre un itinerario turistico verghiano comprendente Catania, Vizzini, Mineo e Caltagirone. Un itinerario meramente virtuale, perché al turista non viene offerta alcuna agevolazione.

sabato 30 maggio 2015

Canfora: del teatro greco sappiamo ben poco


Luciano Canfora, filologo e storico pugliese, esperto di teatro antico, autore di una Storia della letteratura greca che continua ad essere un irrinunciabile punto di riferimento per studiosi e appassionati, vide le Rappresentazioni classiche molti anni fa e ne rimase entusiasta. Ritiene che gli ammodernamenti delle messinscene siano opportuni e inevitabili, così come del resto avveniva nel teatro scespiriano, perché “la storia” dice “è sempre in continuo movimento ed al passo coi tempi”. Una storia, quella teatrale, che parte da Atene.

giovedì 28 maggio 2015

Il balcone di Michela e la sosia misteriosa

Nel riquadro la Giuffrida ripresa sul balcone. La somiglianza è indiscutibile
Su "la Repubblica"-Palermo di ieri Michela Giuffrida, eurodeputata catanese del Pd e giornalista del cerchio magico di Mario Ciancio, ha smentito quanto rivela il blog di Grillo che la indica tra le persone che, affacciate al balcone sulla piazza di Agira, assistono al comizio del grillino Giarrusso, in compagnia di Giuseppe Giannetto, già arrestato per mafia, e dell'antirenziano Vladimiro Crisafulli, anch'egli sospettato di vecchie contiguità mafiose.

lunedì 25 maggio 2015

Quando Camilleri non scriveva


Articolo pubblicato il 21 maggio 2015 su Repubblica Palermo

Da L’ombrello di Noè a Il quadro delle meraviglie, di metafora in metafora, o da un titolo a un altro, si compie l’illusion comique che per Andrea Camilleri definisce cos’è il teatro, un viaggio la cui destinazione è nota solo agli attori (ma non sempre) e mai al pubblico.

Le Danaidi sono ancora lì, nella pianura di Argo

"Le supplici" al teatro greco di Siracusa (foto Carnera)

Diversamente da oggi, una richiesta di asilo politico da parte di esuli stranieri che fosse respinta era considerata nell’antica Grecia sotto l’aspetto del peccato contro Zeus, protettore dei supplici, e sotto quello del reato perché violava un preciso principio di diritto internazionale per il quale al profugo non può essere negato, se non per fatti di sangue, il beneficio politico dell’ospitalità.

domenica 24 maggio 2015

La Medea diabolica? Un'invenzione di Euripide

"Medea" di Seneca al teatro greco di Siracusa (foto Zivillica)


La differenza tra i miti e le tragedie (che ad essi pur attingono) è in ciò, che i primi sottendono molteplici varianti mentre i secondi integrano poche versioni. Senonché le vicende passate nella vulgata (la conoscenza comune e consolidata) sono quelle letterarie e teatrali mentre i racconti della tradizione e della storia sono rimasti un fondo di retaggi meno credibili anche perché molto più remoti.

sabato 23 maggio 2015

Ifigenia, un sacrificio voluto dai poteri forti

"Ifigenia in Aulide" al teatro greco di Siracusa (foto Centaro)

Ifigenia diventa martire a causa del “terribile ardore di guerra” che, nelle parole di Achille a Clitennestra, invade l’Ellade. Il deinos eros, l’orrenda passione equivalente a una irrefrenabile febbre di conquista, è lo stesso demone che in Tucidide spinge gli Ateniesi a imbarcarsi nella sciagurata spedizione contro Siracusa, così come porta gli Achei sulla spiaggia di Troia al di là del mare.

giovedì 21 maggio 2015

Il trasformismo alla siciliana

L'Aula dell'Assemblea regionale siciliana
Articolo apparso il 20 maggio 2015 su Repubblica Palermo


Quando a marzo Pippo Civati (oggi ex del Pd) riconduceva alla categoria del trasformismo la politica del suo partito in Sicilia, intesa ad accogliere forze e nomi estranei e a volte antitetici, non indicava solo il rovescio di un fenomeno da osservare anche dal lato di chi favorisce il trasformismo oltre che da quello di chi lo ricerca (assimilando così il partito al deputato regionale), ma elevava questo costume a pratica ammissibile come regola e perciò perseguibile.  

sabato 2 maggio 2015

L'uomo che uccise la moglie e divenne un benefattore

Onofrio Allegra a Casalvecchio Siculo

Tutta colpa di due sorelle zitelle e ricche che spasimano per avere un nipotino. Lo vogliono a tal punto che si dimenticano di essere anche bigotte e ordiscono un piano divenuto fonte di una storia di morte e dolore.

domenica 26 aprile 2015

E arrivò il giorno del "bel romanzo" di Adamo



Quando quattro anni fa Mario Luzzatto Fegiz scriveva che trovava incredibile come un cantante così dotato come Salvatore Adamo potesse essere siciliano non esprimeva solo un vieto pregiudizio ma liquidava spicciamente una questione che bene avrebbe dovuto invece interessarlo dal momento che definiva il cantante di Comiso un raffinato “affabulatore”.  

sabato 28 marzo 2015

Il romanzo erotico e nascosto di Consolo

 

Nel 1968 Leonardo Sciascia pubblicava su Playmen di luglio “Apocrifi sul caso Crowley”, testo che cinque anni dopo sarebbe apparso in Il mare colore del vino. Nata un anno prima sulla scia di Playboy, Playmen era una rivista per soli uomini che sapeva sapientemente coniugare eros e logos giustificando con malizia la presenza di intellettuali come Calvino, Carmelo Bene e tanti altri accanto a donnine svestite e a ridosso dei primi singulti della liberazione sessuale.

domenica 15 marzo 2015

Il discorso del presidente

Perché Roberto Helg, l'ex presidente della Camcom di Palermo arrestato per corruzione, si è rivolto in dialetto a Santi Palazzolo il giorno della consumazione del reato, pur potendogli fare pesare, parlandogli in italiano, un condizionamento che, frutto di una più elevata statura culturale, avrebbe certamente indotto nella sua vittima, insieme con la scelta di riceverlo in una sede istituzionale, uno stato di maggiore soggezione?

martedì 10 marzo 2015

La Sicilia tra natura, cultura e malinteso

La Sicilia fotografata dall'astronauta Parmitano
Articolo uscito su la Repubblica di Palermo il 3 marzo 2015

Quando, per definire il carattere dei siciliani, Camilleri dice a Umberto Rosso, in Una birra al Caffè Vigata, che la parola “sicilitudine” non gli piace, dopo aver detto anni prima che nemmeno la capisce (auspicando perciò che ne sia trovata una più appropriata - e comunque respingendo il significato sotteso di autocommiserazione e lamentazione), non fa che confermare come al fondo del clima di scontro che avvelena i rapporti Stato-Regione, ciclicamente acuti quali sono tornati ad essere nelle ultime settimane, ristagni una questione (un tempo detta meridionale) mai davvero risolta: se cioè l’iniziativa di Palazzo d’Orleans nei confronti di Palazzo Chigi sia di tipo risarcitorio oppure rivendicativo, ovvero se sia una pretesa o un diritto.

sabato 14 febbraio 2015

I professori dell'antimafia

Articolo pubblicato il 13 febbraio 2015 su la Repubblica di Palermo

Nel tempo del prefetto Mori in Sicilia, il suo pugno di ferro esitò una proporzionale diretta tra la mafia che subiva colpi e la società, anche economica, che arretrava. Più la mafia lasciava il terreno e più quel terreno lesinava i suoi frutti.

venerdì 13 febbraio 2015

Così si snatura la festa di Sant'Agata


Articolo pubblicato il 4 febbraio 2015 su Repubblica di Palermo

La domanda ogni anno è: la “bara” rientrerà poco prima dell’alba del 5 o a giorno fatto del 6? La risposta non riguarda tanto gli oscuri interessi di ambienti più o meno mafiosi intesi ad allungare la festa e accrescere dunque i guadagni delle bancarelle, interessi oggetto (oltre che di un comitato spontaneo nato per osservarne la regolarità) di più inchieste giudiziarie relative anche alle scommesse tra le candelore, quanto la possibilità di stabilire fino a che punto la tradizione è stata stravolta e quanto dell’antica festa è oggi rimasto.

mercoledì 21 gennaio 2015

Signori si diventa ed è un guaio

Una scena del film "Signori si nasce"
In un’intervista Umberto Eco dice che dare del signore è il più grave insulto che si possa rivolgere a una persona. Il giudice Giovanni Falcone la pensava allo stesso modo.

giovedì 15 gennaio 2015

I giornalisti? Tutti pazzi per Eco



Figurarsi se, ossessionato com'è dai complotti della storia, Umberto Eco non si faceva irretire da quello che potrebbe sembrare il più sensazionale di tutti, più intrigante perché recente e perché molto italiano. Tanto lo ha voluto che, dopo venti anni in cui ha tenuto il libro legato al dubbio se completarlo o meno, alla fine se l'è fatto da sé. 

Uno Chagall più reale che ideale


Articolo uscito su Repubblica Palermo

È una mostra da vedere non per sognare di volare, come ci si aspetterebbe dallo Chagall più riconoscibile, ma per pensare cosa volere, giusto il suggerimento che uno Chagall più realista e presente al suo tempo offre fino al 14 febbraio dalle sale del Castello Ursino a Catania sotto il titolo “Love and Life”.

martedì 13 gennaio 2015

Morte di un giornalista inviato nell'Aldilà




Si può parlare di una persona conosciuta solo attraverso la sua opera, ma non si può che parlare dell'opera e non della persona, in questo caso l'autore. Io voglio parlare di un giornalista che non ho mai incontrato e col quale non ho mai parlato, autore non di libri ma di giornali. Un giornalista palermitano che è morto a 49 anni, Francesco Foresta.

sabato 10 gennaio 2015

E ora il Sud aspetta il suo Salvini



Nata per sganciare il Sud dall'Italia, la nuova Lega di Salvini (né più Nord né Lombarda o Veneta) non vede più nei meridionali i parenti stretti dei vu cumprà ma i cugini di campagna da far salire sul vecchio carroccio.  Così oggi Salvini si è presentato ufficialmente a Palermo sbarcando in Sicilia.

venerdì 9 gennaio 2015

Parigi, troppo rumore per tre nullità


E' l'enorme spazio dedicato dalla stampa mondiale ai fatti di Parigi a costituire il vero pericolo di un'estensione esponenziale della minaccia terroristica. Chiunque si trovi nelle stesse folli condizioni mentali dei due fratelli e del loro amico dalla stessa testa malata, può ritenersi incoraggiato, vedendone gli effetti mediatici, a emularli in ogni angolo del mondo. 

mercoledì 7 gennaio 2015

Breaking bad, l'uomo visto dagli americani



Gli americani sono bravissimi a realizzare serie Tv perché (non conoscendo il plausibile e quindi non sapendo distinguere tra ciò che è possibile, ciò che è probabile, ciò che è inverosimile e infine impossibile) tentano le vie più impensabili. Mancando il plausibile tutto diventa infatti possibile. Basta sospendere l'incredulità. E allora la pluripremiata serie Breaking bad merita la palma d'oro in fatto di implausibilità.

mercoledì 31 dicembre 2014

Messaggio (personale) di fine anno

Il messaggio di fine anno di Napolitano il 31 dicembre dell'anno scorso
E' stato un anno che non ricorderà nessuno, l'anno di ebola, dell'Isis e di nient'altro. L'unico fatto positivo: il calo, negli ultimi mesi, del costo della benzina. Il più negativo: il calo dell'influenza degli Usa nel mondo. Che va sempre più orientalizzandosi. 

lunedì 29 dicembre 2014

Se le intenzioni diventano notizie



Stabilire una tendenza è la nuova voga della stampa nazionale italiana, non contenta più di osservarla e descriverla. Così anziché riferire notizie fa notizia. In altre parole invece di rendere noto quanto è successo, prova a realizzare quanto vorrebbe che succedesse o meno. 

domenica 28 dicembre 2014

Gli effetti speciosi di Hunger games

La giovane protagonista, Katniss Everdeen, della serie Hunger games
Metti molto X Factor, L'Isola dei famosi, Il grande fratello, poi un po' di The millionaire e di The Truman Show, ed ecco in Italia un prodotto come Hunger Games, il più avanzato risultato dell'evoluzione del reality che fonde tutti i generi in voga e tiene la scena da sei anni. Un'operazione multimediatica e mondiale partorita dalla mente di un'appassionata di Tv, Suzanne Collins, americana, diventata scrittrice un po' come la J. K. Rolling: facendo troppo la casalinga.

mercoledì 24 dicembre 2014

Il canone inverso del Natale siciliano


Questo articolo è uscito oggi su La Repubblica di Palermo

In Sicilia il Natale è storicamente una scadenza temuta non meno che una festa attesa. E’ a Natale che il pizzo richiede “la messa a posto” ed è per Natale che vengono fissati gli impegni economici, le decisioni e gli eventi più importanti.

lunedì 22 dicembre 2014

Libero sì, anzi liberissimo: di fare pubblicità


Libero (il motore di ricerca, non il giornale) fa un giornalismo che è solo pubblicità. Tacciono l'Ordine dei giornalisti e la magistratura di fronte a una condotta costante. Nella homepage vengono puntualmente postate dalla piattaforma notizie apparentemente clamorose che inducono il visitatore a cliccare: per poi ritrovarsi in vere e proprie pagine pubblicitarie.

venerdì 19 dicembre 2014

L'ammainabandiera della stampa siciliana


I quotidiani siciliani continuano a perdere lettori in un'emorragia che sembra non avere fine. I dati Ads di ottobre rilevano che in un anno il Giornale di Sicilia ha perso 8970 copie, la Gazzetta del sud 4577 e La Sicilia 3489 copie di vendita. Ogni giorno.

giovedì 18 dicembre 2014

Comincia l'era del presente senza storia


Nel suo discorso sulla ripresa del dialogo con Cuba, Barack Obama ha detto che occorre mettere fine alle conseguenze di "eventi accaduti prima che la maggior parte di noi fosse nata". Viene così sancita la priorità del presente e con essa la sacralità dei presenti.

La doppia morale di Benigni

 


Se al posto di Roberto Benigni, diploma di ragioniere e scuole basse, ci fosse stato Umberto Eco a illustrare i Dieci comandamenti oppure un teologo come Ratzinger o Hans Küng, il numero dei telespettatori sarebbe stato miserrimo anche in prime time su Raiuno.

domenica 14 dicembre 2014

Quando Saviano vede la mafia ovunque


Secondo Roberto Saviano "Mafia capitale" è vera mafia, anche se nuova, cioè non riconducibile a quella storica e territoriale del tipo di Cosa nostra e Camorra. E secondo lui si distingue dall'associazione a delinquere semplice perché ha "più sponde in politica", requisito che nemmeno l'art.416 bis contempla.

giovedì 11 dicembre 2014

L'antipolitica di Napolitano

Napolitano nel suo discorso all'Accademia dei Lincei

Il capo dello stato ha dichiarato che l'antipolitica è una patologia eversiva, quindi assimilabile al terrorismo, particolarmente di matrice fascista, essendo quello comunista noto come sovversivo. Ed ha tacciato l'antipolitica di antidemocraticità, collegando ad essa il decadimento morale del Paese e l'insorgenza populista, nonché il rischio che si generi violenza. Facendo così una gran confusione.

mercoledì 10 dicembre 2014

Mafia capitale e giornali ciechi


Roma non è solo la piazzaforte della banda Carminati-Buzzi ma anche la capitale dove operano governo, parlamento, comandi nazionali delle forze dell'ordine, le più alte sfere ecclesiastiche, sedi centrali di tutti i più importanti quotidiani e periodici, studi dei principali talkshow e dei telegiornali. Nessuno si è mai accorto che i campi Rom e i centri immigrati erano allo sfascio e non ricevevano un centesimo dei fondi destinati dallo Stato.

martedì 9 dicembre 2014

Vita e morte dell'americanata

L'ultima inquadratura della serie Tv "House of cards"

La più grande americanata degli ultimi tempi è quella apparsa nella penultima puntata della seconda serie Tv, americana ovviamente, House of cards. Colpa soprattutto del genere battezzato "serie Tv".

venerdì 5 dicembre 2014

Giovani showjournalist crescono


Sono giovani, perlopiù carini, non dicono mai "non ci sono novità" ma "si aspettano novità", hanno sempre un taccuino in mano e credono che la notizia venga sempre dopo di loro. Sono i giornalisti della televisione di oggi.

giovedì 4 dicembre 2014

Ma che mafia è la "mafia capitale"?


Si rende un ottimo servizio alla mafia se lo scandalo di Roma viene configurato dagli stessi inquirenti di tipo mafioso. La mafia ringrazia perché più si estende il 416 bis e più essa si liofilizza e confonde: com'è nella sua più connaturata vocazione.

martedì 2 dicembre 2014

Sogno e perciò son desto


Il mistero della vita è nella vita stessa, anzi nel suo mistero più comune e impenetrabile: il sogno. La neurologia non è stata in grado di arrivare a una definizione né di dare risposta a molte domande. 

lunedì 1 dicembre 2014

Quando la parabola è parabolica


Due parabole del vangelo di Matteo si prestano a interpretazioni discutibili, soprattutto se rapportate al mondo del lavoro odierno, e sembrano osservare un principio di vera ingiustizia.

domenica 30 novembre 2014

Lo zibibbo ha l'oro in ballo


Articolo uscito il 28 novembre 2014 su Repubblica di Palermo

L’Unesco ha iscritto la “vite ad alberello” di Pantelleria nel patrimonio mondiale come bene immateriale premiando così una “agricoltura eroica” che di eroico non ha, come altrove, il solo sudore ma anche lo spirito tutto pantesco di sfruttare al massimo la natura, giocando con le sue possibilità più estreme.

sabato 29 novembre 2014

C'è qualcuno che vuole rifare la Destra?


E' nell'atto costitutivo di questa repubblica sospesa tra seconda e terza che i leader siano destinati, come cesari del basso impero, a cadere al pari di erme tranciate o a essere contestati in piazza. Renzi, Berlusconi e Grillo vivono il loro momento peggiore. Tutti insieme.